Carta delle responsabilità umane

Documento dell’Alleanza per un mondo responsabile, plurale e solidale (www.alliance21.org)

 

Trad. it. di Paolo Coluccia (http://digilander.libero.it/paolocoluccia )

(mail: paconet@libero.it)

 

"La terra è la nostra sola, unica e insostituibile patria. L'umanità, in tutta la sua diversità, appartiene al mondo vivente e partecipa della sua evoluzione. I loro destini sono inseparabili".

 

 

Preambolo

 

Mai prima gli esseri umani avevano avuto un impatto cosí profondo sulla vita sociale, politica, economica e culturale, gli uni sugli altri. Mai prima avevano acquisito tante conoscenze e tanto potere per modificare il loro ambito naturale.

 

Malgrado le immense possibilità aperte da queste interrelazioni sempre più numerose e la nuova potenza acquisita dall’umanità, appaiono crisi senza precedenti in tanti settori.

 

La crescita delle disparità economiche all’interno delle nazioni e tra di loro, la concentrazione del potere economico e politico in mani sempre meno numerose, le minacce contro la diversità delle culture o anche lo sfruttamento delle risorse naturali, creano turbamenti e conflitti in tutto il mondo e fanno nascere grandi inquietudini sull’avvenire del nostro pianeta: ci troviamo ad un crocevia della storia umana.

 

Ora, le istituzioni sociali che dovrebbero permettere di fare fronte a queste sfide funzionano in modo sempre meno efficace. Il potere invadente dei mercati internazionali indebolisce il ruolo tradizionale degli Stati. Le istituzioni scientifiche, perseguendo soltanto gli interessi delle loro specialità si deresponsabilizzano sempre di più dell’analisi e della presa in considerazione dei problemi globali e delle loro interazioni alle quali è confrontata l’umanità. Le istituzioni economiche internazionali non sono riuscite ad invertire il corso della crescita delle disuguaglianze. La ricerca del profitto da parte delle imprese si è spesso realizzata a scapito degli interessi sociali ed ambientali. Le istituzioni religiose non hanno abbastanza giocato il loro ruolo nelle risposte da portare alle nuove sfide alle quali sono confrontate le nostre società.

 

In questo contesto, ciascuno di noi deve prendere le sue responsabilità a livello individuale e collettivo.

 

La presente carta definisce la natura di queste responsabilità ed il modo nel quale devono essere esercitate. Costituisce un primo passo verso la costruzione di una governanza globale democratica basata sulle responsabilità umane e di un quadro giuridico nel quale queste responsabilità si esercitano.

 

Natura delle responsabilità

L’interdipendenza crescente fra gli individui, fra le società e fra gli esseri umani e la natura rinforza gli effetti del comportamento dei singoli individui e dei gruppi umani sul loro ambiente sociale e naturale, sia vicino che lontano.

Questa situazione apre per ciascuno di noi delle nuove possibilità di avere un ruolo nelle nuove sfide alle quali è confrontata l’umanità: ogni essere umano ha la capacità di assumere delle responsabilità ; anche quando le persone si sentono impotenti conservano la possibilità di allearsi con altri per creare una forza collettiva.

 

Mentre tutti gli esseri umani possono ugualmente aspirare ai loro diritti umani, le loro responsabilità sono proporzionate alle possibilità delle quali dispongono. Più una persona dispone di libertà, di accesso all’informazione, di conoscenze, di riccheza e di potere, più ha la capacità di esercitare delle responsabilità e l'obbligo di rispondere dei suoi atti.

 

Le responsabilità si applicano non solo agli atti presenti e futuri, ma anche agli atti passati. I danni passati causati in modo collettivo devono essere assunti moralmente dalla collectività implicata, e riparati concretamente il più possibile.

 

Nella misura in cui conosciamo solo parzialmente le conseguenze per oggi e domani dei nostri atti, la nostra responsabilità esige anche di agire con una grande umiltà e fare mostra di prudenza e di precauzione.

 

Esercizio delle responsabilità

Nella storia dell’umanità, le tradizioni di saggezza, che siano religiose o filosofiche, hanno insegnato dei valori guida per il comportamento umano verso un’attitudine responsabile ; esse si fondavano sull’idea, sempre attuale, che la trasformazione della società è impossibile senza la trasformazione dell’individuo.

 

Questi valori includono il rispetto di ogni forma di vita ed il diritto ad una vita degna, la preferenza per il dialogo piuttosto che per la violenza, la compassione e l’attenzione agli altri, la solidarietà e l’ospitalità, la verità e la sincerità, la pace e l’armonia, la giustizia e l’equità, la preferenza per il bene comune piuttosto che per l’interesse privato.

 

Succede pero’ che questi valori debbano essere bilanciati gli uni con gli altri, quando un individuo o una società sono confrontati a dilemmi come la necessità di favorire lo sviluppo economico, proteggendo l’ambiente e rispettando i diritti umani.

 

In tali casi, la responsabilità umana implica che nessuno di questi imperativi sia sacrificato agli altri. In effetti sarebbe vano credere che i problemi d’ingiustizia economica, di non-rispetto dei diritti umani e d’ambiente possano essere risolti di modo durevole gli uni senza gli altri. Tutti i popoli devono essere coscienti di questa interdipendenza; e anche se le loro priorità possono variare secondo la loro storia personale ed il loro contesto attuale, non potrebbero giustificare la loro indifferenza alle altre sfide da queste priorità.

 

E’ in questo spirito che sono stati concepiti i principi seguenti.

 

Principi guida per l’esercizio delle responsabilità umane

Versione presentata alla Sessione di chiusura dell’Assemblea mondiale dei Cittadini Lille -Francia- 10 dicembre 2001

Per fare fronte alle sfide di oggi e di domani, è tanto importante unirsi nell’azione quanto proteggere la diversità culturale ed approfittare della sua ricchezza.

 

Abbiamo tutti la responsabilità di fare vivere i Diritti umani nei nostri modi di pensiero e nelle nostre azioni.

 

La dignità di ciascuno implica che lui contribuisca alla libertà e alla dignità degli altri.

 

Una pace durevole non puó essere stabilita senza una giustizia rispettosa della dignità umana.

 

Nelle decisioni relative alle priorità di breve termine dobbiamo sforzarci di valutare le conseguenze a lungo termine e di adottare un’attitudine di prudenza.

 

L'esercizio del potere è legittimo solo quando è messo al servizio del bene comune e quando è controllato da quelli su cui si esercita questo potere.

 

Il consumo delle risorse naturali, per rispondere ai bisogni umani, deve essere accompagnato ad una protezione attiva dell'ambiente.

 

La ricerca della prosperità economica attraverso dei meccanismi di mercato deve integrare la preoccupazione di una spartizione equa della ricchezza.

 

La libertà della ricerca scientifica implica di accettarne una certa limitazione in base a criteri etici.

 

L'educazione orientata verso l'eccellenza e fondata sulla competizione deve essere riequilibrata dall'educazione alla solidarietà ed alla cultura della pace.

 

Per favorire la realizzazione dell’essere umano dobbiamo rispondere alle sue aspirazioni immateriali come ai suoi bisogni materiali.

 

Approfittando del dinamismo del sistema di mercato, si devono favorire gli scambi non mercantili che sono indispensabili allo sviluppo dell'essere umano.

 

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