WWF di Bisceglie (BT)

COMUNICATO STAMPA N° 6/2010

Il vigliacco del quartierino

Tre anni fa vi raccontammo la storia della cagnetta Fanny, la cronaca di un ordinario maltrattamento inflitto agli animali, uno dei tanti che si consumano vergognosamente dietro la facciata di perbenismo che vela i comportamenti della gente comune. Fanny era una cagna randagia meticcia che partorì 6 cuccioli. Uno di loro rimase incastrato tra gli ingranaggi del cancello automatico di un complesso residenziale, mentre la mamma e il resto della nidiata scomparve nel nulla, inghiottiti da quel clima omertoso  che disprezza la vita degli animali. Oggi come allora torniamo a denunciare l’ennesimo maltrattamento del migliore amico dell’uomo (?).

…… rifiutati dalla società !!

In una calda mattina di luglio gli attivisti del WWF di Bisceglie ricevono una richiesta d’aiuto: da un bidone della spazzatura in via Padre Kolbe si sente un flebile ma insistente “miagolio”. Accorsi prontamente sul luogo, i volontari si trovano di fronte ad uno spettacolo raccapricciante: tra i rifiuti, chiusi in un sacco da farina, ci sono cinque cani appena nati che si dimenano agonizzanti tra scarti di ossa di macellazione. Introducendosi nel cassonetto Leonardo e Antonio recuperano i cinque cuccioli che sono prontamente consegnati al rifugio “Amici miei”, a cui va il nostro ringraziamento, nella speranza che possano sopravvivere.

Perché?

Se il cane è il miglior amico dell’uomo, non ci si può accanire contro. Perché tanta ferocia verso delle povere creature che ogni giorno ci allietano con il loro scodinzolare, con le loro manifestazioni di affetto? Perché questi comportamenti, che oggi sono puniti dal codice penale con l’arresto, sono così difficili da eradicare? Non crediamo alle alte temperature che danno alla testa, nulla può giustificare un atto così ignobile.

Randagismo: le politiche assenti

Attendiamo da anni risposte concrete alle nostre proposte: costruzione del canile comunale, accalappiamento, microcippatura e sterilizzazione dei randagi, liberazione controllata degli esemplari non pericolosi, adozione di politiche sociali qualificanti come il randagio di quartiere. In una città omertosa dove “farsi i fatti propri” è la regola il silenzio è assoluto, mentre il solito vigliacco del quartierino ammazza impunemente le sue vittime inermi.

Esprimiamo gratitudine a chi ha avuto la sensibilità e il coraggio di avvertirci telefonicamente, consentendoci di intervenire prontamente.

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Immagini del recupero

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