PROGETTO 

 

RIFORESTAZIONE DI UN CENTRO URBANO

 Un albero per amico, dai banchi agli alberi della  città - 10mila nuovi alberi per il centro urbano di... -

 

di Gianni Rinaudo Febbraio 2005

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Gli urbanisti della fine del secolo scorso introdussero nelle città la Natura, che fino allora n’ era stata lontana. Costruirono vasti giardini nel cuore delle città, imitando gli architetti del Rinascimento e del Barocco. Aprirono viali, dove file ininterrotte di platani, di olmi e d’ ippocastani proteggevano d'ombra il passo dei viandanti. Sebbene prigioniera, protetta da mille cautele, la Natura viveva così nel cuore delle città moderne d'Europa.

Poi, circa quarant'anni fa, questa vita intensa finì violentemente. Non fu la guerra a ucciderla: ma l'immensa idiozia degli urbanisti e dei comuni degli anni 50 e 60, i peggiori che abbiamo mai conosciuto. L'Europa elevò un monumento alla divinità-automobile, coltivata in tutti i modi e in tutte le forme. Le automobili dovevano parcheggiare: ad ogni costo e in ogni luogo. Se avessero avuto appena un'ombra di immaginazione, gli urbanisti e i comuni avrebbero costruito parcheggi sotterranei. Fu scelta, invece, la strada più facile e dolorosa.Tutti i viali di terra - dove tanti giochi si erano svolti, dove tanti viandanti avevano passeggiato - vennero ricoperti di asfalto. I bambini furono cacciati. Le automobili presero il loro posto. E gli alberi vennero circondati di bitume. Le foglie delle piante imprigionate ingiallirono, i rami arrestarono la loro crescita, i tronchi si irrigidirono: molti alberi morirono, sacrificati alle macchine. Oggi nuovi pericoli minacciano gli alberi: epidemie, davanti alle quali le antiche pestilenze che colpivano gli uomini sembrano quasi meno dolorose.

Anche a … la civiltà dell’automobile e del cemento ha agito e devastato.

Questo progetto ha l’obiettivo di   sollecitare il Sindaco, la Giunta Comunale, il Consiglio Comunale  ed i nostri Concittadini a  salvaguardare il verde cittadino esistente e ad ampliarne di gran numero la quantità in quanto gli alberi hanno  certamente una  funzione ecologico-ambientale, ma pure una funzione sanitaria, una funzione protettiva, una funzione sociale e ricreativa, una funzione igienica, una funzione culturale e didattica, ed una  funzione estetico-architettonica.

 

Il presente progetto è  rivolto a  tutta la cittadinanza e prevede:

 

·        la piantumazione di circa 10mila essenze arboree in aree pubbliche e private,

·        la costruzione della mappa botanica del centro urbano di …,

·        la realizzazione del “Percorso botanico della Città”  attraverso l’installazione di bacheche che verranno posizionate nei pressi dei giardini pubblici e privati o dei piccoli boschi urbani  in cui si presenteranno con  sintetiche informazioni le specie arboree, ecc…individuate nell’area  di riferimento,

·        salvaguardare  il microclima che contraddistingue da sempre la città di …, in particolare la …,

·        elaborare un protocollo d’intesa che sancisca la collaborazione fra diverse associazioni, quartieri, enti ed aziende private con  il Comune di ….Ci si impegna a mettere insieme competenze e know how per realizzare e gestire il verde urbano e perturbano:allearsi per rendere più bella e vivibile la città,

·        realizzare un concorso cittadino per premiare ogni anno il miglior giardino, orto privato  sito nel territorio comunale.

 

In particolare saranno coinvolti:

 

·        gli insegnanti ed i loro alunni, delle  Scuole Materne,  Elementari, Medie Inferiori e Superiori 

 

Per le scuole si vuole  attivare con i loro insegnanti un percorso didattico dal titolo “ Un albero per amico, dai banchi agli alberi della  città” .

Ogni alunno sarà invitato ad adottare un albero attraverso le seguenti fasi: osservazione, utilizzo  di una  scheda per la classificazione, compilazione del quaderno-diario dell’albero.

Inoltre ogni anno si vuole ripristinare la festa degli alberi attraverso  la piantumazione  di alberi  ed arbusti nei cortili o nei pressi delle scuole.

 

Si svilupperà nel corso di almeno 5 anni solari attraverso le fasi  del conoscere,  organizzare e piantumare le essenze che gli esperti del progetto definiranno congrue considerando il luogo, il terreno,…

 

Conoscere, organizzare e piantumare seguiranno un percorso che permetterà ai diversi partecipanti di affrontare in modo unitario, in un’ottica di progressivo sviluppo le diverse fasi del progetto.

Attraverso l’utilizzo, per il lavoro di gruppo, della tecnica del feed-back si monitoreranno  costantemente gli obiettivi, che dovranno essere condivisi e preventivamente definiti  in linea con il presente progetto.

 

L’iniziativa verrà presentata alla cittadinanza attraverso la realizzazione di un Convegno pubblico dal titolo:  “ 10mila alberi per … ?!”Perplessità ed opportunità.

Obiettivo della serata e del dibattito sarà trarre, dalle esperienze già realizzate in altre città, indicazioni utili al percorso e processo progettuale.

 

Gli esperti ( agronomi, botanici ed architetti ) avranno il compito di:

 

·        progettare e realizzare la mappa  botanica della città, 

·        produrre i testi descrittivi delle  bacheche del “percorso botanico”,

·        coordinare  la realizzazione di una pubblicazione didattico-divulgativa che  verrà distribuito a tutta la popolazione, ai turisti  ed a tutti coloro che ne faranno richiesta,

·        dare consulenza botanica, paesaggistica e pedologica per la piantumazione delle diverse essenze

·        definire i costi complessivi dell’iniziativa che in parte dovrà  avvalersi dell’apporto del volontariato

 

 

1) CONOSCERE

 

a)     Conoscere  gli alberi,  amici indispensabili dell’uomo.

Gli alberi sono presenze silenziose, discrete, a volte maestose. Non ci facciamo quasi più caso, invece sono compagni di vita di cui non potremmo mai fare a meno. Si sente molto parlare della foresta amazzonica e dei pericoli che corre, ma non ci soffermiamo mai a pensare quanti sono e come stanno gli alberi di casa nostra, quelli che crescono lungo le strade o dentro i parchi cittadini. Li vediamo tutti i giorni, passando veloci in auto, ma li abbiamo mai osservati davvero?

Occorre chiedersi a cosa servono gli alberi,  oltre a donarci ossigeno e ombra e a rappresentare parte del paesaggio monumentale della città. Ci sono specie ad esempio che aiutano a combattere l’inquinamento, “intrappolandolo” nelle loro foglie: ottime in questo senso le latifoglie caducifoglie, meno buone le conifere. Gli alberi, oltre agli scopi tradizionali, hanno una funzione a cui spesso non pensiamo, quella estetica: con la loro bellezza influenzano positivamente l’umore. Quindi, non limitimoci a vederli: guardiamoli, amiamoli e rispettiamoli!

E’ importante un'attenta scelta nella pianificazione del verde urbano.

''Gli alberi, attraverso la traspirazione delle foglie, -sottolinea il Cnr- riducono la temperatura dell'aria che li circonda e percio' costituiscono un'importante isola termica, capace di abbassare la temperatura e dare refrigerio alle zone vicine, rallentando nello stesso tempo la formazione di ozono, uno dei piu' dannosi gas nella bassa atmosfera''.

''Gli alberi -spiega ancora il Cnr- costituiscono anche un importante filtro, in quanto sono in grado di rimuovere dall'atmosfera, attraverso l'assorbimento da parte delle foglie, le particelle ultrafini, tanto dannose per le vie respiratorie dell'uomo al punto da indurre, proprio in questi ultimi tempi, le amministrazioni comunali di alcune grandi citta' a limitare il traffico cittadino''.

Per gli esperti, inoltre, ''una benefica funzione delle piante cittadine e' quella che svolgono durante il giorno, assorbendo l'anidride carbonica e contribuendo a contenere le conseguenze dell'effetto serra, dovuto principalmente all'aumento di tale gas nell'atmosfera''.

''Poiche' il tipo e la quantita' delle sostanze volatili emesse dalle piante dipende dalle specie, -conclude il Cnr- e' importante un'attenta scelta delle piante nei progetti di pianificazione del verde urbano, nel rispetto anche della biodiversita'''.

 

b)     Conoscere i boschi ed i giardini del centro urbano di …

 

In merito  bisogna collocarsi in una prospettiva diversa dal passato, una prospettiva complessa.

Il paesaggio  è un insieme di sistemi ecologici dinamici, in equilibrio o in disequilibrio, a seconda dei casi. Equilibrio o disequilibrio in quanto le componenti ambientali di maggior rilievo, suolo, vegetazione, acqua, clima, fauna, interagiscono tra loro ricevendo poi pressioni modificatorie da parte dell’uomo.

A … esistono  piccoli  boschi urbani, si  pensi al boschetto dell’… in via Industria, nel quartiere … o al bosco urbano, spontaneo, colmo di infestanti, della trincea della ferrovia per ... I giardini pubblici sono noti a tutti ed alcuni un trascurati.

La valorizzazione dell'ambiente , richiede l’attenzione  a  tre aspetti:
quello naturalistico con specie vegetali endemiche che erano già la vocazione iniziale di …; quella del verde urbano in cui vengono uti-lizzate specie botaniche che possono avere un interesse storico perché da sempre utilizzate nei nostri giardini, o nuove specie da introdurre; quello agricolo, poiché era la vocazione tradizionale della ...

 

c)     Conoscere l’inquinamento atmosferico della città di ...

Per motivi biologici i bambini sono più sensibili degli adulti ai rischi ambientali.

Su scala mondiale i due terzi di tutte le malattie prevenibili aventi cause ambientali colpiscono i bambini. L'età è un fattore determinante del rischio ambientale perché tutti i processi di assorbimento e di metabolismo sono accelerati nell'infanzia, mentre la vulnerabilità dei tessuti all'esposizione a varie sostanze presenti nell'ambiente è molto più accentuata che non negli adulti.

Un altro importante fattore predisponente è costituito dal fatto che i bambini respirano più aria degli adulti - circa il doppio per kg di peso corporeo - e l'aria che respirano è di peggiore qualità in quanto più vicina al suolo e quindi più piena delle micidiali polveri fini residuate dalla combustione dei carburanti, che tra l'altro vengono inalate e assorbite più in profondità di quanto non avvenga negli adulti.

Le statistiche, a  disposizione dell’Unicef, sulla salute dei bambini italiani indicano nell'asma e nei disturbi dell'apparato respiratorio le malattie più diffuse. Dall'aria provengono quindi i pericoli maggiori per la salute dei bambini.

Un esempio relativo a ... In relazione alle  polveri sottili  - PM10 - nel 2003 a … si sono superati per oltre 170 giorni i limite di legge, nel 2004 per oltre 120 giorni e nel solo gennaio 2005 sono gia stati 23 i giorni in cui si è andati oltre  il limite consentito dalla legge. I superamenti annuali non possono essere più di 35.

 

d)     Conoscere le onde di calore.

 

Le onde di calore in tante  città del Nord America e dell'Europa dureranno di più e diventeranno sempre più intense e più frequenti nel corso del XXI secolo. Lo affermano due scienziati del National Center for Atmospheric Research (NCAR) in un nuovo studio pubblicato sulla rivista "Science". I due ricercatori del NCAR — Gerald Meehl e Claudia Tebaidi  evidenziano che l'aumento dei gas serra innesca e intensifica un inusuale andamento delle correnti atmosferiche, in passato già osservato durante i periodi più torridi in Europa e Nord America. Quando questo assetto delle correnti meteorologiche si fa più pronunciato, forti onde di calore investono il bacino del Mediterraneo, il Sud e l'Ovest degli Stati Uniti. E anche altre zone, come la Francia, la Germania e la regione dei Balcani, sono più esposte al caldo.

Queste improvvise irruzioni di aria calda possono fare molte vittime in brevissimo tempo: tra il 14 e il 20 luglio del 1995, per esempio, a causa delle temperature elevate a Chicago morirono 739 persone. E addirittura 15 mila sono state le vittime — soprattutto tra gli anziani — del caldo record dell'estate 2003 in Francia. "Nei prossimi anni saranno soprattutto gli eventi climatici estremi ad avere un grave impatto sulla nostra società", afferma Gerald Meehl.

… nel 2003 ha raggiunto livelli di calura estiva quasi da primato italiano. Più alberi potrebbero in futuro aiutarci a vivere meglio anche durante le onde di calore.

 

Senz’altro sarà necessario conoscere anche altri aspetti utili ad una corretta progettazione. Quelli sopra elencati ci parevano i più urgenti.

 

 

2)ORGANIZZARE

a)     Organizzare il Protocollo d’Intesa tra il Comune di …, le Associazioni, gli Enti, le Aziende, i Privati cittadini,…

b)     Organizzare il reperimento dei fondi necessari

c)      Organizzare la mappa o il censimento degli alberi esistenti anche con un rilevamento aereo. Alcune fotografie di questo genere già esistono della nostra  città; tale sistema permette un’iniziale idea del numero e della localizzazione degli alberi presenti. Si tratta poi di posizionarli su una cartografia informatizzata.

 

d)     Organizzare la selezione dei luoghi pubblici e privati  idonei alla piantumazione.

             In tal senso ci pare opportuno solo indicarne uno, si tratta degli  spalloni della 

             tangenziale. In questo  sito si potrebbe realizzare il più grande arbusteto urbano. 

             Servono i  permessi da  parte dell’Anas, ecc…

 

e)     Organizzare lo studio delle possibilità  in relazione al tipo di essenze, la composizione dei terreni e la loro esposizione, ecc… La scelta del materiale vivaistico. La scelta delle specie e la loro messa a dimora. Di ciò si dovranno occupare anche  esperti agronomi, architetti,…

f)        Organizzare l’acquisto delle essenze. Si tratta di acquistare   o  reperire le piante e gli arbusti  ad esempio nei vivai  della Forestale.

g)     Organizzare la costruzione delle bacheche per il Percorso Botanico della città di ...

           

 

3) PIANTUMARE

 

Sara’  questa la fase più semplice e divertente a cui speriamo di giungere in breve tempo e che si ripeterà ogni anno insieme alla necessità di  mettere  a punto dei sistemi di valutazione della soglia di intervento per le diverse fitopatie e correlazione con i necessari interventi fitosanitari di lotta integrata e biologica. Inoltre si dovranno pure individuare, se indispensabili, le azioni atte all’irrigazione di ciò che sarà messo a dimora.

 

La manutenzione dovrà seguire negli anni ed essendo un capitolo assai oneroso è indispensabile che tale progetto abbia il sostegno significativo da parte del Comune al fine di garantirne la continuità nell’interesse della comunità tutta.

 

Un’ ulteriore richiesta alla nostra nuova Amministrazione ed al Consiglio Comunale: 

Il verde urbano è un elemento dell'ambiente costruito in fondamentale relazione con il paesaggio. L’auspicabile diffusione del verde urbano, indicata anche da Agenda 21 e Carta di  Aalborg, è un elemento di grande importanza ai fini del miglioramento della qualità della vita nelle città. E’ però necessaria una valutazione attenta di alcune delle sue caratteristiche, al fine di migliorare la sua funzione e di favorire le modalità della sua gestione, oltre che per consentire una razionale pianificazione degli interventi di estensione delle aree verdi. Per questo è auspicabile che nel nostro Comune al nuovo piano regolatore  venga  affiancato funzionalmente anche il Piano del verde urbano, un documento progettuale oggi poco utilizzato, la cui assenza produce un rilevante spreco di denaro pubblico e rende di fatto meno fruibile il verde per i cittadini.

 

 

 

 

 

BIBLIOGRAFIA CONSULTATA

 

1993, AA.VV. Manuale tecnico di ingegneria naturalistica, Regione Emilia Romagna - Regione Veneto.

1993, Vannelli Siro, Il verde urbano nel Marghine Planargi,In Quaderni Bolotanesi, n. 20/93.

1995, Piccarolo Pietro e Sala Giovanni (a cura di) Spazi verdi pubblici e privati, Hoepli  Milano.  

1991 .I.P.I.N. (a cura di) Sistemazioni in ambito fluviale, Il Verde Editoriale,  Milano.                  

1997 AA.VV. Manuale per tecnici del verde urbano Città  di Torino, Torino.            

1997, Zeh Helgard, Tecniche di ingegneria naturalistica,  Il Verde Editoriale, Milano.

1997, Salviamo gli alberi delle città, Piero Citati, La Repubblica.

2000, Associazione Regionale Produttori Florovivaisti Lombardi, Prezziario Verde 2000, Associazione Regionale Produttori Florovivaisti Bresciani , Brescia .                                          

2000, Benini Giuseppe, Sistemazioni idraulico-forestali, UTET Torino.                   

2000, Notaristefano Paolo, Giardini rocciosi e piante da roccaglia - progettazione e cura De Vecchi Editore, Milano.

2001, ANPA - Dipartimento Prevenzione e Risanamento Ambientali, Propagazione per seme di alberi e arbusti della flora mediterranea, ANPA-Agenzia Nazionale per la Protezione dell'Ambiente, Roma, a cura di Beti Piotto, Anna di Noi.

2001, Senes Giulio, Capitolato speciale d’ appalto per l'esecuzione di opere a verde, Maggioli Editore, Milano        

2004, Enciclopedia degli alberi d’Italia e d’Europa, B. Ticli, DeVecchi Editore, Milano.