Preceduto da un singolo irresistibile come
" Heaven out of hell
", il 9 novembre
è arrivato nei negozi " THEN
COMES THE SUN
", il terzo album di ELISA
Elisa Toffoli è nata il 19 Dicembre 1977 a Monfalcone, in provincia di Gorizia.
Una bambina prodigio prima e ora una cantautrice matura: nel corso dei suoi 24 anni Elisa ha fatto cabaret, ha suonato con una grande orchestra swing, con un gruppetto punk, come artista solista nei pianobar della sua zona e ora con un gruppo tutto per sé.
<< Mi piaceva fare di tutto da piccola: continuavo a ballare tutto il giorno, dipingevo, scrivevo poesie e racconti comici (e lo faccio tuttora...). Dicevo di voler diventare una ballerina o un'attrice, però ogni tanto tiravo fuori un mestolo dal cassetto della cucina, e mi mettevo a cantare Michael Jackson >>.
<<Il canto era davvero l'unica cosa che mi coinvolgeva completamente. Con la
musica è sempre stato molto diverso da tutto il resto >>.
<<
Con
la chitarra regalatami da mia madre quando avevo 10 anni, ho cominciato a scrivere canzoni: la prima che ho scritto si
intitolava "Anthea" e l'ho scritta a undici anni. Ho scritto altri due pezzi in
italiano, di cui non mi ricordo neanche i titoli, e poi ho cominciato ad
ascoltare solo gruppi esteri, e sempre più musica nera. Sono arrivata ad un
punto in cui ascoltavo praticamente tutto il giorno cose tipo: Otis Redding,
Aretha Franklin, Whitney Houston, Ray Charles, Ella Fitzgerald e così via... e ovviamente cantavo sopra i loro
dischi >>.
<< A 14 anni ho cominciato a cantare in giro con vari gruppi di cover: mi offrivo a chiunque avesse bisogno di una cantante, non era divertente, ma io avevo bisogno di fare esperienza, e di comprarmi gli strumenti che mi servivano. Poi è arrivata la big band: una grande orchestra di 22 elementi di swing che andava in giro per tutta la provincia di Gorizia, a suonare nelle palestre, ai matrimoni, nelle balere. E lì cantavo di tutto, con il vestito lungo e il filo di perle. Avevo 16 anni. Si chiamava "Blue Swing Orchestra >>.
<< Lavoravo contemporeamente con un altro amico di famiglia, Vieri. Con lui, dal 1994, abbiamo iniziato a mettere a posto i pezzi che avevo scritto e piano piano li registriamo. Abbiamo fatto un po' di canzoni e tramite Lucio Quarantotto, che lavora con Caterina Caselli, abbiamo mandato un provino di quattro pezzi alla Sugar >>.
<< La
Sugar mi chiama per un provino nel loro teatrino di Milano. Sono i primi giorni di
settembre, 1995. Io ero nervosissima: fino a quel punto avevo solo suonato nei
locali della mia provincia. Caterina Caselli mi vede cantare, si entusiasma e
parte l'avventura, con contratto e tutto il resto... >>.
Dopo la firma del contratto con la Sugar, nel 1995, Elisa ha fatto due periodi di registrazione a Berkeley, California, dove ha scritto parte delle canzoni del suo primo album "Pipes and flowers".
Il primo singolo tratto da questo album, "Sleeping in your hand",
è stato pubblicato in Italia alla fine di maggio 1997 e in numerosi
paesi europei alla fine di agosto; l'album è stato pubblicato in
Italia alla fine di settembre dello stesso anno.
E'
stato prodotto da Corrado Rustici, ben noto per i suoi lavori, tra gli
altri, con Zucchero e Whitney Houston. L'album ha rivelato un
impressionante talento, unito ad una notevole maturità, per la
composizione musicale e la scrittura dei testi, entrambe a firma
dell'artista.
In Italia "Pipes and
flowers" ha venduto fino ad oggi
oltre
280.000 copie, (oltre il doppio platino), supportato da un successo
radiofonico e di critica straordinario.
I primi tre singoli infatti tratti dall'album ("Sleeping in your hand", "Labyrinth" e "A feast for me") sono stati nei primissimi posti dei brani più trasmessi nelle FM italiane per tutto l'inverno 1997 - '98 e i relativi video in alta rotazione costante su MTV Italia e sui maggiori canali musicali. Elisa è stata premiata nell'aprile 1998, in occasione del Premio Italiano per la Musica istituito dal quotidiano La Repubblica e da Radio Deejay, con l' Award per la "Migliore rivelazione italiana dell'anno".
Della
primavera 1998 è la notizia della partecipazione di
Elisa come unico supporter di tutto il tour europeo, estivo e
autunnale, di Eros Ramazzotti.
Nell'ottobre '98 un nuovo singolo di Elisa: "Cure Me",
prodotto da Darren Allison (al suo attivo, collaborazioni con Skunk
Anansie e Spiritualized). Il brano inedito è stato pubblicato in cd
singolo ma anche all'interno della ristampa dell'album "Pipes
& flowers". Nello
stesso mese, Elisa riceve il prestigioso Premio Tenco '98 per la
migliore opera prima con l'album "Pipes & flowers".
Segue un semestre di riflessioni, dedicato al viaggio e alla scrittura del nuovo materiale. La produzione del nuovo album inizia a casa, dove Elisa compone e preproduce i 30 brani dai quali verranno piano piano selezionate le canzoni effettive del disco. Nell'aprile 1999 una parte di questo materiale viene trasferita a Londra, per essere ulteriormente preprodotta da Darren Allison.
Nel giugno 1999 vengono registrati al Whitfield Studio sempre a Londra i primi due brani, "Seven Times" e "Come and sit": li produce Howie B (sono suoi tutti gli album di Bjork, "Pop" degli U2, Sly&Robbie, l'ultimo Negresses Vertes oltre a numerosi progetti a suo nome), entusiasta estimatore da molto tempo dell'artista.
Nel
luglio 1999 inizia la produzione di altri due brani, questa volta con
Roberto Vernetti, "Gift" e "Happiness is home ",
forse la firma più promettente e innovativa tra i nuovi produttori
italiani (Casino Royale, Ustmamò, La Pina, Delta V, Dr. Livingston).
Tra novembre 1999 e marzo 2000 tutti i rimanenti brani dell'album
vengono registrati a Bologna da Elisa con Leonardo Bafunno e il grande
Mauro Malavasi.
Così nasce l'album, pubblicato il 5 maggio 2000, "Asile's World", che oggi ha superato le 150.000 copie vendute in Italia, grazie ai singoli "Gift", "Happiness is home" e "Asile's World". Il tutto accompagnato da una serie di partecipazioni ai maggiori festival estivi italiani e da concerti per tutto l'anno (con tre formazioni: una acustica- piano e voce- quasi un recital; una formazione prevalentemente elettronica con 4 elementi e il vero e proprio set completo con 6 musicisti).
Nel dicembre 2000, in collaborazione con Zucchero Fornaciari, Elisa scrive "Luce (tramonti a nord est)". La canzone vince il 51° Festival di Sanremo, oltre al premio "Mia Martini" della critica, e ad Elisa va anche il riconoscimento come migliore interprete della Giuria di qualità. Sul palco del Teatro Ariston, per la prima volta Elisa canta in italiano, accompagnata dal quartetto d'archi partenopeo Solis String Quartet, già noto per le collaborazioni con artisti di fama nazionale (Bennato, Baglioni e Celentano) ed internazionale (Andreas Vollenweider e Dulce Pontes). Prodotto da Corrado Rustici, il brano "Luce (tramonti a nord est)" è diventato anche un videoclip, per la regia di Luca Guadagnino. E' stata la stessa Elisa a fare gli schizzi dei costumi poi realizzati dagli stilisti: << Ho potuto seguire tutto, dai costumi all'ambientazione del set. Luca Guadagnino è stato grandioso, mi ha fatto scoprire un mondo per me nuovo: ora mi piacerebbe provare a recitare ! >>.
Preceduto, come è ormai consuetudine, da un singolo irresistibile come "Heaven out of hell", il 9 novembre arriva nei negozi "THEN COMES THE SUN", il terzo album di Elisa. In copertina una foto scattata al Porto di Trieste (per le attività del quale Elisa ha scelto di essere testimonial); dentro, 12 canzoni dirette ed essenziali, prodotte da Corrado Rustici. Un nuovo cambiamento di assetto per Elisa, che dopo aver lavorato con grande metodo e profondità ai suoni del precedente lavoro ha deciso per "Then comes the sun" di mettere al centro dei riflettori le canzoni, arrangiandole nel modo più semplice e incisivo possibile. "Heaven out of hell" non è solo un singolo ma anche un video firmato dalla regia di Alessandro D'Alatri.
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Then
comes the sun (2001)
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