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SMART DRUGS

Per fornire una panoramica sulle smart drugs, mi servirò di uno studio pubblicato dall'Istituto Superiore di Sanità (AA.VV. 2006). Tale studio contiene non solo una descrizione delle smart drugs di origine vegetale di tipo farmacologico e tossicologico, ma anche una caratterizzazione chimico fisica dei principi attivi in modo tale da fornire agli operatori del settore la possibilità di identificazione e dosaggio dei principi attivi in vista di una legislazione più restrittiva. Ovviamente questa esposizione non è completa, anche perché si tratta di una materia in continua evoluzione (una continua rincorsa verso sostanze o piante non ancora proibite o non ancora identificabili), ma permette di focalizzare bene la problematica.

Secondo coloro che commercializzano, le smart-drugs aumentano le potenzialità cerebrali, la capacità di apprendimento e di memoria oltre a migliorare le “performance” fisiche di chi le assume, senza danneggiare l'organismo. In realtà spesso sono in grado di provocare effetti psichedelici, con “visioni sensoriali ed allucinogene” particolari, ed il fatto che non danneggino l'organismo non è sempre vero.

 

Utilizzatori

I frequentatori degli smart-shops appartengono a varie categorie sociali:

  • studenti, che ricercano in questi negozi stimolanti cerebrali dal basso profilo tossicologico per la preparazione degli esami,

  • adulti 40-60enni, soprattutto maschi, che ricercano alcune smart-drugs dalle proprietà simil-viagra,

  • giovani che usano le smart drugs per i loro presunti effetti psichedelici.

Nelle nazioni di provenienza esiste da secoli un uso rituale di molte di queste erbe, oltre che spesso farmaceutico. Molte di queste sono per esempio utilizzate nella medicina ayurvedica.

 

Tossicità

La tossicità di tali prodotti è analoga a quella dei prodotti simili vietati. Oltre agli effetti diretti sulla salute, che possono portare fino alla morte, ci sono quelli derivanti dalla difficoltà di controllare emozioni, sensazioni ed effetti comportamentali, quindi guida in condizioni pericolose, o addirittura suicidi di giovani che credevano di poter volare.

 

Classificazione dei prodotti smart per classi

Esistono diverse classificazioni delle smart drugs. Qui di seguito verranno presentate raggruppate in base all'effetto voluttuario. Fornirò brevi note sulla loro tossicità, tralasciando gli aspetti terapeutici anche molto promettenti di alcuni principi contenuti in tali erbe, perchè ancora allo studio (in caso di conferma sarà necessario isolare tali principi separandoli da quelli tossici, o almeno stabilire rigidi schemi terapeutici e posologici in modo da limitare gli effetti tossici).

(Quelle che presentano un asterisco dopo il nome sono state oggetto di sequestri negli ultimi anni)
Allucinogeni
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Amanita muscaria Salvia divinorum (*) Artemisia
absinthium
Voacanga
africana
Ayahuasca
Psychotria viridis
Banisteriopsis caapi
E' stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 9 Agosto 2004 l'ORDINANZA 25 giugno 2004 del Ministero della Salute: "Disposizione di sequestro dal commercio dei prodotti contenenti salvia divinorum o il suo principio attivo salvinorina A."
Successivamente, con decreto 11 gennaio 2005, la Salvia divinorum è stata inserita nella Tabella I delle sostanze psicotrope.
Assenzio: conosciuto in Italia perchè presente nel wermuth, pare possa essere responsabile di convulsioni (da scariche neuronali corticali), ipotensione da vasodilatazione generalizzata, diminuzione del ritmo cardiaco ed difficoltà respiratorie.
In passato (XIX e del XX secolo), l’abuso cronico di absinthe (il liquore a base di assenzio) è stato accusato di essere il principale responsabile dell’insorgenza di una sindrome definita col nome di “absintismo”, caratterizzata da una iniziale sensazione di benessere cui facevano seguito allucinazioni ed un profondo stato depressivo. Fu probabilmente la malattia di cui soffriva Van Gogh, utilizzatore di questo liquore come molti altri artisti: Toulouse Lautrec, Hemingway, Oscar Wild, Picasso.
In Italia, la monarchia vietò l'assenzio dopo un referendum nel 1931, ma il decreto legislativo del 25 gennaio 1992 N. 107 (8), a dispetto di un articolo di legge mai abrogato, sembra consentire la vendita dell'assenzio in Italia (in e-commerce), per soddisfare la libera circolazione delle merci in ambito dell’Unione Europea

 

Cactacee allucinogene contenenti mescalina
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Trichocereus
macrogonus
Trichocereus
peruvianus
Trichocereus
validus
Trichocereus
werdermannianus
 
Allucinogeni contenenti derivati  dall'acido lisergico
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Argyreia nervosa (*) Ipomoea violacea Rivea Corymbosa (*)
Con il DM del 25-07-07 di cui al decreto del Presidente della Repubblica del 9 ottobre 1990, n. 30 in GU n. 237 del 11-10-07 sono stati iscritti in tab. I delle sostanze stupefacenti i semi di queste piante.

Effetti avversi: reazioni dissociative e ricadute schizofreniche.

Stimolanti -afrodisiaci
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Areca catechu Pausinystalia yohimbe Tribulus terrestris
Stimolanti, anti-fame e lipolitici: derivati efedrinici o efedrino-simili          
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Citrus aurantium Ephedra sinica Sida cordifolia
L'efedrina, la sinefrina ed i composti derivati sono simpaticomimeticii agonista dei recettori alfa-1 adrenergici, in grado di stimolare il sistema nervoso simpatico dando luogo alla caratteristica risposta del “combatti o fuggi” (fight or flight). Poducono vasocostrizione e incremento della pressione ematica, oltre ad un’attività lipolitica. Contenuti in molti prodotti dimagranti  possono provocare effetti avversi cardiovascolari gravi che si manifestano con cefalea, tachicardia, aumento della pressione sanguigna, fibrillazione, collasso, ictus ischemico o emorragico.

Molti dei prodotti in commercio contengono associazioni di Efedra e kola nut (caffeina), sida cordifolia (efedrina), guaranà (caffeina), ginseng (ginsenosidi), damiana (damianina), yohimbe (yohimbina). Tali associazioni dovrebbero potenziare gli effetti del singolo componente della miscela e vengono spesso definiti con il nome generale di “herbal ecstasy”. In tal caso, oltre agli effetti cardio-vascolari, si manifestano anche effetti avversi centrali: tremori, stati di ansia e di confusione, irrequietezza, insonnia e stati psicotici; in seguito ad overdose possono invece manifestarsi psicosi paranoiche e allucinazioni.

 

Sedativi narcotici (simili all'oppio)

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Lactuca virosa
 

 

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