Giuseppe Veronese (1854-1917)

Giuseppe Veronese


BIOGRAFIA

(a cura di Paola Cantù)

Giuseppe Veronese nacque a Chioggia il 7 maggio 1854 da Giovanni Antonio Veronese, pittordecoratore e M. Elisabetta Ottavia Duse, cugina dell'attrice Eleonora Duse. Fin da piccolo dimostrò una grande inclinazione per la pittura ma a causa delle condizioni economiche modeste della famiglia, dell’opposizione del padre e della mancanza di buoni maestri a Chioggia rinunciò a dedicarsi all’arte. Frequentò i primi anni di scuola nel Seminario di Chioggia quindi si trasferì alle Scuole Tecniche per poi proseguire gli studi all’Istituto Tecnico di Venezia, ove ebbe come maestro il matematico Pietro Cassani, autore di ricerche sul metodo della proiezione stereoscopica (estensibile a tutti gli spazi lineari) e sulla geometria "pura" euclidea a n dimensioni. Veronese si mantenne agli studi lavorando come copista e dando lezioni; nel 1872, all’esame di licenza, fu classificato eccellente in quasi tutte le materie tranne che in matematica, di cui fallì la prova scritta riparandola però poi nella prova d’appello. 

Grazie al professor Busoni ottenne un lavoro ben retribuito a Vienna come impiegato nell’impresa "Castor et Couvreux" per la regolazione del Danubio; nel frattempo lavorò anche come disegnatore per l’esposizione mondiale di Vienna del 1873, nella quale rappresentava la sua città: Chioggia. Poco dopo abbandonò il lavoro per iscriversi al Politecnico di Zurigo, ove fu mantenuto agli studi dal conte Papadopoli. Nel 1873 si iscrisse alla Sezione meccanica ma due anni dopo, scoperto il suo interesse prevalente per la matematica pura (come testimonia il suo primo lavoro scritto all’età di vent’anni "Teoremi e costruzioni di Geometria proiettiva"), ottenne il trasferimento nella Sezione matematica, dove studiò geometria sintetica proiettiva con Fiedler. 

Nel 1876, al terzo anno di corso, in una conferenza per il Mathematisches Seminar diretto da Fiedler e Frobenius, Veronese risolse negativamente la questione di Hesse e di Schröter, che consisteva nel ricercare se la corrispondenza reciproca tra certe rette e certi punti di una particolare configurazione ottenuta dall’Hexagrammum mysticum di Pascal provenisse da una polarità. Nell’estate dello stesso anno fu ammesso al quarto anno di corso per la laurea in matematica nell’università di Roma e propose come dissertazione di laurea il lavoro sopra citato. Grande fu l’apprezzamento di Cremona e di Battaglini per i "Nuovi teoremi sull’Hexagrammum mysticum", pubblicati l’anno successivo nelle Memorie dell’Accademia dei Lincei, mentre Veronese otteneva non solo l’iscrizione all’università di Roma ma anche la nomina (eccezionale prima della laurea) ad assistente della cattedra di Geometria proiettiva e descrittiva allora tenuta dal professor Salvatore-Dino. 

Nel 1880 dopo aver prestato servizio militare Veronese si trasferì a Berlino e poi, ottenuto un posto di perfezionamento, si recò a Lipsia ove conobbe Felix Klein. Frutto di questo periodo tedesco fu la celebre memoria "Behandlung der projectivischen Verhältnisse der Räume von verschiedenen Dimensionen durch das Prinzip des Proijcirens und Schneidens", pubblicata nel 1882 nei Mathematische Annalen, nella quale la geometria proiettiva degli spazi a più dimensioni "è per la prima volta organizzata sistematicamente, come scienza geometrica, e non come una specie di analisi travestita". 

Nel 1881, vinto il concorso per la cattedra di geometria analitica sia nell’università di Catania sia in quella di Padova, si trasferì a Padova, ove successe a Bellavitis ottenendo contemporaneamente in affidamento la cattedra di geometria superiore. Tra il 1881 e il 1885 fu impegnato come Consigliere comunale di Chioggia e dal 1882 come presidente di un’Associazione per curare la ricostruzione del Magistrato Veneto delle Acque (ufficio statale che si occupava delle opere d’ingegneria idraulica in materia di acque pubbliche). Nel 1885 Veronese sposò la baronessa Beatrice Bartolini, dalla quale ebbe otto figli. 

Dal 1899 fu consigliere comunale a Padova eletto nel blocco dei partiti democratici, l’Unione popolare, formato da radicali, repubblicani e socialisti; dal 1897 al 1900 fu deputato del collegio di Chioggia; nel 1904 fu nominato senatore del regno per meriti scientifici. Provato da gravi disturbi circolatori, morì improvvisamente a Padova, per attacco cardiaco, il 17 luglio 1917.


BIBLIOGRAFIA

(a cura di Paola Cantù)

Elenco completo delle opere di Giuseppe Veronese

1.      [1876-77a], "Nuovi teoremi sull’Hexagrammum mysticum", Transunti della Reale Accademia dei Lincei, (3) 1, pp. 141-142

  1. [1876-77b], "Nuovi teoremi sull’Hexagrammum mysticum", Memorie della Reale Accademia dei Lincei, (3) 1, pp. 649-703

  2. [1879], "Teoremi e costruzioni di Geometria proiettiva", Giornale di matematica, 17, pp. 172-182

  3. [1879-80], "Sopra alcune notevoli configurazioni di punti, rette e piani, di coniche e superficie di 2° ordine", Note I e II.", Transunti della Reale Accademia dei Lincei, (3) 4, pp. 132-149

  4. [1880-81a], "Sopra alcune notevoli configurazioni di punti, rette e piani, di coniche e superficie di 2° grado, e di altre curve e superficie" Memoria I e II. Memorie della Reale Accademia dei Lincei, (3) 9, pp. 265-343

  5. [1880-81b], "Alcuni teoremi sulla geometria a n dimensioni", Transunti della Reale Accademia dei Lincei, (3) 5, pp. 333-338

  6. [1881-82], "Sulla Geometria descrittiva a quattro dimensioni", Atti del Regio Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti, (5), 8, pp. 987-1024 (con tre tavole)

  7. [1881], "Die Anzahl der unabhängigen Gleichungen, die zwischen den allgemeinen Charakteren einer Curve im Räume von n Dimensionen stattfinden", Mathematische Annalen, 18

  8. [1882a], "Behandlung der projectivischen Verhältnisse der Räume von verschiedenen Dimensionen durch das Prinzip des Proijcirens und Schneidens", Mathematische Annalen, 19, pp. 161-234

  9. [1882b], Dei principali metodi in Geometria, e in ispecial modo del metodo analitico. Prelezione al corso di Geometria analitica, Verona, Drucker e Tedeschi

  10. [1882-83a], "Interprétations géométriques de la théorie des substitutions de n lettres, particuliérement pour n = 3, 4, 5, 6, en relation avec les groupes de l’Hexagramme mystique", Annali di matematica, (2) 11, pp. 93-236

  11. [1882-83b], "Sui gruppi (P)360, (P)360 della figura di sei complessi lineari di rette due a due in involuzione", Annali di matematica, (2) 11, pp. 284-290

  12. [1883-84a], "Dimostrazione della formula (…) mediante la geometria a n dimensioni", Atti del Regio Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti, (6), 2, pp. 137-143

  13. [1883-84b], "Di una costruzione della superficie del 4° ordine dotata di conica doppia", Atti del Regio Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti, (6), 2, pp. 1841-1842

  14. [1883-84c], "La superficie omaloide normale a due dimensioni e le sue proiezionii nel piano e nello spazio ordinario", Memorie della Reale Accademia dei Lincei, (3), 19, pp. 344-371

  15. [1889], "Il continuo rettilineo e l’assioma V di Archimede", Memorie della Reale Accademia dei Lincei, Atti della Classe di scienze naturali, fisiche e matematiche, (4), 6, pp. 603-624

  16. [1891], Fondamenti di geometria a più dimensioni e a più specie di unità rettilinee esposti in forma elementare. Lezioni per la Scuola di magistero in Matematica. Padova, Tipografia del Seminario

  17. [1892a], "A proposito di una lettera del prof. Peano", Rendiconti del Circolo Matematico di Palermo, 6, pp. 42-47

  18. [1892b], "Osservazioni sopra una dimostrazione contro il segmento infinitesimo attuale", Rendiconti del Circolo Matematico di Palermo, 6, pp. 73-76

  19. [1893-94], "Osservazioni sui principii della geometria", Atti della Reale Accademia di scienze, lettere ed arti di Padova, 10, pp.195-216

  20. [1894], Grundzüge der Geometrie von mehreren Dimensionen und mehreren Arten gradliniger Einheiten in elementarer Form entwickelt. Mit Genehmigung des Verfassers nach einer neuen Bearbeitung des Originals übersetzt von Adolf Schepp, Leipzig, Teubner

  21. [1895], "Dimostrazione della proposizione fondamentale dell’equivalenza delle figure", Atti del Regio Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti, (7), 6, pp. 421-437

  22. [1896], "Intorno ad alcune osservazioni sui segmenti infiniti o infinitesimi attuali", Mathematische Annalen, 47, pp. 423-432

  23. [1895-97], Elementi di Geometria, ad uso dei licei e degli istituti tecnici (primo biennio), trattati con la collaborazione di P. Gazzaniga, Verona e Padova, Drucker, 19083

  24. [1897a], "Sul postulato della continuità", Rendiconti della Reale Accademia dei Lincei, (5), 6, pp.161-167

  25. [1897b], Appendice agli Elementi di Geometria, Verona e Padova, Drucker

  26. [1898], "Segmenti e numeri transfiniti", Rendiconti della Reale Accademia dei Lincei, (5), 7, pp. 79-87

  27. [1898-99], "Pareri e voti in relazione al disegno di legge per la conservazione della Laguna di Venezia" presentato al Senato del Regno nella seduta del 23 marzo 1898. (Relazione della Sottocommissione per l’Idraulica). Veronese relatore. Atti del Regio Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti, (7) 10, Appendice, pp. 1-110.

  28. [1901/09], Nozioni elementari di Geometria intuitiva, ad uso dei ginnasi inferiori, Verona e Padova, Drucker, 1901. Elementi di Geometria intuitiva ad uso delle Scuole Tecniche, Padova, Drucker, 1909

  29. [1902], "Les postulats de la Géométrie dans l’enseignement", in Compte Rendu du 2e Congrès international des mathématiciens (Paris 1900), Paris, pp. 433-450

  30. [1903], "Commemorazione del socio Luigi Cremona", Rendiconti della Reale Accademia dei Lincei, (5), 12, pp. 664-678. Trad. polacca in Wiadamosci Matematyezne, 8 (1904), pp. 150-164

  31. [1904], "La Laguna di Venezia". Discorso letto nell’adunanza solenne del Regio Istituto Veneto il 29 maggio 1904. Atti del Regio Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti, (7) 63, p. I, pp. 137-157. (rist. Roma, Forzani e C. Tipografi del Senato, 1906)

  32. [1905], "La geometria non-Archimedea. Una questione di priorità", Rendiconti della Reale Accademia dei Lincei, (5), 14, pp. 347-351

  33. [1906], Il vero nella matematica. Discorso inaugurale dell’anno scolastico 1905-1906 letto nell’Aula Magna della R. Università di Padova il giorno 6 novembre 1905. Roma, Forzani e C.

  34. [1908-09a], Discorso nell’assumere la Presidenza, Atti del Regio Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti, (7) 68, p. I, pp. 28-30

  35. [1908-09b], Discorso per la sua partecipazione quale rappresentante dell’Istituto alle solennità dell’Università di Cambridge in onore di Carlo Darwin il 22, 23, 24 giugno 1909, Atti del Regio Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti, (7) 68, p. I, pp. 125-127

  36. [1908-09c], Parole pronunziate, nella solenne seduta del Congresso per il progresso delle scienze, nella sala dei Pregadi del Palazzo Ducale di Venezia il 26 settembre 1909, in occasione della consegna della medaglia fatta dalla Società italiana per il progresso delle scienze all’Association française pour l’avancement des sciences. Atti del Regio Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti, (7) 69, p. I, pp. 17-23

  37. [1909], "La geometria non-Archimedea", Atti del 4° Congresso internazionale dei Matematici, Roma 1908, Vol. I, pp. 197-208. Trad. francese in Bulletin des sciences mathématiques (2), 33 (1909), pp. 186-204

  38. [1913-14], Relazione della Commissione dell’Istituto Veneto (Veronese relatore) circa la scelta del tema per il concorso a premio Fondazione Querini Stampalia per l’anno 1917, concernente le scienze matematiche e naturali, Atti del Regio Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti, (7) 73, p. I, pp. 203-206

  39. [1914], "Osservazioni intorno ad una polemica", Bollettino della Mathesis, VI, 1914

  40. [1915], Complementi di Algebra e Geometria ad uso dei Licei moderni, trattati con la collaborazione di Paolo Gazzaniga, Padova, Drucker

Studi specifici su Giuseppe Veronese

1.   Baldassarri Ghezzo S., [1995], Giuseppe Veronese Matematico dell’Università di Padova, Padova, Decibel

  1. Bordiga G., [1930-31], "Commemorazione di Giuseppe Veronese", Atti del Regio Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti, 90, p. II, pp. 48-72

  2. Bordiga G., [1931], Commemorazione di Giuseppe Veronese pronunciata all’Università di Padova il 13 maggio 1931, inaugurandosi il busto marmoreo del grande geometra

  3. Brigaglia A., [1994], "Giuseppe Veronese e la geometria iperspaziale in Italia", in Le scienze matematiche nel Veneto dell’Ottocento. Atti del Terzo Seminario di Storia delle Scienze e delle Tecniche nell’Ottocento Veneto, Venezia, Istituto Veneto, pp. 231-261

  4. Bullo C., [1904], Biografia del prof. Comm. Giuseppe Veronese di Chioggia. Senatore del Regno, Chioggia, Vianelli & C.

  5. Bussotti P., [1997], Giuseppe Veronese e i fondamenti della matematica, Pisa, ETS

  6. Busulini B., [1969-70], "La retta non-archimedea di Giuseppe Veronese", Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti, Atti della Classe di Scienze Matematiche e Naturali, 128, pp. 239-263

  7. Cantù P., [1999], Giuseppe Veronese e i fondamenti della geometria, Unicopli, "Biblioteca di cultura filosofica, 10", Milano, 270 pp. , €16,53, ISBN: 8840005897. (introduzione)

  8. Fisher G., [1994], "Veronese’s non-archimedean linear continuum", in Ehrlich, [1994], pp. 107-145

  9. Freguglia P., [1998], "I fondamenti della geometria a più dimensioni secondo Giuseppe Veronese", in Seminari di geometria 1996-1997, a cura di S. Coen, Bologna, Università degli Studi di Bologna, Dipartimento di Matematica, pp. 253-277

  10. Manara C.F., [1986], "Giuseppe Veronese e il problema del continuo geometrico", Rendiconti del Seminario Matematico e Fisico di Milano, 56, pp. 99-111

  11. Manara C.F., Spoglianti M., [1977], "La idea di iperspazio. Una dimenticata polemica tra G. Peano, C. Segre e G. Veronese", Atti e Memorie dell’Accademia Nazionale di Scienze, Lettere ed Arti di Modena, (6) 19

  12. Palatini F., [1904], "I principi della geometria esposti secondo il metodo del prof. Veronese", Giornale di Matematica, Napoli

  13. Peano G., [1892], "Breve replica al Prof. Veronese", Rendiconti del Circolo Matematico di Palermo, 6, p. 160

  14. Peano G., [1891], "Lettera aperta al prof. G. Veronese", Rivista di Matematica, 1, pp. 267-269

  15. Pfeiffer-Reuter R., [1989], "L’infini relatif chez Veronese et Natorp", in Barreau-Harthong, [1989], pp. 96-103

  16. Schoenflies A., [1894], "Sur les nombres transfinis de Mr. Veronese, Rendiconti dell’Accademia Nazionale dei Lincei, (5) 6, pp. 362-368

  17. Segre C., [1917], "Commemorazione del Socio Nazionale Giuseppe Veronese", Atti dell’Accademia Nazionale dei Lincei, Rendiconti (5) 26, p. II, pp. 249-258

  18. Severi F., [1920], "Prof. Giuseppe Veronese", Annuario della R. Università degli studi di Padova

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Edited by Paola Cantù (for more information please visit the Webpage or send a mail)

Last revision: 7 novembre 2005                        Document made with Nvu