COMUNICATO STAMPA N° 16/2004

Osservazioni sul Piano Comunale Coste di Bisceglie (P.C.C.)

Con lettera raccomandata del 16 settembre 2004 il Gruppo Attivo WWF ha inviato al Presidente della Regione On. Raffaele Fitto, all’Assessore al Demanio, dott. Roberto Ruocco e al Dirigente al Patrimonio e Demanio, dott. Michele Loffredo, 25 pagine di osservazioni sul P.C.C. di Bisceglie, già approvato in seduta di Consiglio Comunale del 30 luglio.

Il Gruppo Attivo WWF di Bisceglie, nel ripercorrere dettagliatamente le tappe che hanno condotto alla sua esclusione dall’elaborazione del P.C.C., nonostante due richieste di accesso agli atti pubblici e relative risposte dell’U.T.C., ha esortato la Regione Puglia a valutare attentamente tutti gli elaborati trasmessi dal Comune di Bisceglie e a considerare la possibilità di rigettare il P.C.C., la cui approvazione ha in ogni caso superato i termini fissati dalla legge.

Il P.C.C. è un’opportunità per dare un quadro di regole certe e condivise da tutti i soggetti interessati, con l’obbiettivo primario della salvaguardia del territorio e della difesa dei diritti dei cittadini. Presupposte tali finalità, non appare in alcun modo condivisibile la scelta di escludere questa Associazione dalla stesura del P.C.C. e poiché l’Amministrazione Comunale non ha voluto definire in fase preliminare, attraverso lo strumento della concertazione, le metodologie da utilizzare per la sua scrittura, abbiamo indirizzato agli organi regionali le nostre proposte. Già negli anni scorsi il Comune di Bisceglie intraprese una controversia con la Regione Puglia, la quale non attestò la coerenza al PUTT/P delle perimetrazioni dei territori costruiti (PUTT/P art. 1.03 p. 5.3 comma 1). Tra il 2001 e il 2003 la Regione Puglia scrisse ripetutamente al Comune di Bisceglie lamentando la mancanza, nella documentazione trasmessa dallo stesso Comune, di una puntuale dimostrazione della sussistenza delle condizioni necessarie al fine di perimetrare aree della Costa di Levante (Zona Pantano-Ripalta) e considerarle "territori costruiti" e come tali non più soggette alla tutela del Piano Paesistico (PUTT/P). La disputa nacque a seguito dell’istanza presentata dal Comitato per la Salvaguardia della Zona Pantano Ripalta, associazione ambientalista che non fu interpellata in merito, così come oggi il WWF non è stato coinvolto nella fase di stesura del P.C.C..

Un precedente storico di notevole importanza del quale non si è fatto tesoro: nonostante i tempi lunghissimi per la sua preparazione, il P.C.C. della città di Bisceglie nasce orfano del contributo del WWF e probabilmente carente in alcuni fondamentali strumenti di analisi del territorio, assolutamente indispensabili ed imprescindibili per una corretta azione di programmazione territoriale.

Siamo convinti che per consegnare alle generazioni future una costa dignitosa, l’erogazione di servizi per la balneazione non deve essere legata al rilascio in concessione degli arenili e quindi alla loro privatizzazione, piuttosto riteniamo che il maggior afflusso che si produce su di un arenile a libero accesso può consentire la creazione di un mercato più vasto verso cui offrire i servizi di spiaggia.

Poiché il P.C.C. consente un profondo riordino dell’uso della costa e rappresenta un’occasione per superare la fase di utilizzo irrazionale delle risorse costiere, al fine di favorire lo sviluppo imprenditoriale e l’uso a fini turistici del territorio, abbiamo avanzato alla Regione Puglia le seguenti richieste:

  • verifica che il P.C.C. recepisca l’apparato normativo in materia urbanistica e di tutela ambientale e paesaggistica, con particolare riferimento all’Oasi di protezione "Torre Calderina";

  • elaborazione di uno studio sugli elementi naturali dell’ecosistema marino e terrestre dell’intera fascia costiera biscegliese ad integrazione del P.C.C..;

  • elaborazione di una nuova analisi, ricognizione e caratterizzazione geologica e geomorfologica della costa e nuova ridefinizione degli Ambiti Litoranei Omogenei;

  • recepimento nel P.C.C. di Bisceglie delle relazioni botanico - faunistica e geologica - geomorfologica allegati alle note inviate;

  • massimo rispetto del dettato legislativo per quel che concerne le fasce parallele, con particolare riguardo alle FP/1 e FP/2;

  • nelle zone a forte impatto turistico dovrebbe essere privilegiata l’erogazione di servizi su spiagge libere ("spiagge libere" (SL) o "spiagge libere con servizi" (SLS)), invece del rilascio in concessione di tratti di litorali, al fine di garantirne la libera fruizione da parte di tutti i bagnanti (famiglie, giovani, anziani);

  • vista l’incidenza che il P.C.C. avrà su attività sociali e produttive, le scelte operate dovrebbero essere giustificate da un’analisi socio-economica e dalla valutazione dell’Impronta Ecologica sul territorio;

  • si propone che venga attentamente presa in considerazione la classificazione e la zonizzazione dell’area litoranea di Torre Calderina quale area ad Ambito Vincolato (A.V.), per permettere il recupero ambientale e paesaggistico della zona;

  • le spiagge delle Lame (Lama Paterno e Lama di Macina) non dovrebbero prevedere l’Accesso Discriminato (A.D.);

  • la "spiaggia attrezzata per animali domestici" dovrebbe essere una SLS ubicata in località Pretore ovvero La Testa ovvero Trullo Verde.

  • Il Gruppo Attivo WWF di Bisceglie

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