Sezione WWF di Bisceglie (BA)

COMUNICATO STAMPA N° 5/2008

Caccia, le vittime innocenti: un altro gheppio impallinato

Già da qualche settimana è terminato il periodo della caccia ed è tempo di bilanci.

I numeri della caccia

In Italia ci sono 800.000 cacciatori. Ognuno spara in media 100 cartucce all'anno e ogni cartuccia contiene 30 grammi di piombo. Sul territorio italiano, quindi, si depositano ogni anno 24 mila tonnellate di piombo che possono avvelenare acque, terreni, qualunque specie di animali, in particolare uccelli acquatici, od entrare nella catena alimentare. Questa stagione ha, purtroppo segnato il tragico record degli ultimi anni di persone decedute per cadute da dirupi o incidenti di caccia, come il caso del giovane 14enne ucciso da un compagno e di 6 cacciatori colpiti da infarto.

I numeri sono da bollettino di guerra: 37 morti (10 persone innocenti) e 93 feriti (32 innocenti), 1 minore ucciso e 3 i bambini feriti, falcidiati dalle armi da caccia. Nell'arco dei 12 mesi del 2007 invece, i morti per armi da caccia risultano essere 60 (di cui un altro bambino) e circa 100 i feriti. Queste cifre non possono lasciare indifferenti le Autorità Competenti e gli stessi media.

Il fenomeno del bracconaggio, praticato anche nei parchi, ha causato nell’ultima stagione venatoria il ricovero di circa 1.500 animali nei soli CRAS WWF di Cremona e di Semproniano (GR), evidenziando un’emergenza nel nostro Paese che non trova al momento soluzioni definitive, sia per l’evidente difficoltà di sorvegliare su tutto il territorio con risorse esigue, sia per la limitata sensibilità di chi non comprende il danno incalcolabile a carico del nostro patrimonio naturalistico.

Bracconaggio a Bisceglie

Ma anche dalle nostre parti il fenomeno del bracconaggio è presente. Tuttavia, grazie alla sensibilità e alla preziosa collaborazione del signor Sergio Quercia il WWF di Bisceglie ha sottratto dalla morte un giovane gheppio impallinato sotto un’ala. Lunedì scorso il nostro amico, durante i lavori di assestamento del proprio fondo agricolo in zona “Tuppiccello”, ha scorto uno splendido esemplare maschio di gheppio, impedito nel volo a causa di un’ala devastata da una fucilata. Il sig. Sergio dopo aver recuperato il prezioso esemplare appartenente ad una specie particolarmente protetta e a rischio di estinzione, lo ha rifocillato e successivamente ha contatto i volontari della Sezione WWF di Bisceglie: l’ala colpita era in fase di necrosi e, onde evitare ulteriori danni, l’uccello è stato consegnato ad un centro veterinario per il tentare di salvarlo.

Sport o altro ?

Ancora oggi constatiamo che l’uomo è avido e orgoglioso delle sue azioni maldestre contro la natura e contro chi non si può difendere. Colpire un rapace (ripetiamo: specie particolarmente protetta) significa portare a casa un trofeo, sì, quel trofeo della demenza. Nell’ultima stagione venatoria sono stati abbattuti in Italia 30.000 uccelli e, se questo è sport, siamo contenti che a praticarlo siano in pochi.

 “La caccia non è soltanto una questione di rispetto delle regole, ma anche politica – sottolinea Michele Candotti, Direttore Generale WWF Italia - perché gli amministratori locali, e perfino statali, hanno spesso privilegiato l’ascolto delle istanze dei cacciatori per ottenere l’approvazione di leggi o regolamenti regionali, o provinciali, in deroga alle norme comunitarie e nazionali, con l’alibi del rispetto delle tradizioni venatorie locali”.

Completo disinteresse

Belle le gite in campagna, ma chi tutela quei luoghi? Può la solita festa campestre salvare il nostro patrimonio rurale? Di fatto i rifiuti sono ad ogni angolo di muretto a secco e questo, ennesimo, recupero di un animale ferito dimostra che i controlli devono essere intensificati. Non siamo a conoscenza dei numeri relativi alle infrazioni contestate a chi inquina e caccia impunemente nel nostro agro: come mai l’Assessorato all’Ambiente non le divulga? E soprattutto: l’Assessorato come intende rimediare alla situazione di degrado delle nostre campagne?

Sono questi alcuni dei nodi irrisolti che stanno venendo al pettine: ben sei mesi fa chiedemmo all’Assessorato all’Ambiente di inviare una lettera alla Provincia di Bari che esprimesse parere favorevole alla riconferma delle zone di divieto di caccia della città di Bisceglie (Lama di Croce e Torre Calderina): non ci risulta che questo atto sia mai partito. Forse queste tali politiche ambientali sono assenti?

 

 SCHEDA TECNICA SINTETICA

GHEPPIO (Falco tinnunculus)

(a cura di Leonardo Troilo)

Famiglia: Falconidae

Piumaggio: varia a seconda del sesso

Lunghezza: dai 33 ai 37 cm

Apertura alare: 90 cm

È un rapace di ambienti aperti che si è adattato all’ambiente urbano. La tecnica di caccia consiste nell’individuare la preda durante la fase di volo. Una volta stabilita la vittima scende scendendo gradualmente di quota fino all’effettuazione di uno spettacolare tuffo finale. Tra le prede sono privilegiate le arvicole, topi e creature più piccole come cavallette e coleotteri.

In città e periferie spesso cattura i passeri. La preda viene portata su un posatoio con ampia visuale. Il gheppio comune vola con piccoli, rapidi, colpi d’ala verso il basso intercalati a planate.  A volte si libra in volo sfruttando correnti ascensionali e lo si può ammirare come se fosse sospeso in aria.

La Sezione WWF di Bisceglie

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