Estratto della Dichiarazione dellINCAD
(International Network for Cultural Alternatives to Developpement)
La fine dello sviluppo e il lavoro di rinnovamento
Orford, Quebec, Canada, 4 maggio 1992
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Edizioni Lilliput on-line
http://digilander.libero.it/paolocoluccia paconet@libero.itSotto il nome di sviluppo, la natura e le comunità umane subiscono la sfigurazione, lestinzione, la morte.
La posta in gioco oggi non è né una crisi di gestione, né una riforma, né una restaurazione delle culture e della natura rovinata, nemmeno un semplice risveglio.
Abbiamo bisogno di un cambiamento che possa iniziare un profondo risveglio per la messa in atto di un disarmo culturale e di una fine dello sviluppo stesso.
Dobbiamo di conseguenza impegnarci concretamente per una riabilitazione della natura e delle culture.
Di conseguenza, proclamiamo una fine dello sviluppo, invitiamo i popoli del mondo ad incominciare il lavoro di ricostruzione, ri-armonizzazione, rinascita, dopo il passaggio della tempesta.
Ciò può significare la creazione di gruppi di rinnovamento capaci di associare con immaginazione gli elementi della modernità alle sopravvivenze della tradizione.
Crediamo che è arrivato il momento di riconoscere radicalmente il pluralismo del nostro mondo e che dobbiamo impegnarci in un ampio processo di rinnovamento culturale con la convinzione che non possa esserci alcun criterio universale a guidarlo.
A titolo di esempio possiamo identificare i seguenti fini come primi passi da fare:
Ri-orientare tutti i finanziamenti a questo fine.
Firmatari:
Kalpana Das (Canada-India); Gustavo Esteva (Messico); Serge Latouche (Francia); Douglas Lummis (Gappone-Stati Uniti); Frédérique A. Marglin (Stati Uniti); Marie Macdonald (Stati Uniti); Ashis Nandi (India); Emmanuel Ndione (Senegal); Raimon Panikar (Catalogna-Spagna-India); Sidny Pobihuschy (Canada); Majhid Rahnema (Francia-India); Wolfang Sachs (Germania); Edith Sizoo (Olanda-Belgio); David Tushneider (Bolivia); Robert Vachon (Canada); Hassan Zaoual (Francia-Marocco).
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Traduzione italiana per le Edizioni Lilliput on-line di Paolo Coluccia http://digilander.libero.it/paolocoluccia