Santa Lucia di Mendola

Foto di Sebastiano Ramondetta

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

A 5 Km da Palazzolo, sulla provinciale per Noto, in contrada Santa Lucia di Mendola, si trovano tre chiese sovrapposte: una chiesetta moderna, una basilica paleocristiana ed un tempio siculo dedicato alla dea Iblea.

 

Attraverso due lunghe scalinate, intagliate nella roccia, si scende, per circa venti metri, al santuario arcaico: un ambiente a forma di T diviso da due pilastri ad arco. Sulla destra c'è una sorgente d'acqua e sul fondo, a forma di abside, un altare, dedicato al culto della dea madre, simbolo della fertilità della terra: la dea Iblea.

 

La basilica paleocristiana, risalente al IV secolo, era costruita su due piani, di cui il superiore è crollato. La cripta, scavata nella roccia, ha pianta basilicale. Il presbiterio è rialzato e chiuso da un’abside. Sulla sinistra si apre una navata, preceduta da due pilastri sormontati da archi. Nel neutro della navata centrale c’è una vasca quadrata. Dal presbiterio si accede a due vani di servizio, dove si osservano tracce di affreschi, un solo particolare è ancora perfettamente leggibile: rappresenta un muratore intento a costruire il muro della chiesa.