MIME-Version: 1.0 Content-Type: multipart/related; boundary="----=_NextPart_01C9920D.DDA3CEE0" This document is a Web archive file. If you are seeing this message, this means your browser or editor doesn't support Web archive files. For more information on the Web archive format, go to http://officeupdate.microsoft.com/office/webarchive.htm ------=_NextPart_01C9920D.DDA3CEE0 Content-Location: file:///C:/AB0462CF/Iprodottieillorouso.htm Content-Transfer-Encoding: quoted-printable Content-Type: text/html; charset="windows-1252"
I prodotti e il loro =
uso
Basi
I supporti sui quali farete decoupage
potranno essere di origine diversa, per cui si rende necessario, onde otten=
ere
un lavoro ben rifinito e di lunga durata, preparare in precedenza il materi=
ale
con i prodotti giusti. Un colore acrilico lavabile per esterni adatto a
ricoprire il cartone o il legno direttamente, un prime=
r
all’acqua per oggetti di metallo o terracotta, gesso acrilico da stendere c=
ome
base sul cartone o sul legno, infine un turapori, utilissimo quando si vogl=
ia
isolare bene legno o superfici porose come la terracotta per farvi poi ader=
ire
il colore in modo omogeneo.
Medium
Sono prodotti che, aggiunti ad altri, ne modific=
ano le
caratteristiche, il medium ritardante è utilizzato per ritardare l’essiccaz=
ione
del colori acrilici; il legante, combinato al co=
lore
acrilico, forma una pasta cremosa da stendere anche a spatola; il medium per
tessuto può essere mescolato al colore acrilico per renderlo adatto al lava=
ggio
o per isolare il decoupage con tovagliolo sulla
stoffa; il medium per candele serve per isolare il tovagliolo sulla cera; il
medium effetto è adatto per fissare con il calore del forno, oggetti decora=
ti a
decoupage di metallo, vetro o terracotta; aggiu=
ngendo
il medium perlato al colore acrilico si ottengono effetti madreperla; se si
vuole un effetto sabbia da stendere a spatola basta aggiungere il medium
struttura al colore acrilico; esiste anche un medium per stendere il
tovagliolino di carta con il ferro da stiro.
Colle
Sono numerose le colle presenti in commercio, ad=
atte
al decoupage, di consistenza più o meno densa e=
già
pronte all’uso. Se utilizzate una normale colla vinilica per i vostri ritag=
li,
potete diluirla con una parte di acqua e quattro di colla ottenendo una
consistenza media. Due colle specifiche sono invece la colla removibile spr=
ay,
utile nei casi in cui serva mettere e togliere facilmente un ritaglio e la
colla speciale per tovagliolini di carta, che incolla e isola direttamente =
il
tovagliolo.
Vernice screpolante monocomponente
E’ un particolare medium sul quale, una volta
asciutto, viene steso un comune colore acrilico. L’effetto di screpolatura =
che
si viene a formare immediatamente forma una base su cui verrà incollato il
ritaglio.
Vernice screpolante bicompo=
nente
Sono due prodotti ad acqua o a olio che, stesi u=
no
sopra l’altro seguendo i tempi descritti da ogni produttore, donano un tipo=
di
screpolatura più o meno sottile. L’operazione si effettua dopo aver incolla=
to
il raglio e prima di procedere alla finitura dell’oggetto. La gomma arabica=
si
trova in polvere o cristalli e per prepararla si ricopre d’acqua calda, si
lascia riposare per un paio di giorni e si fa scaldare a fuoco lentissimo.
Quando avrà raggiunto la consistenza del miele non troppo denso, si filtra =
e si
lascia raffreddare. Esistono anche vernici screpolanti con le quali è possi=
bile
ottenere un effetto “cuoio”.
Patine
Esistono in commercio prodotti appositi, ad acqu=
a,
alcool o ad olio per scurire le screpolature formatesi con le vernici screp=
olanti.
In alcuni casi le patine hanno colorazioni diverse per diverse esigenze. In
alternativa si diluisce un po’ di colore ad olio terra d’ombra naturale con
medio essiccante e si strofina sulle screpolature.
Gommalacca, cera, polveri dorate
La gommalacca, resina di un albero prodotta da u=
n insetto,
è il tipo di finitura più tradizionale per il decoupag=
e
e dona un aspetto ingiallito e lucido all’oggetto. Non è impermeabile e qui=
ndi
deve essere successivamente protetta con una vernice all’acqua o all’olio.
Viene acquistata in scaglie di aspetto impalpabile e do=
rato e
sciolta in alcool a 94° d’estate o a 99° d’inverno quando l’asciugat=
ura
è più lenta. La preparazione avviene in questo modo: si versa la quantità
desiderata di scaglie in una bottiglia chiudibile dal collo largo, si aggiu=
nge
il livello di scaglie. Si scuote ogni tanto e si lascia riposare per una no=
tte.
Si filtra e si utilizza pura o diluita con altro alcool.
La gommalacca è utile anche per invecchiare un r=
itaglio
di carta prima di incollarlo, mentre con l’aggiunta di polvere dorata la
finitura si arricchisce di bagliori dorati. Le cere, neutre, colorate o cer=
a d’api,
donano una naturale lucentezza all’oggetto in precedenza decorato e rifinito
con la vernice. Per stenderle utilizzate una paglietta d’acciaio finissima,
lasciate asciugare e strofinate con un panno morbido.
Vernici di finitura
Vernici all’acqua, sintetiche, in gel, opache,
satinate o lucide: le varietà in commercio sono tante. Per evitare errori b=
asta
tener presente che le vernici all’acqua sono necessarie nella fase di “anne=
gamento”
del decoupage, quando, dopo aver incollato il
ritaglio, vengono stesi un numero di strati di vernice variabili dai 3 per =
le
carte sottili fino ai 30-50 per le carte grosse in modo da eliminare lo sca=
lino
creato fra la carta e la superficie su cui essa si trova.
I pennelli si lavano con l’acqua. La vernice sin=
tetica
o flatting – liquida, gel, lucida od opaca – dev=
e essere
stesa alla fine del lavoro in numero di almeno due strati alternati da una
delicata carteggia tura.
I pennelli si lavano con solvente sintetico o
acquaragia. Ricordate che una vernice sintetica, per essere completamente
asciutta necessita di 15 giorni di tempo.
Resine indurenti
Sono speciali resine che si ottengono mescolando=
due
componenti e che donano all’oggetto decorato una finitura lucida, trasparen=
te,
molto liscia ed essendo dense, eliminano, in un solo strato, gli spessori d=
ei
ritagli di carta nel decoupage. Esistono in com=
mercio
diverse proposte, ugualmente valide come resa e da confrontare come prezzo.=
Per carteggiare e decapare
La carta vetrata è un elemento indispensabile pe=
r un
perfetto decoupage. Viene catalogata con numeri=
che
ne indicano il diverso grado di abrasione o precisamente il numero di crist=
alli
in ogni centimetro quadrato. Per carteggiare oggetti di legno grezzo, potete
utilizzare carte anche piuttosto abrasive, regolandovi in base alla durezza=
del
legno e allo stato dell’oggetto. Per levigare gli strati di vernice, invece=
, il
discorso si fa più delicato.
Dopo aver incollato il ritaglio e aver steso qui=
ndici,
venti mani di vernice all’acqua, utilizzate carta di grana n. 250-300,
bagnandola con sapone liquido, se del tipo impermeabile. Il numero della ca=
rta
deve aumentare ogni due mani fino al n. 1200 e oltre, ricordando di cartegg=
iare
sempre nello stesso verso per evitare graffi,
La candela stearica è perfetta per l’effetto di =
maggior
usura del vostro oggetto grezzo o dipinto di colore acrilico. Si dipinge con
colore acrilico in tonalità contrastante e, una volta asciutto, si carteggia
con carta a grana grossa sulle parti passate in precedenza con la cera.
Doratura
Il tipo di doratura più adatta a fare da base al=
decoupage è la doratura a missione e a foglia di simi=
loro.
Si stende sull’oggetto un liquido collante chiamato missione che può essere=
ad
acqua, ad alcool o a solvente. Si attendono i tempi descritti dal produttor=
e e
si stende la foglia oro in fogli o accartocciata=
. Si
isola con gommalacca e si esegue il normale decoupage<=
/span>.
Molto utili, per ritocchi e particolari finiture sono i colori acrilici e
sintetici dorati e metallizzati.
Per il 3D con silicone
Per questo secondo tipo di =
decoupage
in rilievo occorrono un tubetto di silicone trasparente, un bulino e una
tavoletta di gomma sottile per gonfiare i ritagli di carta. Dopo aver
ritagliato più particolari identici dello stesso soggetto, si incolla il pr=
imo,
vi si stende sopra un po’ di silicone e si ricopre con il secondo
precedentemente rigonfiato. Si continua per una o due volte e si “annega” n=
ella
colla dopo 48 ore.