sto chi l'é o scîto de
PAOLIN
un scîto do belin!

Notizie-articoli sul dialetto Genovese

Da "IL SECOLO XIX" Levante  del 20 dicembre 2007
Rapallo, corso di genovese  a scuola
Rapallo. Un corso di genovese per i ragazzi della scuola media Giustiniani, per invogliarli a riscoprire e valorizzare le tradizioni; docente sarà Angelo Romano Canessa.
La preside Anna Maria Macera: «Insieme all'apertura interculturale di cui non possiamo fare a meno, è importante che ognuno abbia la consapevolezza dell'identità e della storia della propria città».

Da "IL CORRIERE MERCANTILE" Levante  dell'8 dicembre 2007
Recco custode del dialetto  Corsi di genovese a scuola
Recco. Sta per partire, sebbene un po' in ritardo rispetto agli anni passati, il corso di genovese per i ragazzi delle scuole di Recco, tenuto da Bruno Minardi e Franco Lagomarsino: Il corso vero e proprio, articolato in lezioni settimanali e coronato dallo spettacolo teatrale di fine anno scolastico, dovrebbe prendere il via a gennaio, dopo le vacanze di Natale, coinvolgendo gli alunni della scuola primaria "Mameli". Secondo le ipotesi più ottimistiche, però, c'è spazio anche per un inizio anticipato, prima, cioè delle vacanze: «Ne ho parlato con la direttrice didattica della scuola - riferisce l'assessore alle tradizioni Emilio Razeto, "padre", da diversi anni, dell'iniziativa delle lezioni in dialetto -. La disponibilità della scuola non è mai stata in forse, ma hanno avuto necessità di esaurire altri percorsi didattici». Un gruppo di ragazzi si è già messo al lavoro, di propria iniziativa, con il parere favorevole delle insegnanti: sono una quindicina, di quarta e quinta elementare. Dopo la Divina Commedia in genovese dell'anno scorso, Lagomarsino ha in serbo, per i giovanissimi attori, una vita di Cristoforo Colombo, rigorosamente nel dialetto che, era appartenuto al navigatore ed alla sua famiglia, prima che ai genovesi dei nostri giorni. Info 0185-722440 nelle ore 9-12 e 16-18.30
S.Ros.

Da "IL SECOLO XIX" Levante  del 27 ottobre 2004

RECCO CAMOGLI

Corso a Camogli
Capitani e macchinisti  insegnano  il genovese
Camogli. È una consuetudine collaudata, per la Società capitani e macchinisti navali della cittadina, proporre annualmente, agli inizi di novembre, un nuovo corso per apprendere il genovese.
Quella di quest'anno — che coincide con il centenario di fondazione del sodalizio camogliese — sarà la nona edizione dell'iniziativa che propone un modo per riappropriarsi del dialetto. Le lezioni avranno inizio venerdì 5/11, alle ore 17, nei locali della scuola media di Camogli, nel palazzo municipale. Info pro-loco 0185-771066, comune 72901
«Il corso - dice il presidente della Società, il comandante Bruno Saccella - è diventato un importante momento di incontro culturale per i cittadini di Camogli e Recco, che ritrovano nell'antico parlare ligure le loro tradizioni e le loro radici».
Docenti del corso saranno, come sempre, due soci della "Capitani e macchinisti navali" il comandante Mario Peccerini, direttore del teatro S. Giuseppe di Ruta e noto attore dialettale e il comandante Pro Schiaffino, direttore del civico Museo marinaro e autore di numerose pubblicazioni di successo. Responsabile del corso sarà il presidente della società bruno Saccella.
«La Società capitani e macchinisti navali di Camogli ha come scopo, oltre alla salvaguardia della professionalità e dell'integrità della categoria, quello di mantenere vive le tradizioni e la cultura marinara delle nostre cittadine e pertanto le lezioni di genovese hanno anche l'intento di salvare molte parole specifiche del parlare dei marinai e dei lavoratori dei porti, che altrimenti andrebbero perdute». Il corso, che è patrocinato dal Comune di Camogli, si terrà ogni venerdì, dalle 17 alle 18.30 nei locali della scuola media.
T. L. R.

Da "IL SECOLO XIX"  del 14 maggio 2003

TUTTOGENOVA

Favola e libro bilingue per le scuole. Il progetto verrà proposto a tutti i quartieri
Il dialetto  torna  alle elementari
Lezioni di genovese in Valbisagno tenute da volontari
Genova. davanti agli scolari, si apre il grande libro del dialetto genovese: lingua maestra per i volontari di “Città di Genova”, 170 tra appassionati e studiosi di cultura locale che a richiesta girano le scuole elementari impartendo lezioni gratuite di “zeneise“. Sì, di genovese fonetico, ovvero libero dalla gabbia di accenti e dittonghi, che i soci di questa “onlus”, nata nel 1986, propongono a maestre e bambini. L’intento è quello di avvicinarli all’antica storia locale. Il presidente del gruppo, Valter Mereta «Presentiamo una “favola“scritta in un libro ”bilingue” che già verrà adottato come testo in Valbisagno, zona di Pino Soprano e Sottano. Ma ci proponiamo anche alle elementari del centro». Il progetto del genovese in classe si chiama “Foa”: che letteralmente significa “fiaba” ma la dolce fonetica ligure ammanta il termine di evanescenza. E’ nella fantasia storica che i narratori in dialetto trascinano gli alunni. Anche ascoltando musiche ritrovate o inedite come quelle di Michelangelo Trombetta, un bancario di 47 anni pure lui impegnato nell’hobby del genovese antico. «Nell’entroterra è facile che i piccoli parlino dialetto», non così accade in città: quindi il progetto “Foa” ha convinto diversi enti alla diffusione delle lezioni. Il zeneise, non fine a se stesso ma guida virtuale nei secoli di Liguria, quest’anno vestirà i panni di Balilla: il secondo libro scritto per le elementari si chiama “Calcio@Balilla.ge” e racconta l’avventura di un nonno e di un nipote (Gianmbattista Perasso) coinvolti in una partita di calcio in nome del 2004.
Annalisa Rimassa

Da "IL SECOLO XIX" Levante  del 25 ottobre 2002

GOLFO PARADISO

Un corso a Camogli
A scuola  per imparare  il genovese
Camogli. Anche quest’anno la Società Capitani e Macchinisti navali, fondata nel 1904, organizza il corso di genovese che ha destato vivo interesse nelle cinque passate edizioni, con numerosi partecipanti, oltre che di Camogli anche di Santa Margherita Ligure, della Val Fontanabuona e di Rapallo, da dove è arrivato lo scorso anno anche un giornalista giapponese. Il corso, che ha ottenuto il patrocinio del Comune di Camogli, inizierà l’8 novembre e sarà tenuto ogni venerdì dalle 17 alle 18.30 nel palazzo municipale di fronte alla stazione ferroviaria, in un’aula della scuola media concessa dal dirigente scolastico Renzo Maria Talini. Sono stati riconfermati i docenti Mario Peccerini e Pro Schiaffino. Mario Peccerini, ex comandante di navi, da quando è in pensione coltiva, con la vocazione di attore e direttore di teatro — guida il “San Giuseppe di Ruta” — anche quella di insegnante di genovese. Altrettanto valida la competenza di Pro Schiaffino, comandante in pensione anche lui e direttore da molti anni del museo marinaro, oltre che autore di numerosi libri sul mare, dove è contenuta un’ampia rassegna di termini marinari in genovese. Il corso, oltre alle nozioni di grammatica e grafia, dedicherà ampio spazio alla poesia e al teatro dialettali e alla terminologia marinara che rischia di andare perduta. Iscrizioni presso la sede della Società Capitani e Macchinisti navali in via XX Settembre 31, nei feriali dalle 10 alle 12 e dalle 18 alle 19.
Tina Leali Rizzi

Da "IL SECOLO XIX" Levante  del 24 maggio 2002

GOLFO PARADISO

Nuove iniziative e lezioni  anche per i più piccoli
Lo studio della lingua genovese si trasforma in Festa del dialetto
Si farà anche una “Festa del dialetto” per celebrare la buona riuscita del corso di genovese. Iniziativa che si è appena conclusa con il coinvolgimento di tutto il Golfo Paradiso e di numerose scuole materne. E per il prossimo anno si sta già preparando una novità: non soltanto verrà ripetuto il corso ma negli asili del comprensorio i bambini parteciperanno a iniziative dedicate, con recite e lezioni in genovese. «Stiamo puntando sempre più sul coinvolgimento delle scuole - spiega Emilio Razeto, assessore alle tradizioni - già quest’anno si svolte alcune lezioni a tema negli asili comunali; dall’anno prossimo i bambini avranno incontri ancora più frequenti con il dialetto». A tenere le lezioni durante gli ultimi mesi è stato Mario Peccerini, studioso e appassionato della nostra “lingua”. Al corso hanno partecipato non solo recchesi di nascita e di origine famigliare, ma anche molti immigrati da altre regioni, curiosi di conoscere meglio il dialetto della loro nuova città. Per l’anno prossimo si attende anche la partecipazione di qualche straniero che già ha chiesto informazioni al riguardo. Per quanto riguarda la festa di fine anno, si è svolta mercoledì 29 maggio alle 21, nella sala consiliare. Immancabile, sulla tavola bandita per l’occasione, la focaccia, o meglio la “fugassa”.

Da "IL SECOLO XIX" Levante  del 18 gennaio 2002

CAMOGLI

Ai giornalisti giapponesi  si addice il nostro dialetto
Uno  studente  modello  frequenta  i  corsi
Genovese a tutto campo. Da quando alla Società Capitani e Macchinisti navali è venuta l'idea di varare i corsi di dialetto è stato un crescendo di iniziative per tener viva la lingua degli antenati. Corsi sono stati messi in cantiere con successo nelle cittadine limitrofe, anche se le lezioni camogliesi sono caratterizzate da un taglio spiccatamente marinaro, grazie anche all'apporto di due comandanti, Pro Schiaffino e Bruno Sacella, che arricchiscono gli incontri con aneddoti e racconti di vita vissuta in mare, ovviamente in genovese. Una peculiarità, questa, che attira l'attenzione e l'interesse anche degli stranieri. Fino all'anno scorso si era rimasti all'ambito europeo, con la partecipazione di una signora olandese. Quest'anno, invece, si è iscritto Shuichi Takeda, un giornalista giapponese che, a detta dei maestri, ha dimostrato una notevole capacità di apprendimento: dopo poche ore di lezione infatti ha incominciato a parlare e leggere in genovese. In relazione ai corsi l'assessorato comunale alla cultura ha promosso due rappresentazioni teatrali in dialetto.
T. L. R.

Da "IL SECOLO XIX" Levante  del 10 ottobre 2001
Corsi di genovese per i bimbi della scuola materna comunale. Le lezioni, quindicinali, inizieranno il 13/11
Dalla  merendina  al  dialetto
Singolare iniziativa dell'assessore alle tradizioni Emilio Razeto
Recco. Sarà una bella soddisfazione per i piccoli alunni delle scuole materne comunali poter recitare o cantare, al ritorno a casa, filastrocche e canzoncine in genovese. E sarà certo una gioia grandissima per i bisnonni ascoltare quelle lontane poesie e storielle, che rallegravano i loro giochi, settant'anni fa e anche più.
Allora il genovese era l'unica lingua parlata in famiglia, fino a quando non si andava a scuola e si scopriva l'italiano. Riferire a nonni e bisnonni le parole della loro infanzia ed ascoltare, per poi raccontare ai coetanei a scuola, altre parole, sarà un divertimento nuovo per i piccoli delle sezioni della scuola materna di via Milano e della materna di Megli.
L'idea è stata dell'assessore alle tradizioni Emilio Razeto, che nelle scorse settimane ha avviato tutti i contatti utili per concretizzarla. «Ho illustrato la proposta al direttore didattico e agli insegnanti ed ho trovato da parte loro la massima collaborazione, nonostante la difficoltà di trovare spazio nell'orario scolastico già fitto di impegni», dice l'assessore.
Il corso nelle scuole materne partirà il 13 novembre e si svolgerà ogni quindici giorni fino a maggio. Saranno in tutto 12 lezioni. Contemporaneamente saranno impegnati nell'apprendimento della lingua genovese anche gli studenti delle classi terze e quinte della scuola elementare, in altre lezioni, con la stessa cadenza.
A condurre i piccoli alla conoscenza del dialetto sarà il comandante Mario Peccerini, direttore del teatro San Giuseppe, apprezzato attore e cultore della lingua genovese, che insegna anche a Camogli, nel corso che da 6 anni viene organizzato dalla locale società capitani e macchinisti.
Un maestro di grande esperienza, anche per i più piccini. Infatti i primi ad apprendere il genovese da nonno Mario sono stati i suoi nipotini, Filippo, Roberta e Pietro, tutti coetanei dei futuri scolaretti. «Riprenderemo anche il corso di genovese per adulti che lo scorso anno è stato un grande successo registrando ben cinquanta partecipanti - annuncia sempre con soddisfazione l'assessore Razeto - Avrà inizio giovedì 14 novembre, avrà cadenza quindicinale e si terrà nella saletta convegni del santuario di Nostra Signora del Suffragio».

Tina Leali Rizzi

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