Sezione WWF di Bisceglie (BA)

COMUNICATO STAMPA N° 4/2008

Il fascino del cormorano

A distanza di due anni dalla nostra precedente segnalazione ritorniamo a parlare della nutrita colonia di misteriosi uccelli che svernano a Bisceglie. Se, infatti, i gabbiani da sempre sono presenti nell’immaginario collettivo di noi tutti come uccelli marini dall’acuto stridìo e dallo spiccato opportunismo, un alone di mistero veleggia sui grossi inquilini dal piumaggio nero. Molti si saranno accorti dei maestosi volatili che svolazzano a pelo d’acqua e si rifocillano di pesce: sono i cormorani, inseriti nella Lista Rossa degli animali in pericolo d’estinzione.

Alcune curiosità

Questi uccelli acquatici visitano non solo le coste biscegliesi e pugliesi, ma anche quelle di altre regioni italiane e degli Stati che si affacciano sul mediterraneo. La loro presenza è segnalata soprattutto nel periodo invernale, quando questi volatili scendono dal Nord Europa per svernare nelle principali zone umide dei paesi caldi. Frequentano le acque marine costiere e il loro arrivo avviene verso la fine di novembre.

Ospiti graditi a Bisceglie

È assai facile a Bisceglie poterli osservare nel porto sui pontili, sul molo, o magari in acqua intenti a cibarsi nelle vicinanze della zona “Pantano” su qualche scoglio, mentre con le ali aperte approfittano dei deboli raggi solari invernali per asciugare le loro scure penne, disegnando un’inconfondibile sagoma che richiama quella dei grifoni impressi sugli stemmi di certe antiche casate.

È questa un’ulteriore conferma dell’importanza avifaunistica dell’ecosistema Pantano. Ci domandiamo come mai, a fronte di tante promesse, la tutela ambientale della Zona tardi a decollare. Ogni giorno che passa è un giorno perso !! Se questo paradiso fosse protetto a dovere il nostro amico cormorano potrebbe addirittura nidificare, con notevoli vantaggi in termini di sopravvivenza della specie in via di estinzione.

E così mentre qualcuno sceglie mete estive alla ricerca di spiagge più gettonate e famose da assaltare, qualcun altro ha già eletto, senza lasciarsi influenzare, e su basi più oggettive, quella biscegliese come la propria costa. Un bel messaggio di speranza.

 

SCHEDA TECNICA

CORMORANO (Phalacrocorax spp)

(a cura di Enrico Ricchitelli)

I cormorani sono uccelli acquatici che visitano le coste non solo pugliesi ma di molte regioni italiane e gli stati che si affacciano sul mediterraneo. La loro presenza è legata soprattutto al periodo invernale quando questi volatili scendono dal Nord Europa per svernare nelle principali zone umide dei paesi caldi. Frequentano le acque marine costiere specie in prossimità di porti ed insenature, le lagune, i laghi e le sponde dei fiumi. Il loro arrivo avviene in Puglia verso la fine di Novembre ma sono in special modo i mesi di Dicembre e Gennaio che vedono la maggiore presenza di esemplari.

È assai facile poterli osservare mentre con le ali aperte approfittano dei deboli raggi solari invernali per asciugare le loro penne. I cormorani appartengono alla famiglia dei Falacrocoracidi e sono imparentati con sule fregate e pellicani, hanno evoluto un corpo affusolato con un collo lungo che gli permette di essere più idrodinamico unitamente alla presenza di penne meno impermeabili che trattengono meno aria rispetto a quelle degli altri uccelli, caratteristiche queste, perfette per la cattura dei pesci di cui si ciba. Il becco è robusto e termina ad uncino, possiedono una sacca gulare che gli permette la cattura di prede un po’ più grandi. Le zampe sono palmate consentendogli di nuotare sotto la superficie del mare.

Le specie più presenti sul territorio sono: il cormorano comune o marangone del Vecchio Mondo (Phalacrocorax carbo) raggiunge le dimensioni maggiori con una lunghezza totale di 80-100 cm, l’apertura alare di 120-150 cm. Gli adulti sono neri con riflessi blu e verdi e la gola ha penne bianche. Sulla parte posteriore del capo è presente una piccola cresta di penne. È una specie longeva, la maturità sessuale viene raggiunta al terzo anno di vita; il marangone minore (Phalacrocorax pygmaeus) è lungo solo 48 cm ed è privo delle penne bianche sulla gola; il marangone dal ciuffo (Phalacrocorax aristotelis) è più piccolo del primo, di colore nero e presenta una cresta nuziale. È raro che i cormorani nidifichino in Italia, il nido costruito sugli scogli e assemblato con alghe e le uova deposte (da tre a quattro) sono di colore celeste.

La Sezione WWF di Bisceglie

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