COMUNICATO STAMPA N° 12/2005

Via libera alla cementificazione della Zona Pantano-Ripalta

Con i voti della maggioranza di Centro-Sinistra il Consiglio Comunale di Bisceglie (BA) ha approvato il progetto per la realizzazione dell’impianto di distribuzione GPL con annesso motel nell’Oasi di Protezione Torre Calderina, da tutti conosciuta come “Zona Pantano-Ripalta”, area di assoluta valenza ambientale tutelata da leggi nazionali e regionali.

È stato dato il via libera ad opere edilizie che, come un Cavallo di Troia, aprono sostanzialmente la strada a successive richieste edificatorie assolutamente incompatibili con la tutela paesaggistica e ambientale dell’area, nonostante il WWF avesse avanzato una chiara e netta opposizione in un’istanza indirizzata al Presidente Vendola e agli assessori Losappio e Barbanente.

La conferenza dei servizi

È stato possibile approvare l’insediamento di questa opera edilizia con il ricorso alla conferenza dei servizi, secondo quanto consentito dalle norme che regolamentano lo Sportello Unico delle Attività produttive (SUAP) ex art. 5 del DPR n. 447/98. Su questo strumento di natura derogatoria alle procedure ordinarie, che si è trasformato in una prassi estemporanea per le richieste di varianti agli strumenti urbanistici vigenti, si è espresso con forti critiche l’Assessorato regionale all’Urbanistica che, in un documento diffuso alla conferenza programmatica regionale dal titolo “Costruiamo insieme il futuro del territorio pugliese”, ha affermato: “Si è andato diffondendo un uso degenerativo del SUAP rivolto a superare le carenze e rigidità dei piani in vigore. (……). Il rischio è che le decisioni di trasformazione del territorio più che essere dettate da valutazioni di opportunità localizzativa delle imprese siano condizionate dalla pressione diretta di chi detiene il possesso dei beni immobiliari a scapito di ogni altro insieme di bisogni, preferenze e interessi collettivi e individuali”.

Per la zona in questione questo iter, in passato, si era interrotto in due diverse occasioni per un progetto di un rimessaggio barche e per un’altra attività produttiva. Infine la costruzione di un insediamento residenziale era stata bocciata dalla Sentenza T.A.R. III sezione N° 1860/04.

L’iter burocratico

In due anni sono state presentate quattro opposizioni al progetto, che tuttavia ha incassato i pareri favorevoli di Regione e Comune di Bisceglie.

Contro il parere della Regione si è espresso nel ricorso il WWF Puglia, che ritiene l’intervento fortemente contrastante con l’esigenza di tutela e valorizzazione dell’Oasi di Protezione Torre Calderina.

Esprimendo netta e chiara opposizione a questo parere favorevole con prescrizioni e adeguamenti in ordine agli aspetti paesaggistici e urbanistici, il WWF Puglia reputa che i movimenti di terra necessari alla realizzazione dell’opera non siano ammissibili ai sensi del secondo comma dell’art. 3.13.4 del PUTT/P, non solo in considerazione degli scavi che sarebbero necessari per la costruzione del motel e della stazione di servizio, che sono di tutta evidenza, ma perché supportati da altri pareri autorevoli, tra i quali la Sentenza T.A.R. III sezione N° 1860/04.

Il WWF Puglia contesta inoltre questo parere favorevole che, pur ammettendo il valore botanico vegetazionale dell’area in questione, arriva a giustificare l’intervento sentenziando che “l’intervento in progetto non produrrà, verosimilmente, ed in considerazione soprattutto dello stato dei luoghi, alcuna incidenza negativa sul contesto paesistico ambientale di riferimento (….)”.

Degno di nota è anche il parere favorevole rilasciato dal Comune di Bisceglie che, in sintesi, dapprima non ha ritenuto meritevole di approvazione l’insediamento produttivo in quanto ricade in zona agricola e non riflette le finalità previste dall’art. 47 delle NTA del P.R.G. di Bisceglie; tuttavia, giusta quanto disposto dall'art. 3, comma 4 della L. R. 13/12/2004, n. 24 afferente alla "Razionalizzazione ed ammodernamento della rete distributiva dei carburanti”, e ritenendo legittimo il ricorso alla indizione di apposita Conferenza di Servizi per definire la variante urbanistica puntuale con le procedure di cui all'art. 5 del D.P.R. n 447/98, ha espresso parere favorevole all'intervento.

I dubbi del WWF

Se la tutela dell’area deve concretizzarsi in un piano di restauro ambientale con la prospettiva di offrire concreti elementi di sviluppo economico ed occupazionale, ci chiediamo in quale misura il progetto approvato e simili idee giovino allo sviluppo del territorio, alla tutela dell’ambiente e all’interesse collettivo.

Se è proprio la Regione ad aver bocciato in passato nella stessa Oasi tutti i progetti cementificatori perché non li riteneva compatibili con la normativa vigente, come fa adesso a ritenere compatibili addirittura gli scavi di fondazione di un motel e il serbatoio di carburante della stazione di servizio?

Altra questione: è legittimo che il parere paesaggistico sia rilasciato a mezzo di parere scritto da un delegato regionale in conferenza e non a mezzo di delibera di Giunta Regionale, così come sarebbe previsto dal PUTT?

Le nostre aspettative

Ci saremmo aspettati l’immediato blocco del progetto se non altro perchè la Regione di Vendola ha sempre dichiarato di voler difendere il territorio.

Se l’assessore Barbanente il 25 marzo 2002 ha aderito al manifesto per la salvaguardia della Zona Pantano-Ripalta ora ha l’occasione di dare seguito a quella dichiarazione di intenti opponendosi al progetto.

Chiediamo anche l’impegno dell’assessore regionale all’ambiente Losappio, espressione di un partito che il 19 maggio 2004 ha presentato opposizione al progetto in sede di conferenza dei servizi.

Futuro nefasto

Negli ultimi tempi si è molto parlato del futuro della Zona Pantano-Ripalta. Sono emerse le idee più varie (camping, costruzione di mega strade, prolungamento della litoranea, villaggio turistico), tutte proposte che annunciano infrastrutture ma che poco o nulla propongono per la salvaguardia e la valorizzazione dell’area.

Il sindaco Napoletano dopo aver annunciato in televisione, non più tardi di qualche mese fa, di condividere la proposta dell’area naturale protetta di Torre Calderina voluta da 2500 cittadini e di lavorare affinché sia realizzata, dovrà spiegare come l’infrastrutturazione della zona possa conciliarsi con questa istanza legittima e soprattutto quale sviluppo economico e sociale possano apportare interventi puntuali sul territorio. Ma i fatti dicono che in questi anni la maggioranza che lo sostiene ha prima bocciato in Consiglio Comunale l’ipotesi dell’area naturale protetta e poi ha dato il via libera al motel con impianto GPL.

Un futuro nefasto attende quest’area che non ha mai conosciuto un indirizzo di tutela ambientale e paesaggistica? Ad ogni buon conto contro il progetto approvato il WWF Puglia è pronto a presentare ricorso amministrativo al TAR.

Il Gruppo Attivo WWF di Bisceglie

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