Appunti sulle letterature sommerse (seconda parte)

LA LETTERATURA LATINO-AMERICANA


la prima stagione

Agli inizi degli anni settanta, grazie ad alcune case editrici come la Feltrinelli, abbiamo potuto assistere ad un grande interesse per il fenomeno della letteratura latino-americana. Per la prima volta, ed in maniera direi massiccia. molti autori argentini, colombiani, peruviani, brasiliani, cubani e via dicendo, hanno invaso gli scaffali delle nostre librerie. Il loro arrivo è stato salutato favorevolmente dal pubblico, avido sempre di novità, forse stanco del romanzo occidentale ormai arenato in audaci sperimentalismi o cose già viste, non sempre suffragati dai risultati nelle vendite librarie. Un altro motivo per l'interesse in questa direzione può essere senz'altro l'attenzione dell'opinione pubblica nei confronti delle realtà sociopolitiche di quelle regioni, sempre più alla mercé di dittatori e sanguinari regimi militari. L'eco delle lotte di liberazione in quei paesi come il Cile, l'Argentina, Perù ed altri è giunto sino a noi attraverso i racconti e romanzi di molti scrittori ispano-americani.
Nei loro testi, diversissimi tra loro, sono narrate magistralmente le lotte di quei popoli per la democrazia, ma anche tutta la loro cultura e tradizione secolare. Per questo ed altro ancora persone come Marquez, Scorza, Amado, Paz, Neruda ed altri ancora sono rimasti nel cuore dei moltissimi lettori che in tutti questi anni hanno seguito le loro storie. Dunque romanzi come 'Cento anni di solitudine' del colombiano Marquez, oppure 'Rulli di tamburo per Rancas', del peruviano Scorza, hanno significato, per noi lettori occidentali, un approccio ad una narrativa corale e popolare, non solo impegnata nel sociale, ma intrisa di tradizioni secolari, con le loro magie, colori e passioni tipiche di quel ricchissimo, in questo senso, continente sud americano.
Il fenomeno in questione ha conseguentemente interessato i grandi editori di punta del mercato tradizionale, e sull'onda di questo successo si è lanciato a suon di milioni alla ricerca di nuovi autori o quegli stessi del catalogo della Feltrinelli, che per prima si era specializzata nel settore. Insomma qualcosa di simile succede nel calcio mercato ed è per questo motivo che tale filone ha vissuto due stagioni letterarie. La prima è quella dei primi anni settanta, che abbiamo solo per un attimo toccata, e che di seguito rivedremo, la seconda, di cui ce ne occuperemo nella seconda parte, è ripresa in questi ultimi anni con i successi degli scrittori cileni Isabel Allende, Luis Sepulveda, Francisco Coloane e Antonio Skarmeta; oppure altri autori come l'argentina Osorio, i cubani Gutierrez e Chavarria e naturalmente altri ancora.
Cosa hanno in comune questi autori della seconda generazione, per usare un termine di comodo, con quelli all'inizio descritti.
A questo gruppo iniziale vanno altresì aggiunti scrittori come Antonio Caceido che in 'w la musica' ci suggerisce che nella danza tradizionale delle sue terre si possono trovare stimoli ed occasioni per ribellarsi ad un mondo che li vede emarginati ed oppressi.
Non va dimenticato l'argentino Manuel Puig che nel suo più famoso romanzo 'Il bacio della donna ragno' narra la storia di due indesiderati del regime golpista: un omosessuale ed un rivoluzionario. Entrambi con le loro passioni e conflitti ci dicono della necessità di ridare dignità alla società circostante in un anelito di liberazione.
Temi come questi sono narrati da molti altri narratori, ma nel ciclo andino di Manuel Scorza iniziato con 'Rulli di tamburo per Rancas' e proseguita con ' Storia di Garabombo l'invisibile', 'Cantare di Agapito Flores', 'La vampata', 'Il Cavaliere insonne', 'La danza immobile' si ha la massima espressione letteraria per la sapienza narrativa ed il grande ingegno stilistico.
Qui appunto sono narrate in maniera epica le ballate dei comuneros e contadini nelle lotte per la riappropriazione della terra, dove gli eroi della vicenda sono tutti i contadini che alternandosi nelle serie ci danno un romanzo corale e variegato.
Non tutti i romanzi tuttavia trattano delle questioni sociali dei loro paesi d'origine. Con Jorge Lui Borges, Casares, Ocampo abbiamo una diversa narrazione. Per il primo che ho citato, sebbene non abbia mai scritto romanzi, abbiamo una letteratura fantastica fatta di rimandi letterari ad una produzione letteraria internazionale senza confini fisici. Nei suoi racconti, cito per tutti la raccolta intitolata come il suo più celebre racconto 'L'Aleph', si apre un universo totale, dove assaporare ed amare il romanzo classico dell'ottocento e novecento, con i classici greci e latini. In lui si fonde la letteratura mistica ebraica, araba, cinese, nord europea in un gioco di specchi e citazioni. Molti suoi racconti sono simili a brevi saggi sulla letteratura poliziesca sul romanzo giallo, attraversando tutti i generi del 'fantastico' che ci trasporta dal gotico, al romanticismo, dall'epico al cavalleresco.
Lo stesso possiamo dire di Adolfo Bioy Casares che ci ha regalato pagine di racconti dove il genere poliziesco si fa alta letteratura, per fare sole due titoli ' L'invenzione di Morel' e ' I sei problemi di don Isidro Parodi' scritto a quattro mani con l'amico Borges.
Continua….