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   Quelle sotto elencate sono solo alcune delle opere di Galilei (le più importanti); dentro ogni sezione è possibile scaricare i file  dei testi "zippati" (tutti in formato RTF).

   Alcune opere riportate vengono presentate al Lettore come un dialogo tra tre personaggi: Salviati, Simplicio e Sagredo.

   Il fiorentino Filippo Salviati (1582-1614) rappresenta l'alter ego di Galilei, in realtà è un suo amico;

   Simplico non è altro che un commentatore "peripatetico"(1), cioè seguace di Aristotele, vissuto nel VI° secolo d.C. fatto "rivivere" da Galilei quale "porta voce" e rappresentante di Aristotele in gran parte dei suoi scritti;

   Giovan Francesco Sagredo è un aristocratico vissuto tra il 1571 ed il 1620 a Venezia che, nei dialoghi, ha la funzione di giudice imparziale.

   Di seguito si riportano le motivazioni offerte dall'illustre Maestro in merito alla scelta dei tre interlocutori:

(dal Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo):

Ho poi pensato tornare molto a proposito lo spiegare questi concetti in forma di dialogo, che, per non esser ristretto alla rigorosa osservanza delle leggi matematiche, porge campo ancora a digressioni, tal ora non meno curiose del principale argomento. Mi trovai, molt'anni sono, piú volte nella maravigliosa città di Venezia in conversazione col signor Giovan Francesco Sagredo, illustrissimo di nascita, acutissimo d'ingegno.Venne là di Firenze il signor Filippo Salviati, nel quale il minore splendore era la chiarezza del sangue e la magnificenza delle ricchezze; sublime intelletto, che di niuna delizia piú avidamente si nutriva, che di specolazioni esquisite. Con questi due mi trovai spesso a discorrer di queste materie, con l'intervento di un filosofo peripatetico, al quale pareva che niuna cosa ostasse maggiormente per l'intelligenza del vero, che la fama acquistata nell'interpretazioni Aristoteliche. Ora, poiché morte acerbissima ha, nel piú bel sereno degli anni loro, privato di quei due gran lumi Venezia e Firenze, ho risoluto prolungar, per quanto vagliono le mie debili forze, la vita alla fama loro sopra queste mie carte, introducendoli per interlocutori della presente controversia. Né mancherà il suo luogo al buon Peripatetico, al quale, pel soverchio affetto verso i comenti di Simplicio, è parso decente, senza esprimerne il nome, lasciarli quello del reverito scrittore. Gradiscano quelle due grand'anime, al cuor mio sempre venerabili, questo publico monumento del mio non mai morto amore, e con la memoria della loro eloquenza mi aiutino a spiegare alla posterità le promesse speculazioni.

   Per approfondire l'argomento consiglio agli interessati di leggere il libro del Prof. Andrea FROVA (Ordinario di FISICA GENERALE alla Sapienza di Roma) e della Prof.ssa Mariapiera MARENZANA (Docente di lettere) edizioni "SUPERBUR SAGGI" intitolato "PAROLA DI GALILEO - attualità del grande scienziato in una scelta commentata dei suoi scritti", dove oltre al commento di alcune opere di Galileo Galilei, alla fine di ogni capitolo vengono riportate anche interessanti Note FISICO-MATEMATICHE.

1) SIDEREUS NUNCIUS (Pubblicato nel1610);

2) IL SAGGIATORE (pubblicato nel 1623);

3) DIALOGO SOPRA I DUE MASSIMI SISTEMI DEL MONDO........(pubblicato nel 1632);

4) DISCORSI E DIMOSTRAZIONI  MATEMATICHE........(pubblicato in Olanda nel 1638);  

5) DISCORSI intorno alle cose che stanno in su l'acqua o che in quella si muovono;

6) LE OPERAZIONI del compasso geometrico e militare; 

7) La bilancetta;  

8) Le Mecaniche (titolo originale in francese Les Mèchaniques);

9) TRATTATO DI FORTIFICAZIONE;

10) LETTERE;


(1): gli allievi del Grande Filosofo ARISTOTELE erano soprannominati "PERIPATETICI" perchè lo stesso Filosofo usava insegnare in una parte del giardino del liceo di Atene detto "PERIPATO" (passeggiata).