Carissimi amici,
questo mese la rassegna editoriale Lilliput-on-line vi propone la
lettura di un testo molto importante, sia per l'ampiezza sia per i
contenuti, ma soprattutto perché in Italia rappresenta una novità, un
testo che pochi conoscono. Si tratta della traduzione italiana, che ho
curato personalmente, del lavoro istituzionale intrapreso dal filosofo
francese, nonché consigliere referente della Corte dei conti francese,
Patrick Viveret nel 2000, per conto del Ministero per l'economia solidale,
dal titolo:
Ho lavorato un anno per questa traduzione. Ho conosciuto Viveret
direttamente in occasione dell'European Social Forum di Firenze durante un
workshop sui sistemi di scambio locale, il quale mi ha incoraggiato
moltissimo in questa impresa. Il testo, infatti, svilupperebbe un
fascicolo di 150-180 pagine di stampa. Come accenno nell'Introduzione, ho
diviso il testo in tre parti, per facilitare lo scarico dei files, che
sono in formato zip. Non ci sono diritti d'autore, ma vige solo il
principio etico di citare le fonti (autore, traduttore e sito web).
Seguendo il paradigma del dono, che contraddistingue da tempo la mia
azione divulgativa antiutilitaristica, offro allo spazio web la versione
italiana del Rapporto, col fine di farne conoscere i contenuti ad un
pubblico sempre più ampio. Spero che anche una casa editrice al più presto
lo pubblichi in formato cartaceo, poco costoso e di ampia diffusione,
secondo il desiderio espresso dallo stesso Viveret nelle conclusioni del
rapporto di tappa. Attendo, su questo, eventuali proposte e comunicazioni.
A voi che ricevete questo lavoro, chiedo cortesemente di farlo "girare"
presso il vostro indirizzario, liste, news. Se poi qualcuno di voi dispone
di un sito internet o ha la possibilità di implementare delle pagine web
gli chiedo di inserire un link divulgativo, magari con una breve
presentazione, o di pubblicarlo integralmente. Mi farà piacere riceverne
notizia di questa vostra attenzione.
Gradirò ricevere commenti, suggerimenti, opinioni e progetti sui temi
trattati dal rapporto all'inirizzo e-mail
paconet@libero.it . Sono
disponibile ad incontri e riflessioni comuni. Sarà importante aprire una
seria e serena discussione.
"La
discussione è oggi l'unico mezzo di cui disponiamo per tentare di
correggere i guasti e le velleità di politiche demenziali e di
discriminazioni tra i popoli. La discussione, dice Viveret,
come risorsa di arricchimento cognitivo, è infinitamente più feconda della
variante verbale di un rapporto di forza. Per capire, in fin dei
conti, che la vita non è un semplice calcolo d'interesse, il risultato di
un prodotto interno lordo. Questa è qualcosa di più, è qualcosa che
rappresenta un altro genere di ricchezza. Per questo occorre
"riconsiderare la ricchezza", impegnarsi a trovare e a considerare i
"nuovi fattori di ricchezza"...
Infine, chi ha dimestichezza con altre lingue (inglese, spagnolo,
portoghese ecc.) può eventualmente impegnarsi a farne la traduzione. Può
contare sul mio aiuto, suggerimenti e spazio web.
Vi aggiungo un breve passaggio sull'argomento, che ho avuto modo di
ascoltare direttamente dall'autore a Firenze:
... venerdì,8
novembre 2002, mattina: l'avventura. Un bus di linea ci porta in un paese
limitrofo di Firenze, in un teatro parrocchiale, per mettere in comune
alcune esperienze di scambio.
Magnifico! Un antico villaggio su una collina. Saliamo fino alla sommità
per scoprire un bellissimo paesaggio.
Delusione! Patrick Viveret ci dà subito la lettura capitalistica di questo
avvenimento:
- la brutta fabbrica in basso alla collina è il solo valore per il
capitale;
- il paesaggio (la natura) ha valore zero;
- il vecchio villaggio lo stesso: valore zero. Non si contabilizza questo
patrimonio!
Introducendo il dibattito sul tema "L'Europa dei sistemi di scambio: Lets,
SEL, Tauschring, Banca del tempo ed altri sistemi di scambio europei",
egli dà conto di una lettura della realtà differente. Per prima cosa
nell'essere umano la qualità precede la quantità. Benché viviamo in una
società malata di quantità, quando guardiamo la nostra vita non possiamo
fare a meno di considerare non tanto la quantità ma soprattutto la
qualità. Quando siamo in buona salute non abbiamo bisogno di quantificare
le nostre cellule sanguigne. Nell'amicizia e nell'amore il ricorso ai
conti è un segnale del degrado della relazione: "Dopo tutto ciò che ti ho
dato...". Nell'amore come nell'odio, quando c'è grande intensità... non si
conta! Al contrario, in una relazione meno intensa o indifferente, c'è
bisogno di scambio quantificato. Così, quando si è nella "zona contare",
in un asse dove gli estremi sono amore-fiducia totale e odio-diffidenza
totale, è importante misurare in un certo modo, perché, ad ogni scambio,
bisogna riflettere la natura della relazione che noi creiamo (potere,
dono, scambio reale...).
E'
alla luce di questa presentazione che possiamo allora ascoltare gli
interventi sulle differenti esperienze... partendo dal Rapporto di Patrick
Viveret sui nuovi indicatori di ricchezza: nei SEL, come nella vita in
generale, la questione essenziale è di cambiare il nostro sguardo sulla
ricchezza.
(Dal resoconto del workshop
redatto in francese da Pascale Delille - tr. it. di Paolo Coluccia).
Vi auguro un buona lettura
Un caro saluto
Paolo Coluccia
La presente Lettera viene inviata a circa 250 indirizzi (d).
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