Il 16 aprile si è svolto presso la Sala Consiliare di Molfetta (BA) il Convegno "Torre Calderina: quando la tutela significa sviluppo". Presenti illustri relatori (tra cui il prof. Borri). La manifestazione  è stata organizzata nell'ambito degli incontri che le associazioni ambientaliste di Bisceglie, Molfetta e Andria stanno promovendo per spiegare al pubblico la proposta dell'area naturale protetta (sabato 23 febbraio si è svolto il convegno di Bisceglie)

Di seguito l'articolo apparso sulla Gazzetta del Mezzogiorno

giovedì 18 aprile 2002

MOLFETTA. L’urbanista Borri prende posizione

Potrebbero essere attivati progetti da finanziare con i POR

 

   

Torre Calderina, il parco è "garanzia di sviluppo"

MOLFETTA – Torre Calderina: dalla polemica alla speranza. Solo la tutela del territorio può produrre sviluppo sostenibile. Tutto questo partendo dalla consapevolezza che l’accordo di programma, tra comune e regione, che ratifica la relazione di un complesso turistico alberghiero proprio all’interno dell’oasi di protezione di Torre Calderina può determinare un precedente scomodo. Può, in qualche modo, aprire la strada ad altre iniziative imprenditoriali analoghe in zone che invece sono sottoposte a vincoli naturalistici e di interesse artistico.

L’allarme arriva da Dino Borri, urbanista e docente al Politecnico di Bari, intervenuto al convegno organizzato, martedì scorso, da Legambiente, Archeoclub e Comitato Pantano-Ripalta. Non solo.Considerando il fatto che, il piano regolatore generale individua le zone a vocazione turistica a levante della città, diventa difficile comprendere la concessione di deroghe che di fatto vanno ad apportare variazioni ad uno strumento urbanistico che è gia frutto di una mediazione tra le diverse "esigenze" di carattere economico ed imprenditoriale. Insomma, l’argomento Torre Calderina torna ad infiammare gli animi e incontra anche l’attenzione di primo cittadino, Tommaso Minervini, disponibile a dialogare in relazione ai progetti di recupero dell’area.

D’altra parte la creazione di un parco a Torre Calderina potrebbe davvero produrre sviluppo economico nell’ambito di finanziamenti provenienti dai Por Puglia, ma anche nell’ambito di progetti comunitari finalizzati al recupero delle aree di interesse naturalistico.

L’idea è stata proposta da Nico Tedesco, consulente del Parco nazionale del Gargano, anche lui intervenuto al convegno. Decisamente numeroso e attento il pubblico intervenuto che ha dato vita ad un vivace dibattito.

Al convegno, moderato dal giornalista della Gazzetta, Nicola Signorile, hanno preso parte anche Piero Castoro, del centro studi "Torre di Nebbia" e Giacinto Giglio, responsabile del settore territorio di Legambiente Puglia.

Lucrezia D’Ambrosio

Torna inizio articolo