The HouseLa casa di Pampurio.

A questo punto... il nome è cosa fatta!
Il Marketing della ggente si chiamerà
oneG-to-Gall abbreviato G2G

Why this name?
Perchè è basato sui rapporti tra il singolo-gente (oneG.) e tutta-la-gente (G.all).
Da cui oneG-to-Gall.

Il marketing G2G studia e analizza il comportamento della ggente fin dai primi segnali (trend emergente).
Scoprire il trend, significa capire in anticipo i bisogni della ggente, preparandosi così a soddisfarli con efficacia.
Lo si farà ancora prima che loro (la ggente) saranno consapevoli di averli (i bisogni).

Nella vecchia economia si creava il bisogno con la pubblicità, essa era, ed è, costruita solo per stimolare la domanda.
Nella nuova economia si può risparmiare: oggi è inutile spendere miliardi per convincere persone già convinte di qualcosa.
La pubblicità è morta, come dice il grande Tombolini (the "big EGO").

Ma di cosa sono già convinte le persone?
Per capirlo è sufficiente individuare ed analizzare il trend emergente della ggente (che bel suono eh?).
Sarà un gioco da ragazzi trovare le stronzate che poi serviranno ai singoli per sentirsi in linea con la ggente.
Semplice no?

La ggente è il macro-soggetto, l'aggregato complessivo, ma per individuare i target specifici si devono profilare gli individui.

Quali sono gli individui della ggente utili per definire i profili principali?

Sono i tipi, d'ora in poi siglati TP.

I TP sono le persone oneG che con il loro comportamento caratterizzano la categoria clusterizzabile.
Essendo tipi, hanno un comportamento tipico. Dovunque si trovino, loro si comportano sempre & solo così come sanno fare, e basta.

Questa caratteristica dei TP aiuta molto lo stratega di G2G, perchè è un pò come se, con il vecchio e superato marketing di massa, quando i profili dei target erano basati sul reddito e sullo status sociale, il vecchio consumatore fosse uscito di casa con il mod.740 stampato sulla giacca.
Sarebbe subito stato tutto chiaro, in MASSIMA EVIDENZA: in un caso simile, qualunque scalcagnato mkt-manager sarebbe riuscito a profilarlo con cura, senza la necessità di fare la classica intervista e/o ricerca di mercato e senza doverlo attirare con omaggi e promozioni per succhiarne, con la consueta abilità markettara-lewinskiana, la sostanza dalle risposte.

Se si individua un sufficiente numero di categorie di TP, (non più di una decina) si può procedere alla CLASSIFICAZIONE e in seguito tracciare una mappa socio-comportamentale su cui POSIZIONARE ogni categoria.
Stessa cosa per gli stili di vita (e quindi di consumo) associati ai gruppi di TP, che potrebbero anche essere intersecati tra loro (cross-TP)

Una volta compilata la mappa, si individua il target giusto per il nostro prodotto/servizio, o si crea il prodotto/servizio giusto per il target più interessante (occhio al trend...) ed il gioco è fatto!

Il metodo ripercorre i classici del marketing, questo perchè quando una cosa funziona non serve cambiarla.

Il progetto continua>>

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