PAOLINO un scito do belin!
COGNOMI  GENOVESI
COGNOMMI  ZENEIXI

I principali cognomi originari di Genova sono Parodi, Pastorino, Canepa, Rossi, Ferrari, Ferrando, Traverso, Pittaluga, Bruzzone, Repetto, Pedemonte, Marcenaro, Picasso.

Parodi è il cognome più diffuso di Genova e anche di tutta la Liguria tra quelli tipici (il primo della regione è Rossi, che ovviamente è un cognome generico, proprio del nord e del centro Italia). Il cognome prende le sue radici da Parodi Ligure, una piccola località dell'alessandrino, una volta genovese, dalla quale vi è stata una forte emigrazione verso la costa e soprattutto verso Genova, dalla quale dipendeva economicamente e politicamente; è un cognome molto antico, troviamo fin dal 1100 i Marchesi Parodi vassalli della Repubblica di Genova. Il cognome appare a Savona nel 1214: "Ansaleto Palodo" (la rotacizzazione di -l- intervocalico in -r- è normale in genovese). Personaggio famoso fu lo scultore genovese seicentesco Filippo Parodi (1630-1702) allievo del Bernini. Una variante del cognome è Parodo, caratteristico di Carloforte, il paese sardo dove si parla il genovese-tabarchino.
Parodi Ligure: indicato come Palladium o Castrum Palladii in documenti dell'alto Medioevo, agli inizi del secolo XI divenne feudo dei Marchesi Ubertenghi, dai quali passò agli Zueta fino al 1158, anno in cui fu ceduto al Comune di Genova, che vi eresse una imponente fortezza. Fu assediato durante la guerra di Successione Spagnola (secolo XVII). Parodi diede i natali a Nicolò Guarco, che fu doge di Genova (XIV secolo).

Pastorino è il secondo cognome tipicamente genovese dopo Parodi. La maggiore diffusione del cognome si registra a Genova città (520 abbonati del telefono) e a Masone (306 abbonati del telefono), un paese del passo del Turchino, dove probabilmente è nato. A Masone metà degli abitanti si chiama Pastorino, Ottonello o Macciò (tipico delle province di Genova e Savona, deriva dal nome medioevale Maccius). Un secondo ceppo "Pastorino", più piccolo, è tipico del salernitano, e in particolare della località di Olevano sul Tusciano (31 utenti del telefono).

Di fatti tanti cognomi che sono stati italianizzati prima finivano con la consonante, proprio come Pastorin [pasturin], Garbarin, Gustavin ecc.

Cànepa è il terzo cognome genovese più diffuso (tra quelli tipici, Rossi e Ferrari sono i cognomi generici) dopo Parodi e Pastorino. È presente soprattutto a Genova città, con ben 697 abbonati del telefono su un totale di 1.056 di tutta la provincia (1840 in Italia). L'origine può risalire a soprannomi legati al mestiere di cordaio o di coltivatore di canapa. Canepa è una frazione del comune di Sori. Una variante meno frequente del cognome è "Caneva", che è anche un ceppo veneto, caratteristico del vicentino (soprattutto Vicenza città e Recoaro Terme).

Ferrari Nobili genovesi, di diverse origini, vennero in Genova da Milano, Andora, Busalla e altri luoghi. Le prime memorie risalgono al 1100. Deriverebbe da un nome di mestiere, il fabbro ferrario, Faber Ferraris in latino, che con ogni probabilità era l'occupazione del padre.
Ferrari predomina nel Nord Italia, è il primo come frequenza in varie città (BS, MO, RE, ecc.) e tra i primi in altre (MI, TO, SP, GE con l'anteposizione di De); in Liguria è comune la variante Ferrero.

Su Ferrando riporto quello che mi ha scritto un gentile visitatore che porta questo cognome: «La maggior parte dei miei parenti paterni (numerosi!) nasce e vive a Genova, ma i miei bisnonni (classe 1860) nascono in un paesino dell'Alto Monferrato Acquese. La diffusione in Liguria può quindi spiegarsi con il movimento campagna-città tipico della civiltà industriale. Riguardo all'origine del nome ho recuperato due ipotesi plausibili: 1) deformazione dei nomi Fernando, Ferdinando (supportata dal caso storico di Ferdinando di Portogallo che quando divenne conte di Fiandra passò alla storia come Ferrand des Flandres, XIII sec); 2) origine dal vocabolo in antico francese Ferrant, io stesso leggendo il romanzo in lingua d'oil (con testo tradotto a fianco) Erec et Enide di Chretien de Troyes, ho trovato l'espressione "cheval ferrant" tradotto come "cavallo grigio". Deriverebbe dunque da una caratteristica fisica, tipo brizzolato, o qualcosa del genere...
La più antica testimonianza di Ferrando che ho trovato, è un atto di morte registrato tra il 1610 e il 1620 ad Aspremont, un paesino del Nizzardo (a quel tempo parte dello stato sabaudo)». A Genova circa 620 abbonati tel. Oltre che in Liguria, molto diffuso in Piemonte e Val d'Aosta.

Traverso Frequentissimo in Liguria, riflette un originario soprannome formato da Travèrso (in genovese travèrsu) nel significato, comune al ligure e al toscano occidentale, di "tarchiato, largo di spalle".

Pittaluga tipico genovese, deriva dall'unione delle parole dialettali pittâ l'ûga (piluccare l'uva). Così anche Sciaccaluga [pron. sakalû'ga] sciaccâ l'ûga (schiacciare l'uva). Diffuso in Liguria con alta frequenza a Genova, Sciaccaluga è formato da sciàcca- dal verbo sciaccâ "pestare, schiacciare" e ûga "uva", quindi "che schiaccia, che pigia l'uva" (con riferimento al mestiere o anche in senso allusivo o ironico).

Bruzzone è molto diffuso in Liguria, specialmente nella zona tra Varazze e Voltri, ma anche nel Tigullio, a Rapallo e Chiavari. Potrebbe derivare da modificazioni del nome medioevale italiano Bruzzo derivato dal cognome latino Brutus, Bruto; ma anche da soprannomi legati al vocabolo "bruzzo", sorta di ricotta fermentata tipica dell'imperiese, e qui inteso anche come aggettivo col significato di di acido, acerbo (in genovese brozzo). Secondo altri potrebbe risalire all'antico francese "brusson" (mirtillo).

Repetto è tipico del genovese e dell'alessandrino, con un ceppo secondario di origine genovese a Carloforte (CA). Sembra derivi dal latino repeto, tradotto "andar contro, assalire, riprendere"

Ottonello, derivazione di Oddo, frequentissimo a Genova. Il nome germanico, sia per la fonetica e sia per l'area e l'epoca della documentazione, rivela una doppia tradizione: longobardica per Oddo e tedesca per Otto e Ottone.

Marcenaro è un cognome genovese diffuso, tipico soprattutto di Genova città. Una variante è Mercenaro, caratteristico di Calasetta, località sarda vicina a Carloforte, dove si parla il genovese-tabarchino, anche se meno puro rispetto a quest'ultima.

Il cognome Sommariva è tipico dell'Italia settentrionale e ha tre ceppi principali: uno ligure, uno lombardo e uno veneto-trentino. La provincia con più Sommariva è Milano, seguita da Genova. Per contro, la singola località con più utenti del telefono è proprio Genova (140), seguita da Milano (97).

Piccardo diffuso in Liguria e nelle sue varianti (Piccardi, Picardo/i) in tutta Italia. È la cognomizzazione del soprannome medievale Piccardo, patronimico di Piccardìa, regione storica della Francia nord-orientale, "abitante, oriundo della Piccardia".

Picasso diffuso nella Liguria centrale con epicentro a Genova. Il cognome con il quale preferì farsi chiamare ed è più noto il grande pittore spagnolo Picasso era quello della madre, di origine genovese (Tommaso Picasso avo materno, nacque e visse vicino all'Oratorio di Sant'Erasmo prima di partire per la Spagna), cioè il secondo cognome: il nome completo è infatti Pablo Ruiz y Picasso. Ha alla base un soprannome e nome di mestiere prob. formato da un nome comune genovese picassu, derivato da picu (o picùn) "piccone", che poteva indicare, come il genovese moderno picassìn, "scalpellino, tagliapietre", e in genere chi lavora con il piccone o simili attrezzi.

Bagnasco diffuso nelle province di Genova, Savona, Alessandria, Cuneo, deriverebbe dalle località Bagnasco (CN e AT).
Pesce/Pescetto diffuso in tutta Italia con alta frequenza in Liguria (dove è specifico Péscio), per indicare il mestiere di pescatore o di pescivendolo.
Solari diffuso nella Liguria centrale (oltre 600), specialmente a Chiavari; dal latino tardo e medievale solarius "campo, terreno esposto al sole".
Rocca è diffuso in tutta Italia, con più alta frequenza in Liguria (GE circa 260). Ricci/Risso "dai capelli ricci, fittamente ondulati; ricciuto".
Rebora/i Frequente a Genova (110) e Campomorone (92) specialmente nella forma base Rebora e nel territorio confinante, anche piemontese, è formato dal toponimo Rebora, una località dell'alta val Brevenna a nord di Genova [pron. locale rèbua]. In qualche caso la base può anche essere la voce dialettale rèbua "castagna secca (lessata)". Rebori è diffuso nel chiavarese. Bisso è originario di Recco e Uscio, deriva dai più diffusi Bixio e Bisio, l'origine potrebbe venire dalla carnagione grigia o dal colore di barba e capelli.
Oneto è tipico della zona tra Genova e Chiavari nonché Lavagna e Leivi, originario della zona tra cuneese ed imperiese, si trasferisce in Liguria nel XIII° secolo, probabilmente prende il nome dalla zona dei Piani d'Oneto (IM) o dal torrente Oneto nel genovese, difficilmente potrebbe derivare dal termine oneto (alneto= bosco di ontani). Troviamo tracce degli Oneto fin dal 1300 quando dal Piemonte i principi di San Bartolomeo (CN) si trasferiscono in Liguria.
Gardella molto diffuso in provincia di Genova e in particolare a Sori, dovrebbe derivare dal nome provenzale Gardel, utilizzato anche nella regione pirenaica della Francia, o dalla sua latinizzazione Gardelius, o direttamente dal cognome francese Gardel. Caffè Gardella.
Il cognome Queirolo è comune tanto a Genova città (75 utenti del telefono) come in provincia, dove la località con più abbonati è Rapallo (46); originario di Coreglia Ligure in val Fontanabuona. Bacigalupo (dal verbo bacigare cioè "bazzicare, stuzzicare", probabilmente assegnato a persone piuttosto fastidiose o pettegole "che davano fastidio perfino al lupo", o uomo che traghettava i lupi, o che colpiva i lupi col bastone) è diffuso a Genova (70), Sestri Levante e Chiavari (47) e Cicagna. Pareto (variante Pareti), diffuso nella Liguria centrale, è formato dal toponimo Pareto (GE e AL). Schiappacasse, diffuso con non alta frequenza in Liguria, riflette un soprannome o nome di mestiere (come lavoro portuale) formato da schiappa-, italianizzazione del ligure scciàppa dal verbo scciappâ "spaccare, aprire spaccando o schiodando" e casse, cioè "che spacca, apre le casse". Passalacqua diffuso in tutta la penisola, ha alla base un nome di mestiere, significa "chi passa l'acqua; traghettatore, barcaiolo" Può riflettere il toponimo Passalacqua (AL). Senàrega, frequente nella zona di Genova, deriva dall'omonimo centro della Val Brevenna. Dodero deriverebbe da una modificazione del nome medioevale Todero.
Altro cognome genovese è Baghino diffuso in Val Bisagno, Pegli e sud Sardegna (Isole Sant'Antioco e S. Pietro). Mi segnalano Levrero, Tubino e Cadenasso in estinzione. Traxino (in genovese Traxin) pare derivi dal paese di Traso (genovese Traxo) vicino Bargagli.
Una citazione merita la famiglia Doria originaria di Genova (pare discendente da un Arduino Visconte di Narbona che si stabilì a Genova intorno all'anno mille), una delle famiglie nobiliari più importanti della storia italiana: il cognome è diffuso in tutta Italia.

Arenzano, situata a pochi chilometri da Genova, è naturalmente molto influenzato dal capoluogo per quanto riguarda i cognomi. Tuttavia, un cognome molto diffuso tipicamente arenzanese (presente ad Arenzano quattro volte più che a Genova) è Damonte.

Il fatto di trovare tanti cognomi genovesi anche al sud è dato dal fatto che i genovesi hanno avuto dei feudi dagli spagnoli che non potevano in altra maniera pagarsi i debiti. I genovesi controllavano grandi parti di Napoli e del suo commercio così come della Sicilia.

- Leggi i documenti originali (in genovese) sui cognomi genovesi.

Tigullio: si trovano molti cognomi genovesi. Sono tipici Podestà, Sanguineti (dal toponimo Sanguineto presso Chiavari, anche come nome di località caratterizzata da arbusti di sànguine o corniolo sanguigno), Solari, Bacigalupo, Devoto, Raffo a Chiavari e Lavagna; Chiappe e Cogorno a Cogorno; Canessa, Costa, Tassara, Arata e Queirolo a Rapallo (vedi dettagli); Stagnaro, Nicolini, Muzio, Castagnola, Gandolfo, Ghio (anche a Genova), Vattuone e Bregante a Sestri Levante. Tipico della val Graveglia (Ne) è Garibaldi, diffuso anche a Genova e nell'imperiese, nome germanico di tradizione longobardica documentato dall'inizio dell'VIII secolo. Nelle valli Aveto e Sturla abbiamo Cella, Fontana, Brizzolara, Ginocchio e Curotto. In val Fontanabuona Basso, Bacigalupo, Boitano e Colombo che vissero a Moconesi e dal loro ceppo nacque Cristoforo, il famoso navigatore; a Neirone c'è Roccatagliata (anticamente Rochataliata), cognome che ha 900 anni di storia e prende il nome dall'omonima località (molte informazioni qui). Cavagnaro è tipico del levante genovese, distribuito a Genova, Chiavari e in val Fontanabuona; potrebbe derivare dal termine dialettale cavàgna, tipica cesta col manico. Cordano è presente in val Fontanabuona, nel Tigullio e a Genova. Zerega ha origine dalla piccola frazione di Dezerega nel comune di Coreglia Ligure, che a sua volta sarebbe riconducibile al toponimo "Zeri" in Lunigiana, con l'aggiunta del suffisso -ega o -ego a indicare il territorio d'appartenenza; non sarebbe da escludere un collegamento alla "cerega", attraverso un soprannome (la chierica è la rasatura a forma di piccolo cerchio sul capo degli ecclesiastici). A New York nel quartiere Bronx esiste la Zerega Avenue e l'omonima stazione metropolitana, sempre a N.Y. c'è il pastificio A. Zerega's Sons, fondato da Antoine Zerega, nato a Lione nel 1814 da emigrati genovesi e poi emigrato negli Usa nel 1847.
A Camogli troviamo Schiaffino, un cognome antichissimo nato nel XIII secolo, portato per secoli a testimonianza della fase d'avvio di un crescente interesse per i traffici marittimi nella gente del piccolo borgo. Allora, quando si affermò l'uso dei cognomi, alcuni lo trassero da scafin, ossia piccolo scafo, che era la barca che tenevano sotto casa per pescare o per commerciare. Un Cristiano Scafin è citato per la prima volta in un atto notarile del 29 agosto 1267. Gli Schiaffino sono molti in ogni parte del mondo, soprattutto nei paesi dove l'emigrazione tra Ottocento e Novecento è stata consistente. Olivari anch'esso d'origine camogliese, è presente a Genova e Camogli, mentre Oliveri si trova in Sicilia e in Liguria. Figari proviene da Bana antica località della valle di Rapallo, situata tra Recco e la val Fontanabuona; il loro nome deriva dal fatto che essi portavano i fichi dalla loro valle ai paesi rivieraschi (il loro nome originario era Ficari); i Figari si trovano a Recco, Camogli e Sori, ma anche a Rapallo e Genova (un ramo si trasferì nel Veneto e nella Venezia Giulia). In val Petronio c'è Battilana, diffuso in Veneto e Lombardia, deriva dal mestiere del materassaio che anticamente usava due bastoni legati assieme per battere la lana e renderla soffice. Tra Lavagna e Sestri Levante non dimentichiamo Sivori, tra cui il famoso calciatore Omar Sivori (1935-2005), e i nobili Brignole che derivano dalla località omonima nell'entroterra di Chiavari chiamata così per i molti prugneti, in dialetto brigneti. Sempre nel chiavarese nasce Bancalari, che deriva dal genovese bancâ cioè falegname, legato alla famosa sedia chiavarese.

La Spezia: il cognome spezzino più diffuso è sicuramente Cozzani. Altri cognomi tipici sono Maggiani, D'Imporzano, Godani, Sturlese, Sommovigo e Tonelli.

Savona: per radici storiche, è una città molto dipendente da Genova per quanto riguarda l'onomastica. Molti cognomi frequenti a Savona sono gli stessi a Genova, vale a dire Ottonello, Pastorino, Zunino, Delfino, ecc. Tuttavia, due cognomi molto diffusi tipici savonesi sono Briano e Frumento. Ad Albisola è tipico Rossello.

Imperia, al pari della Spezia, è una città molto autonoma dal capoluogo sulla onomastica. I cognomi imperiesi più diffusi sono Acquarone, Amoretti (che ha anche un ceppo parmense), Dulbecco, Garibbo e Mela (che ha anche un ceppo siciliano).
Ci sono anche Aicardi e Ardoino a Oneglia e Vassallo a Porto. Lanteri è il più caratteristico cognome sanremese con oltre 200 abbonati del telefono; esso ha anche un ceppo siracusano (variante "Lantieri"). Lanteri, Alberti, Pastorelli sono cognomi brigaschi (di Lanteri c'è pieno in Argentina dove c'è una città che si chiama proprio Lanteri).

- Leggi i documenti originali (in genovese) sui cognomi delle altre province.
Le informazioni sono state prese da alcune e-mail (in genovese) della Lista Zeneize di Yahoo gruppi (non più attiva). -


L'uso di far seguire al nome di battesimo un soprannome (in latino cognomen) che passa ai figli e discendenti si diffuse nell'anno mille: si hanno famiglie Fabbri o Ferrari che derivano il loro nome dal mestiere di fabbro, Marangoni che discendono da un falegname, altre che derivano dalla città di provenienza.
GENOVESE Cognome diffuso soprattutto nell’Italia Meridionale e nelle isole a testimoniare la fertile attività mercantile dei genovesi. A Cagliari il nome era presente già nel XV secolo.


COGNOMI  ITALIANI
Sarebbe in atto una "Meridionalizzazione" dei cognomi italiani. La notizia risale al marzo 1998 ed era stata data dal TG5. Mentre una volta, per esempio, un "Esposito" si trovava solo a Napoli, oggi non è più così: guardando gli elenchi anagrafici delle principali città italiane si nota una diminuzione di cognomi tipici del Nord Italia come Barbieri, Rossi, Bianchi, a favore dei Russo, Bianco, Esposito, ecc; sembra infatti che i Russo abbiano superato i Rossi. Questo, probabilmente, è dovuto alla maggiore prolificazione nelle aree del Sud, nonché alla continua emigrazione della gente delle regioni meridionali verso il Nord, incentivata dal governo di quegli anni che aveva approvato un sussidio di Lire 800.000 mensili per i giovani del Sud che trovavano lavoro nel settentrione.

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