CONFORTORIO
Sintesi di Paolo Benvenuti

 

        Il tentativo di conversione di due ebrei condannati a morte per furto con scasso, è il risultato di una ricerca storica condotta negli archivi segreti vaticani dal 1988 al 1991.
        I fatti narrati in questo film, avvenuti a Roma nel 1736, sono tratti dai verbali e dalle relazioni stilate di pugno dagli ecclesiastici che ne furono testimoni. I materiali documentari raccolti, oltre ad illuminare uno spaccato della società pontificia del '700 e il tipo di Giustizia che la governava, raccontano un dramma che nella sua epicità pare uscito dalle pagine di un tragico greco. Rigorosamente iscritta dell'unità di tempo, di luogo e di azione, la vicenda dei due giudei condannati al capestro si sviluppa in una struttura dove la dimensione tempo, nel suo inesorabile assottigliarsi, riproduce l'angoscia del soffocamento; dove il luogo, per il suo carattere labirintico e sotterraneo (che rimanda sorprendentemente alla metafisica delle "Carceri" del Piranesi) avvolge tutta la notte del conforto in una atmosfera claustrofobica; ed infine l'azione che, immersa in un rituale codificato nei secoli, mostra la morte pubblica come spettacolo pedagocicamente edificante.