La Banca del Tempo

La Banca del Tempo “Il tempo ritrovato” è nata spontaneamente, è autogestita e non dipende per le sue attività da alcun ente pubblico o di mercato.

E’ composta da un gruppo di persone che scambiano spontaneamente beni, servizi e saperi, a volte formalmente conteggiando gli scambi con un’unità di conto locale denominata mistòs (dal grico soldo, ricompensa) che, rapportato al tempo, “vale” 10 mistòs = un’ora, a volte informalmente, senza conteggiare, specialmente quanto la socialità e la solidarietà tra due o più membri della BdT è diventata più consistente.

I riferimenti ideali della BdT Il tempo ritrovato sono:

  • i LETS inglesi (Local Echange Trading System)

  • i SEL francesi (Systèmes d’Echanges Locaux)

  • i Tauschringe tedeschi (Cerchi di scambio)

  • la RED Global de Trueque argentina (Rete di scambio)

  • Ithaca-Hours di New York (Sistema ore di Itaca)

La BdT Il tempo ritrovato intrattiene una fitta corrispondenza con i suddetti gruppi e con persone in essi operanti.

 


Cos'è la Banca del Tempo?

E’ un certo numero di persone che si mettono insieme, si contattano per scambiare beni, servizi e sapere d’ogni tipo e attuano l’auto aiuto basato sull’azione di reciprocità (dare, ricevere e ricambiare) e che hanno il piacere di apprendere qualcosa che hanno sempre desiderato, la volontà di dare parte del proprio tempo e di mettere le proprie capacità al servizio della comunità.

 


Cosa non è la Banca del Tempo?

Non è un servizio pubblico, non è le pagine gialle e non è un’ organizzazione di volontariato.

 


A che serve la Banca del Tempo?

A valorizzare le capacità e il sapere, le tradizioni e le culture che non hanno valore di mercato.

A conoscere la gente del proprio luogo.

A recuperare il rapporto sociale alla pari, basato sulla relazione di reciprocità e di solidarietà.

 


Come funziona la Banca del Tempo?

E’ un sistema di reciprocità indiretta.

Chi dà un’ora del suo tempo ad un altro può ricevere un servizio da chiunque fa parte del gruppo.

L’azione di reciprocità è una relazione di parità: tutti i servizi scambiati all’interno della Banca del Tempo hanno pari dignità.

Non circola nessuna forma di denaro.

Il debito-credito è registrato sul conto di ogni socio.

Non esistono interessi passivi o attivi.

Vige la massima trasparenza sui conti dei soci.

 


Qual è il fine sociale della Banca del Tempo?

Costituire una comunità solidale, la relazione sociale e il beneficio economico senza l’intermediazione del denaro e senza alcun interesse speculativo.

Anche la collettività può ricevere sostegno dalla Banca del Tempo.
Esempio: se 50 soci scambiano 2000 ore tra di loro in un anno è giusto che riservino una percentuale (5-10% - 100-200 ore) da devolvere come servizio alla collettività (assistenza, pulizia parchi, apertura biblioteche ecc.)