Gruppo Attivo WWF di Bisceglie (BA)

COMUNICATO STAMPA N° 13/2006

Il verde pubblico è un patrimonio della città

Il recente taglio di decine di ligustri in località “Arena Mediterranea” sul lungomare di ponente ha riportato alla ribalta l’annoso problema della mancanza di un Regolamento per il Verde Pubblico e Privato. La questione, che ormai poniamo da tre anni, sino ad ora non ha condotto a risposte convincenti e il taglio dei ligustri dimostra che questa lacuna è gravissima e va immediatamente compensata. Malgrado numerosi interventi realizzati in passato, con soluzioni disorganiche e senza alcun filo conduttore, la nostra città non può certo fare del suo verde pubblico un fiore all'occhiello!

Riteniamo che per una città dalla vocazione turistica sia arrivato il momento di dare un posto di prim’ordine all'aspetto del verde pubblico: il giardino è il luogo della relazione tra l'uomo e la natura, luogo dove i sensi stimolati da profumi, forme e colori siano appagati, per cui non ci si può più limitare a interventi e soluzioni temporanee.

L’incontro

L’argomento è stato discusso nell’incontro di giovedì 21 settembre tra il WWF e l’assessore all’ambiente Di Pierro, che ha finalmente annunciato la costituzione di una commissione di esperti per il verde cittadino, cui parteciperà il WWF con un suo rappresentante. Alle rassicurazioni dell’assessore, che ha ribadito di avere a cuore la questione se non altro per cultura personale, attendiamo che segua un deciso (e tangibile) cambiamento di rotta rispetto al recente passato, verso cui siamo stati sempre critici. Intanto accogliamo con soddisfazione l’annunciato censimento degli alberi, che riteniamo sia solo il primo passo per la stesura del Regolamento.

L’arredo verde della città

In attesa di un miglioramento della situazione, non nascondiamo il nostro disappunto per la “strage” di lecci in piazza Vittorio Emanuele. Uno stillicidio continuo di decine di alberi, sia vecchi che giovani. Le aiuole di piazza Diaz, ridotte a pochi esemplari superstiti di Phoenix canariensis e syagrus, andrebbero arricchite con nuove palme del genere Brahea e Phoenix reclinata, Phoenix dactylifera insieme a Yucca e Dasylirion che grazie al loro portamento, per simmetria tipica della specie si integrerebbero in un gradevole effetto ottico e scenico.

In C.so Umberto sostituiremmo gli esemplari attualmente presenti (dalle dubbie qualità ornamentali) con esemplari di Arancio amaro (Citrus arantium) dalla fioritura straordinariamente profumata e dai frutti che permangono per molti mesi l'anno.

Un'attenzione particolare meriterebbe il verde del nostro litorale. Quando un anno fa è stata allargata la litoranea nei pressi del camping si è preferito eliminare bellissimi esemplari di palma che vivevano nei giardini dei privati, in seguito espropriati. Si è persa un’occasione per abbellire il lungomare. Al posto degli elementi rinsecchiti proponiamo l’utilizzo di una vegetazione in parte autoctona (propria dell'ambiente mediterraneo) e in parte antropica (solo dal punto di vista dell'origine) in modo da realizzare una complessità vegetazionale in equilibrio e con limitati interventi di manutenzione.

Già due anni fa abbiamo denunciato lo stato di abbandono del giardino botanico Veneziani. Ribadiamo il suggerimento di ripristinare le aiuole con il recupero delle collezioni presenti e il loro miglioramento. È auspicabile l’allestimento di un impianto di irrigazione a goccia e l’etichettatura delle specie presenti, contestualmente all’istituzione di un servizio di controllo che sia in grado di organizzare anche le visite guidate.

Ricordiamo infine le magnolie di via Moro, il parco della Misericordia e il parco di via Bovio, in stato di progressivo declino.

Tre nuove proposte

Negli ultimi mesi abbiamo avanzato tre progetti su nuove aree verdi: Il “Giardino degli ulivi” al quartiere Seminario, il “Parco mediterraneo” in zona Pantano Ripalta e una “Piazza alberata” nel centro storico. Per quest’ultima iniziativa, che è stata presentata nel corso di Intra Moenia, abbiamo raccolto 270 firme di cittadini che hanno visitato il nostro stand durante la manifestazione, le quali verranno presto consegnate al Sindaco, unitamente al nostro progetto.

La proposta del “Parco mediterraneo” è la nostra idea per valorizzare il percorso ciclabile previsto fino alle Grotte di Ripalta. Lungo tale tragitto abbiamo proposto la messa a dimora di essenze alofile che non temono il salino e il vento, anche se piantate sul suolo arido e calcareo della zona.

La voce delle piante

La gestione straordinaria del verde pubblico deve trasformarsi in ordinaria affinché i soldi sborsati (dei quali il cittadino non percepisce l’utilizzo) siano convogliati in una spesa mirata che soddisfi le reali esigenze manutentive dell’arredo urbano. Per questo, nell’incontro con l’assessore il WWF ha sollecitato l’Amministrazione comunale ad intervenire per risolvere tutte le problematiche esposte.

È evidente che la disastrosa gestione del passato, contro cui noi abbiamo spesso puntato l’indice, si riflette nel presente e, per forza di cose, condizionerà le scelte future, ma è altrettanto vero che in una situazione di emergenza una programmazione seria e a lunga scadenza potrebbe contribuire a risolvere tutte le situazioni di degrado. Diamo atto al neo Assessore Di Pierro di aver iniziato il dialogo che i suoi predecessori non hanno avviato e ci attendiamo che lo strumento della concertazione sulle questioni ambientali possa diventare realtà. Se il “nuovo corso” darà i suoi risultati lo sapremo presto, ma nel frattempo il WWF vigilerà con attenzione e denuncerà, con spirito costruttivo e senza remore politiche, tutte le problematiche.

Nella speranza che la classe politica abbia voglia di ascoltarci, visto che le piante …. non parlano!

Documenti allegati

Comunicato stampa

Rassegna dei comunicati WWF sul verde pubblico

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