I veri nomi di Andrea De Carlo

 

Ho appena terminato di leggere l'ultimo libro di ADC (si firma così sul cd musicale che ha allegato, di cui non vi parlerò) e le sensazioni che provo sono contrastanti esattamente come quelle provate mentre lo leggevo. Secondo me, in questo libro l'autore ritorna al passato; c'è un onda di ritorno verso i suoi primi lavori. Ho avuto la sensazione di ritrovare uno dei suoi personaggi, si percepiva sia nel modo di muoversi che in quello di pensare e di parlare al punto di provare anche un motto di stizza verso il suo modo di rappresentare un periodo della vita del personaggio maschile. Avvertivo un misto di sensazioni che si sovrapponevano e scontravano dandomi la percezione del "già letto","già ritrovato", "già vissuto", "gia visto"," già..."misto a "irritazione",curiosità","piacere","sollievo","......".


In alcuni momenti la tentazione di chiudere il libro e di leggerne un altro si alternavano al piacere di continuare la lettura: la storia scivolava via lentamente e velocemente a seconda dell'umore che avvertivo in quei momenti nei suoi confronti.

Parliamo della storia.
Inizia al presente per poi ritornare al passato e raccontare, in due momenti diversi, un periodo di vita del protagonista e del suo modo di scegliere la sua strada, della sua incapacità di scelta cosciente ma, al contrario, come un lasciare che siano gli altri, e la vita stessa, a farti dono della tua vita. La passività di quest'uomo incapace di sapere chi è è tipica di molti personaggi maschili che ADC rappresenta nei suoi lavori. Negli anni li ha sempre mostrati in una visione a volte anche meschina ma mai decisa; sembravano vivere sempre ai margini della vita e malgrado tutto riuscire a venirne in qualche maniera fuori a testa alta, a discapito di tutto e di tutti.
Una domanda che mi aveva tediato per tutto il libro era il titolo scelto: che cosa voleva dire? Certo ogni capitolo è il nome di un personaggio di cui facciamo conoscenza insieme al protagonista, ma perché "i veri nomi?" Alla fine, nell'ultima pagina, il mistero viene svelato. Si ritorna al presente e si capisce che è stato, in un certo modo, la ricerca continua dei due amici per tutto il libro. Non vi svelo altro. Non vi parlo di questo amico e di altre cose per non influenzare la vostra intenzione di leggerlo oppure no. Non vi dirò se mi è piaciuto o no. Rimarrò nella non scelta di dire o non dire le cose, per cui alla maniera dello scrittore vi auguro una.....non lettura, se proprio vi va.

M.C.