Casella di testo: Paolo COLUCCIA, La banca del tempo. Un’azione di solidarietà e di reciprocità,  (Introduzione di Serge Latouche) Bollati Boringhieri, Torino 2001

Luogo di scambio e di generosità, aiuto per le difficoltà sociali ed economiche, soluzione di qualche problema pratico quotidiano, miglioramento della qualità della vita, antidoto contro la solitudine… Molte sono le definizioni, magari ingenue ma sempre consapevoli di un nuovo modo di vivere la propria vita. Il libro, risultato della personale esperienza dell’autore oltre che della approfondita conoscenza che egli ha del movimento sul piano internazionale, fornisce tutti gli elementi per prendere conoscenza ed eventualmente per operare nel settore. Particolarmente interessante è la ricostruzione del diffondersi e dell’affermarsi nel corso degli anni ottanta e novanta di esperienze che vanno dal LETS (Local Exchange Trading System) in Gran Bretagna, al SEL (Système d’èchange local) in Francia al Tauchring (cerchio di scambio) in Germania, e così via negli altri paesi. I modelli non sono omogenei, gli sviluppi e i risultati diversi, ma comune a tutte le associazioni assimilabili alla Banca del tempo è la pratica dello scambio di beni e servizi su base personale e locale, senza intermediario monetario, in un clima conviviale che fa scoprire o riscoprire concretamente il valore del legame sociale. Un nuovo modo, per niente utopico, di arricchire la propria vita.




Un nuovo modo, per niente utopico, di arricchire la propria vita.

Casella di testo: Paolo COLUCCIA, La cultura della reciprocità. I sistemi di scambio locale non monetari, Arianna Editrice, Casalecchio (BO) 2003.

L'individualismo esasperato e la difficoltà di relazione ripropongono i dilemmi dell'azione collettiva: perseverare nella "diffidenza reciproca… battersi, oppure venire a patti"? Nel libro La banca del tempo, l'autore aveva introdotto ed anticipato il concetto di rischio nella relazione di reciprocità. Comprendendo i bisogni dell'altro e soddisfacendo le nostre necessità con ciò che gli altri ci offrono possiamo superare le limitazioni dello scambio e del contratto dell'economia di mercato ed inaugurare una società (locale e globale) fondata sul dono libero e sulla reciprocità generalizzata, ovvero sulla "cultura" della reciprocità. All'approccio teorico segue l'approfondita analisi di un'esperienza locale di reciprocità indiretta, cartina al tornasole e paradigma di riferimento del fenomeno trattato. Infine, il testo offre un'ampia appendice, con documentazione tradotta in lingua italiana e tratta dalle pagine WEB della rete Internet, dedicata ai sistemi di scambio locale non monetari (Lets, Sel, Tauschring, BdT, Red Global de Trueque, Interser etc.), per offrire al lettore un panorama inedito e internazionale del complesso fenomeno differenziatosi nel sistema sociale alla fine del millennio appena trascorso.

 

 

Casella di testo: Paolo COLUCCIA, Il tempo… non è denaro. Riflessioni sui sistemi di scambio locale non monetario e sulle banche del tempo, BFS, Pisa 2003.

Il testo raccoglie una riflessione socio-economica e culturale su recenti esperienze associative, “emerse” in varie parti del mondo e da qualche anno presenti anche in Italia: le Banche del Tempo, l’esperienza della “moneta tempo” locale e della “moneta sociale”. Tutta una serie di riflessioni ambientate nel moderno scenario della società di informazione con l’obiettivo di dimostrare che "il tempo non è denaro" capovolgendo così la forzatura ideologica dell'economicismo moderno. Paolo Coluccia è dottore in pedagogia e ricercatore sociale, è stato animatore di un progetto di Banca del tempo in provincia di Lecce. E’ uno dei più noti e attivi studiosi italiani di interazione, scambi sociali e banche del tempo. Ha pubblicato: La Banca del tempo. Un’azione di solidarietà e di reciprocità (Bollati Boringhieri, 2001), La cultura della reciprocità. I sistemi di scambio locale non monetari (Arianna Editrice, 2002).