La Banca del tempo
è un’Associazione per la Solidarietà Sociale ed Economica della Comunità

 

Paolo Coluccia

La Banca del tempo in quattro parole !

 

" La nostra ricchezza scaturisce dalla nostra capacità, dal nostro dinamismo e dalla nostra creatività e non dalle somme depositate sul nostro conto in banca e dalle fortune ereditate casualmente "

 

***


Lilliput Edizioni

via Castrignano de’ Greci 51
73025 MARTANO (LE) ITALIA
Tel. 0836 572183 Tel. cell. 0368 419399

e-mail paconet@libero.it
http://digilander.libero.it/paolocoluccia

Numero speciale

Riproduzione libera

Fascicolo per il Terzo Seminario di Sociologia dell’Ambiente

"Per la salute del Mediterraneo"

***

La società post moderna sembra volerci costringere all’individualità e all’egoismo. Noi vogliamo reagire a questa prospettiva negativa con un’azione sociale innovativa, con una ricerca sociale, con un movimento pratico comune che faccia emergere l’amicizia, la professionalità, la solidarietà, la socialità, le potenzialità della persona e il miglioramento socioeconomico, mediante la creazione di gruppi non istituzionalizzati e non omogenei, minimamente strutturati in associazione e con differenti scopi sociali, organizzati in sistemi socioeconomici non monetari, a vocazione comunitaria, cercando di comprendere e di far proprio il semplice, ma ad un tempo complesso, concetto della reciprocità indiretta e del dono libero. (P.C.)

La Banca del Tempo "Il tempo ritrovato" è nata spontaneamente, è autogestita e non dipende per le sue attività da alcun ente pubblico o di mercato. E’ composta da un gruppo di persone che scambiano spontaneamente beni, servizi e saperi, a volte formalmente conteggiando gli scambi con un’unità di conto locale denominata mistòs (dal grico soldo, ricompensa) che, rapportato al tempo, "vale" 10 mistòs=un’ora, a volte informalmente, senza conteggiare, specialmente quanto la socialità e la solidarietà tra due o più membri della BdT è diventata più consistente.

I riferimenti ideali della BdT Il tempo ritrovato sono:

La BdT Il tempo ritrovato intrattiene una fitta corrispondenza con i suddetti gruppi e con persone in essi operanti.

La rivista Il tempo ritrovato pubblica periodicamente ma anche irregolarmente dati e notizie sui sistemi di scambio locali nel mondo e in Italia. Sono fascicoli di 10-12 pagine che vengono spediti a richiesta per e-mail o per posta. Nessun compenso è dovuto dal ricevente, non ci sono diritti d’autore, si può contribuire volontariamente alle spese di spedizione e di copia.

In linea generale partecipano alla stesura degli articoli gli stessi soci della BdT Il tempo ritrovato, anche se sporadicamente intervengono persone più o meno interessate al circuito dei sistemi non monetari (ricercatori, studenti impegnati in tesi universitarie sul tema ecc.)

Paolo Coluccia

 

***

Esempio di volantino divulgativo

Che cosa è una Banca del tempo?

E’ un certo numero di persone che si mettono insieme, si contattano per scambiare beni, servizi e sapere d’ogni tipo e attuano l’auto aiuto basato sull’azione di reciprocità (dare, ricevere e ricambiare) e che hanno il piacere di apprendere qualcosa che hanno sempre desiderato, la volontà di dare parte del proprio tempo e di mettere le proprie capacità al servizio della comunità.

Che cosa non è una banca del tempo?

Non è un servizio pubblico, non è le pagine gialle e non è un’ organizzazione di volontariato.

A che serve una Banca del tempo?

A valorizzare le capacità e il sapere, le tradizioni e le culture che non hanno valore di mercato. A conoscere la gente del proprio luogo e a recuperare il rapporto sociale alla pari, basato sulla relazione di reciprocità e di solidarietà.

Come funziona una Banca del tempo?

E’ un sistema di reciprocità indiretta. Chi dà un’ora del suo tempo ad un altro può ricevere un servizio da chiunque fa parte del gruppo. L’azione di reciprocità è alla pari: tutti i servizi scambiati all’interno della Banca del Tempo hanno pari dignità. Non circola nessuna forma di denaro. Il debito-credito è registrato sul conto di ogni socio. Non esistono interessi passivi o attivi. Vige la massima trasparenza sui conti dei soci.

Quale è il fine sociale di una Banca del tempo?

Costituire una comunità solidale, la relazione sociale e il beneficio economico senza l’intermediazione del denaro. Anche la collettività può ricevere sostegno dalla Banca del Tempo. Esempio: se 50 soci scambiano 2000 ore tra di loro in un anno è giusto che riservino una percentuale (5-10% - 100-200 ore) da devolvere come servizio alla collettività (assistenza, pulizia parchi, apertura biblioteche ecc.)

Recapito: Telefono e Indirizzo della Banca del tempo

 

Attestazioni di reciprocità o assegni.

Banca del Tempo

In data __________è transitata dalla Banca del Tempo

l’azione di reciprocità __________________________

del valore di riconoscenza di ______________ granelli

dal socio ______________________________________

al socio che sottoscrive la presente attestazione.

 

Firma__________________________________________

Banca del Tempo

In data __________è transitata dalla Banca del Tempo

l’azione di reciprocità __________________________

del valore di riconoscenza di ______________ granelli

dal socio ______________________________________

al socio che sottoscrive la presente attestazione.

 

Firma _________________________________________

 

BANCA DEL TEMPO

Socio _________________________

N° di iscrizione _________________

Ricevo numero ore _________

Per_______________________

Dal socio_______________________

N° di iscrizione _________________

Firma _________________________

Data _____________ (copia ricevente)

BANCA DEL TEMPO

Socio _________________________

N° di iscrizione _________________

Ricevo numero ore _________

Per_______________________

Dal socio_______________________

N° di iscrizione _________________

Firma _________________________

Data _____________ (copia ricevente)

BANCA DEL TEMPO

Socio _________________________

N° di iscrizione _________________

Ricevo numero ore _________

Per_______________________

Dal socio_______________________

N° di iscrizione _________________

Firma _________________________

Data _____________ (copia ricevente)

 

LETSystem *

Date _____________________

Credit ___________________

Debit ____________________

For _____________________

Account n° _________

 

* L E T S y s t e m *

PLEASE PRINT CLEARLYL Date _____________

Credit to __________________________________ Account n° ____

Sum ____________________________________________________

Debit from ________________________________ Account n° ____

For nature of transaction __________________________________

Signed_____________________________________

 

 

Fac-simile di scheda di contabilità

                      SCHEDA DI CONTABILITA’ DEL SOCIO

NUMERO DI CONTO ________

Recapito: Via ____________________________________________ n._________

CAP ______________ Comune residenza _____________________ Prov. ______

Numero di telefono ________________Numero fax _____________


Unità di conto del sistema: granelli
(10 granelli = 1 ora)

 N° Data           Azione di reciprocità                 Socio/n. conto    Cred.   Deb.    Saldo

             
             
             
             
             
             
             
             
             
             
             
             
             
             
             
             
             
             
             

 

Totale azioni date ___________ Totale azioni ricevute _________

 

  

Schermata del programma informatico nLETS

Programma informatico nLETS 0.66
The LETS Administration Software.

Derived from the original Canadian code.

Written in Clupper’87, Blinker 3.1 $ Dge?3

Richard Knights (44) 01803 867098
3id High Street, Totnes, UK, TQ9 5NP

Michael Linton (604) 338 0213
Landsman Services, 1600 Embelton Crescent,
Courtenay, BC, Canada, V9N 6n8

Banca del Tempo di Località

*****

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Manages the Users’ file.

Allows you to add, edit, browse & erase data.

Includes extra reports, renewals etc.

File Path: C:\NLETS\

 

 E adesso, vi state chiedendo,
voi che avete avuto la pazienza di arrivare fino alla fine di questo fascicolo:

"Queste sono le idee, i principi e gli strumenti:
ma il Bollettino offerte-richieste, l’informazione dov’è?"

Vi rispondo con molta semplicità:

"Sarete voi stessi a crearlo, a volerlo; scaturirà dalla vostra creatività, dal vostro dinamismo, dalle vostre capacità. Sarete così solo voi i costruttori dell’informazione, della vostra informazione, che, proprio per questo, sarà possibile definire "comune". E se qualcuno parteciperà ad essa, voi non la perderete. Tutti voi la formerete (in-formazione) e tutti ne potrete usufruire, liberamente, senza prevaricazioni e senza velleità di dominazione e di potere basati su necessità di gerarchia, di controllo, di filtro, di orientamento o di distribuzione.

"All’inizio fatelo per gioco: scrivete su un pezzo di carta quello che volete o potete scambiare, cioè quello che offrite al sistema e anche quello che da questo avete bisogno di ricevere. Alla fine, vedrete, il gioco si trasformerà in qualcosa di serio, di molto serio (ma solo se ci crederete) o perirà miseramente tra le polemiche e le mistificazioni (solo se non ne avrete bisogno).

"Non forzate la mano al sistema. Se non va, non preoccupatevi più di tanto. Il tutto deve essere molto spontaneo e ritenuto da tutti necessario. La reciprocità generalizzata e lo scambio non monetario sono comportamenti primordiali e arcaici basati sulla simmetria e sulla spontaneità. Li abbiamo quasi perduti dal nostro patrimonio genetico, almeno noi occidentali, opulenti e spendaccioni, insaziabili e grandi consumatori, individualisti e inquinanti oltre misura. Con l’azione di reciprocità non conviene scherzare più di tanto.

 

***
Paolo Coluccia

Reciprocità, simmetria e scambio sociale.
La Banca del tempo: un progetto per la comunità.

Abstract dell'intervento al III Seminario di Sociologia dell'ambiente
Cosenza, 8-9 giugno 2001

Premessa: complessità sociale ed ambiente.

  1. La reciprocità generalizzata. La simmetria. Lo scambio sociale.
  2. La Banca del tempo.
  3. Un progetto per la "comunità".

Conclusione

Parole chiave: ambiente, sistema, reciprocità indiretta, dare-ricevere-ricambiare, dono libero, mercato, relazione sociale, parità, simmetria, informazione, saldo positivo e negativo, solidarietà, scambio, equivalenti, legame sociale. Banca del tempo, bisogno, disponibilità, condivisione, comunicazione, azione-comune, comunità.

La vera ricchezza di un paese

sono le ore
che ciascuno
va a donare
alla sua comunità

(François Terris - fondatore del primo SEL in Francia)

I mali dell’ambiente non si curano producendo soltanto "rumore" e manifestazioni "ecologiche", bensì cambiando modo di vivere. Se non riusciremo a fondare un nuovo stile di vita basato sul consumo equo e solidale, sulla sobrietà, sull’azione di reciprocità, sullo scambio sociale e culturale, sul risparmio delle risorse energetiche, sul riutilizzo dei beni dismessi non potremo entrare in comunicazione con l’ambiente e con il sistema sociale generale. La cultura ecologica non sfugge alla solidarietà e al legame sociale. Occorre dare una "sistemata" alla propria vita e alla realtà locale, puntando sul noi.

Cosa è la reciprocità generalizzata o indiretta? Si dà a qualcuno per ricevere da qualcun altro. Si scambiano così, senza l’intermediazione del denaro, beni, servizi e saperi. L’azione è locale e solidale. Lo strumento è un’associazione senza fini di lucro che in Italia ha preso il nome di Banca del tempo, mentre nel resto d’Europa e del mondo si chiama Lets (Canada e Paesi anglosassoni), Sel (Francia), Tauschring (Germania), Club de Trueque (Argentina), SEC (Senegal) ecc. Il fine è la solidarietà tra i soci e di questi verso la comunità d’appartenenza. L’idea di fondo è che tutti hanno la possibilità di dare e chiunque ha bisogno dell’altro per ricevere. Solo così lo scambio diventa reciproco e multidirezionale. Il comportamento individuale, pertanto, si fonda sul triplice comportamento: dare, ricevere e ricambiare. E’ chiaro il paradigma antropologico di riferimento che si fonda sul dono libero (M. Mauss). La simmetria è fondamentale nei rapporti interindividuali. Si manifesta: a) nella produzione e nell’uso dell’informazione (tutti contribuiscono a creare il circuito informativo di ciò che si dà e di ciò che si riceve – bollettino offerte-richieste); b) nella parità sostanziale degli individui in rapporto alla prestazione offerta nel sistema (un’ora dell’imbianchino vale quanto un’ora dell’esperto informatico); c) nel pareggio a saldo di tutti i conti individuali, in dare o in avere, considerato che tutti partono con un conto zero (quando qualcuno riceve si "indebita" mentre chi ha dato si "accredita" di ore di tempo o di unità locali di conto). Ne deriva lo scambio sociale: nella relazione di sé verso alter; nella solidarietà del noi; nel legame sociale (condivisione); nella comunic-azione (azione-comune). La dimensione umana della reciprocità delinea un nuovo settore sociale: quello della spontaneità e del dono libero.

I sistemi di scambio locale e il fenomeno delle Banche del tempo in Italia indicano un progetto comunitario basato sull’interazione, sullo scambio di cultura e sulla cultura dello scambio. Il Mediterraneo, per la sua diversità complessiva, è il luogo ideale per un’intesa rivolta ad una riqualificazione culturale e ambientale della società. La modernità occidentale ha cominciato da tempo il suo tramonto: siamo in un nuovo medioevo. Ma abbiamo un nuovo paradigma di riferimento, quello della condivisione e del dono.

 

Scheda identificativa.
Paolo Coluccia (e-mail: paconet@libero.it), dottore in Pedagogia e ricercatore sociale indipendente, è nato, vive e lavora a Martano (LE), un comune del Salento, estrema penisola a Sud-Est dell’Italia. Sensibile ai temi di un’ecologia ambientale, sociale e culturale, ad una formazione filosofica e psicopedagogica associa una buona conoscenza della legislazione sociale e del lavoro. Dipendente del Centro Territoriale per l’Impiego di Martano, Provincia di Lecce, è divulgatore, promotore e animatore di Banche del tempo e di sistemi di scambio locale non monetario.

Sito Internet:
http://digilander.iol.it/paolocoluccia

Altre notizie e contributi alla ricerca sociale sono nei siti:
http://money.socioeco.org (Argentina)
www.isf.it/presenze/bancadeltempo.martano (Ass. Infosfera – Bari)

Pubblicazioni recenti:

- La Banca del tempo. Un’azione di solidarietà e di reciprocità, Bollati Boringhieri, Torino, giugno 2001.

- Il dono del tempo perduto e ritrovato, in "Da QUI" Rivista di letteratura arte e società fra le regioni e le culture mediterranee, Edizioni Poiesis-Veltrend, n. 6, gennaio 2001.

- La banca del tempo: un progetto per la comunità, Edizioni-Lilliput, Martano 2001.

- Le Sistème de Rèciprocité Indirecte de Martano (LE), in "S!lence" Revue de Ecologie, Alternatives, Non-violence, Lyon (F), nn. 246/247, luglio-agosto 1999.

***

 Legge 8 marzo 2000, n. 53.

"Disposizioni per il sostegno della maternità e della paternità, per il diritto alla cura e alla formazione e per il coordinamento dei tempi delle città".

La camera dei deputati ed il Senato della Repubblica hanno approvato;

IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

Promulga

la seguente legge:

(omissis)

Capo VII

TEMPI DELLE CITTA'

Art. 22

(Compiti delle regioni)

1. Entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge le regioni definiscono, con proprie leggi, [...] qualora non vi abbiano già provveduto, norme per il coordinamento da parte dei comuni degli orari degli esercizi commerciali, dei servizi pubblici e degli uffici periferici delle pubbliche amministrazioni, nonché per la promozione dell'uso del tempo per fini di solidarietà sociale, secondo i principi del presente capo.

2. Le regioni prevedono principi finanziari per i comuni, anche attraverso l'utilizzo delle risorse del Fondo di cui all'articolo 28, ai fini della predisposizione e dell'attuazione dei piani territoriali degli orari di cui all'articolo 24 e della costituzione delle banche dei tempi di cui all'articolo 27.

3. Le regioni possono istituire comitati tecnici, composti da esperti in materia di progettazione urbana, di analisi sociale, di comunicazione sociale e di gestione organizzativa.. [...].

4. Nell'ambito delle proprie competenze in materia di formazione professionale, le regioni promuovono corsi di qualificazione e di riqualificazione... [...].

5. Le leggi regionali di cui al comma 1 indicano:

a) criteri generali di amministrazione e coordinamento degli orari di apertura al pubblico dei servizi pubblici e privati, degli uffici della pubblica amministrazione, dei pubblici esercizi commerciali e turistici, delle attività culturali e dello spettacolo, dei trasporti;

b) i criteri per l'adozione dei piani territoriali degli orari;

c) criteri e modalità per la concessione ai comuni di finanziamenti per l'adozione dei piani territoriali degli orari e per la costituzione di banche dei tempi, con priorità per le iniziative congiunte dei comuni con popolazione non superiore a 30.000.

[...]

Art. 23

(Compiti dei comuni)

1. I comuni con popolazione superiore a 30.000 abitanti attuano, singolarmente o in forma associata, le disposizioni dell'art. 36, comma 3, della legge 8 giugno 1990, n. 142, e successive modificazioni... [...].

[...]

3. I comuni con popolazione non superiore a 30.000 abitanti possono attuare le disposizioni del presente capo in forma associata.

Art. 24

(Piano territoriale degli orari)

[…]

2. I comuni con popolazione superiore a 30.000 abitanti sono tenuti ad individuare un responsabile cui è assegnata la competenza in materia di tempi ed orari e che partecipa alla conferenza dei dirigenti... [...]

3. I comuni con popolazione non superiore a 30.000 abitanti possono istituire l'ufficio di cui al comma 2 in forma associata.

4. Il sindaco elabora le linee guida del piano. [...]

5. Nell'elaborazione del piano si tiene conto degli effetti sul traffico, sull'inquinamento e sulla qualità della vita cittadina degli orari di lavoro pubblici e privati, degli orari di apertura al pubblico dei servizi pubblici e privati, degli uffici periferici delle amministrazioni pubbliche, delle attività commerciali, ferme restando le disposizioni degli articoli da 11 a 13 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 114, nonché delle istituzioni formative, culturali e del tempo libero.

6. Il piano è approvato dal consiglio comunale su proposta del sindaco... [...] Il piano è attuato con ordinanze del sindaco.

Art. 25

(Tavolo di concertazione)

(omissis)

Art. 26

(Orari della pubblica amministrazione)

(omissis)

Art. 27

(Banche dei tempi)

1. Per favorire lo scambio di servizi di vicinato, per facilitare l'utilizzo dei servizi della città e il rapporto con le pubbliche amministrazioni, per favorire l'estensione della solidarietà nelle comunità locali e per incentivare le iniziative di singoli e gruppi di cittadini, associazioni, organizzazioni ed enti che intendano scambiare parte del proprio tempo per impieghi di reciproca solidarietà e interesse, gli enti locali possono sostenere e promuovere la costituzione di associazioni denominate "banche dei tempi".

2. Gli enti locali, per favorire e sostenere le banche dei tempi, possono disporre a loro favore l'utilizzo di locali e di servizi e organizzare attività di promozione, formazione e informazione. Possono altresì aderire alle banche dei tempi e stipulare con esse accordi che prevedano scambi di tempo da destinare a prestazioni di mutuo aiuto a favore di singoli cittadini o della comunità locale. Tali prestazioni devono essere compatibili con gli scopi statutari delle banche dei tempi e non devono costituire modalità di esercizio delle attività istituzionali degli enti locali.

 

Art. 28

(Fondo per l'armonizzazione dei tempi delle città)

[...]

2. Per le finalità del presente articolo è istituito un Fondo per l'armonizzazione dei tempi delle città, nel limite massimo di lire 15 miliardi annue a decorrere dall'anno 2001. [...]

3. Le regioni iscrivono le somme loro attribuite in un apposito capitolo di bilancio, nel quale confluiscono altresì eventuali risorse proprie... [...]

[...]

La presente legge, munita del sigillo dello Stato, sarà...[...]

Data a Roma, addì 8 marzo 2000

CIAMPI

D'Alema, Presidente del Consiglio dei Ministri
Turco, Ministro per la solidarietà sociale.
Visto, Il Guardasigilli, Diliberto

(La Legge è pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, Serie generale - n. 60 - del 13 marzo 2000).

 

***

 Lilliput è un nuovo modo di fare comunicazione e cultura. Ogni testo divulgato da Lilliput può essere riprodotto liberamente da chi ne viene in possesso. Non esistono diritti d’autore e gli autori che accettano di far parte del circuito divulgativo Lilliput non percepiscono alcun compenso in denaro o in natura per il testo messo a disposizione, ma raggiungono il solo scopo di far conoscere il proprio pensiero. Essi si uniformano autonomamente alle regole del buon senso e della liceità, che tutti hanno il dovere di riconoscere e di adottare, per il rispetto e la dignità di tutte le persone.

Lilliput non ha fini di lucro, ma cerca d’infondere una nuova dimensione culturale, informativa e comunicativa. Per i fascicoli ricevuti non va inviato alcun pagamento, in denaro o in natura, ma soltanto vanno rimborsate le eventuali spese di riproduzione e postali sostenute, che sono liberamente quantificate dal ricevente.

I testi di Lilliput sono divulgati in tre modalità:

1) su carta sotto forma di fascicolo sobriamente rilegato;

2) su supporto magnetico floppy disk 3,5";

3) come allegato di posta elettronica (questa modalità è priva di spese).

I file sono gestibili con Microsoft WORD 1997 o 2000.

Chi utilizza i testi Lilliput ha il dovere morale di citare la fonte, l’autore, il titolo, il luogo e l’anno di edizione.

Lilliput si distingue per l’economicità e per il risparmio di carta. Inoltre, utilizza tecnologie informatiche di riproduzione all’avanguardia.

Ogni edizione di un testo è calcolata in 7 (sette) esemplari cartacei numerati e intestati, 7 (sette) esemplari su floppy disk numerati e intestati, e in un numero indefinito di allegati di posta elettronica, secondo le richieste ricevute.

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