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CAPITOLO 1 - L'INIZIO DELLA SCUOLA (torna su)

Da: ANNINA
Data: Martedì 26 settembre 2000 20.33
Oggetto: Ciao voi

io sono anna

a me l'inizio prima dell'inizio fa un po' misto di solito: un piede nel positivo e uno nel negativo (o come direbbe un mio compagno di classe un piede nella fossa e l'altro sul filo del rasoio...)

ogni settembre inizia con la frase di rito "quest'anno GIURO che studio!", e comincio a immaginarmi come la brava scolaretta che fa tutti i compiti, che arriva a scuola sempre preparata, che non sbaglia mai i libri... che i libri li ha.....

e con questi pensieri (che a volte mi ci metto a ridere da sola: scolaretta io?! eheheh) però arrivano anche gli incubi: i compiti in classe di biologia e le interrogazioni di matematica e i pomeriggi passati a studiare quelle pagine di storia piene di tutti che si alleano con tutti e fanno guerra contro tutti e re che cadono e popolazioni che si ribellano e che regolarmente vengono smazzettate dagli austriaci che sono sempre in mezzo come il prezzemolo... uh che ossessione!

poi la cosa più triste è quando la mente mi si fissa su quei giorni in cui a stare attenta proprio non ci riesci, e non riesci nemmeno a startene seduta lì nel tuo banco buona buona a guardare gli altri che prendono appunti (e ti chiedi: ma come fanno?? perché io non ci riesco?! secondo me prendono droga, non c'è altra spiegazione...)

ma per fortuna gli incubi abbastanza presto lasciano spazio a certi ricordi che ti fanno sentire proprio viva, e in confronto di quelli che prendono tutti quegli appunti ti pare di essere un illuminato che ha capito il segreto di tutto il sistema scolastico. e i ricordi sono più di ogni cosa quelli che riguardano "lacompagnadibanco": le chiacchierate ed i "discorsoni filosofici" durante le spiegazioni, o le interrogazioni di storia con il walkman a tirare giù i testi delle canzoni, o quando di pomeriggio non hai aperto il libro e il giorno dopo hai un compito di matematica per cui tutti sono disperatissimi e voi due date una letta agli appunti degli altri (quelli di cui sopra...!) e vi dite "questo sarà un quattro sicuro" e invece dopo salta fuori che siete le uniche due ad aver preso otto in quel compito difficilissimo, e nemmeno ci potete credere tra gli occhi odiosi di tutti ed il sorriso della prof. che, poverina, pensa "queste sì che sono due ragazze che lavorano..." (questo capita una volta nella vita purtroppo)

ma l'inizio quest'anno non è stato il massimo. sembriamo una classe da libro cuore. tutti stanno attenti, quasi nessuno fa più una battuta, ancora un po' e certe volte non si ride neanche per quelle dei prof. (che ogni tanto raggiungono indici di idiozia assurdi ma fanno ridere proprio per quello) sarà la "paura" dei prof. nuovi (che ti stanno sempre addosso a dirti che gli esami di qua e gli esami di là...) e di tutte le cose da studiare?

quando penso che dopo le superiori non ci sarà più "scuola" (sarà università al massimo, e sarà completamente diverso) mi prende la malinconia perché ho paura che mi lascerò travolgere nel vortice di quelli che quest'anno verranno a scuola solo per gli esami e non hanno tempo di "viversela" la scuola: io voglio andare a scuola per andare a scuola, almeno fino a marzo, e ho un po' paura di non riuscirci questa volta... ma giuro che ce la metterò tutta (e che quest'anno studio... giuro!)

annina

CAPITOLO 2 LA STRADA PER ARRIVARE (torna su)

Da: LETIZIA
Data: Martedì 3 ottobre 2000 18.33
Oggetto: Luoghi o non luoghi, vattelapesca

Cara Annina
dici che sarebbe strano incontrarsi nei corridoi senza riconoscerci: ma io ti conosco benissimo! Tu hai i capelli rossi, sei di statura media e mi è molto simpatico il neo che hai sulla guancia sinistra. Mi piace molto anche quel modo un po' strano di pronunciare la esse che ti fa un po' damina del '700.
Cioè, non ti conosco ma mi piace pensarti così.. eviterò da oggi in poi di litigare con quelle che hanno i capelli rossi. Oltretutto mi sarà facile perché la stronza (ok, ok, prof, solo una volta) che ben sai è bionda.
Ma va bene così. Basta basta.
Caro prof. miticissimo quel suo coso là, Marc Augè. la storia dei nonluoghi mi è parsa acuta anche se non mi ci ritrovo.
Cioè, da casa mia sono venticinque chilometri, metro più metro meno e devo dire che per me sono luoghissimo!!
Mi sveglio presto.
Caffelatte, biscottino, mela nella cartella (la mammina dice che fa bene alla pelle, che palle!) e fuori. Ma quando fa freddo sono czz (aridàie!!). Cammino come rimba, con 'sta cartellozza piena di latino e di filosofia (libri da quintale!!) Mi pare quasi che il momento più bello della giornata sia trovarsi lì come scemi (siamo in sette che saliamo alla stessa fermata). Si è così rimbambiti che si è autorizzati a tacere, a non dire nulla di intelligente. Mitico! non dire nulla di intelligente! Mi piace. Mi trovi lei una bella espressione filosofica per questa idea, tipo "sublimazione bla bla bla del silenzio rimba". Però mi sento sorella degli altre sei scemi addormentati e gli voglio bene. Si vuol bene a tutti in questi nonluoghi, o almeno a me pare così. O magari non sono nonluoghi o dalle mie parti ci sono solo persone simpatiche. Quando poi d'inverno fa un freddo che ti congela so io cosa allora è anche più bello perché si fa quel fumo dalla bocca che pare di essere li per scaldarsi. Basta, finito, perché quando arriva la corriera si entra nel clima della scuola: trovi lo scemo che litiga per il posto, quell'altro che ti fa la battuta sulle dimensioni delle tue cose o del tuo coso, scemo, che ti complessi e ti pare sempre di averne troppo o troppo poco! Pensa alle tue di cose!
Insomma già non mi piace più perché le cose che dici si dividono subito in aggressive, intelligenti, sceme: insomma la gente ti ascolta.

E' come se mi svegliassi lì e non mi piace molto svegliarmi così.

Non mi piace neanche quando si arriva perché si scende in cinquanta, ci si unisce ad altri seicento che vanno parlando ad alta voce. Mi piacerebbe fare il pezzo fino a scuola con uno che mi abbracci, (lui!!) perché perdermi in quella massa vagabonda mi fa sentire un po' niente.

Ecco prof., potrei andare avanti tre anni ma più o meno questa è la mia strada. In macchina è un'altra cosa? Baci affettuosi a tutti, soprattutto ad Annina che ha una esse così carina

By by boys. Letizia

CAPITOLO 3 - I COMPAGNI DI BANCO (torna su)

Da: SARA
Data: Sabato 14 ottobre 2000 22.44
Oggetto: Miticissimi compagnidibanco

Ciao a tutti, vi è mai capitato di pensare che la cosa più divertente della giornata sia andare a scuola?

Io ho due compagni di banco, dall'aprile scorso. Sono due ragazzi, cosa dico ragazzi, sono le mie stelline, nonché i miei migliori amici anche fuori dall'ambiente scolastico. Dato che ci conosciamo molto molto bene sappiamo come prenderci a seconda dell'ora. Per i primi venti minuti ci limitiamo solo a copiare i compiti, che più o meno dalla prima superiore sono diventati un optional (si scriverà così???) poi una timidissima e ancora rincoglionitissima voce dice "che palle!!" e da lì si apre un mondo fantasico ed entusiasmante che ci fa sbregare dalle risate. Battute, frecciate, commenti, stronzatine, pacchi interi di patatine sotto il banco, bottiglia di cocacola in cartella, cicchino sempre pronto al cambio d'ora, quaderno delle cazzate dette dai prof. e non solo, imitazioni, idiozia completa e soprattutto tante tante chiacchierate, ci capitato molto spesso di tenere il muso a un prof., solo perché interrompeva uno dei nostri profondissimi discorsi, naturalmente quasi ogni volta uno di noi tre finisce in prima fila, mentre gli altri due dietro ridacchiano e fanno strani gesti per farti scoppiare a ridere, facendoti fare grandi, immense figure di merda. È troppo bello quando sei interrogato e devi cercare la concentrazione cercando di sparare le cazzate più verosimili, e i tuoi mitici compagnidibanco si guardano appassionatamente e si baciano, o meglio fanno finta dal momento che sono due ragazzi, oppure iniziano a cantare canzoncine imbecilli ovviamente storpiate, o quando imitano alla perfezione robby williams nel suo ultimo singolo per non parlare del balletto di morcheeba o dei backstreetboys. Troppo bello quando uno dei tre dice tutto serio "zitti per favore", e sotto lo sguardo sbigottito degli altri due, cercando di trattenersi dallo scoppiare in una sfacciata risata, continua "sto cercando di seguire". Poi ci sono i ritratti e i soprannomi, ovvero la più grande cattiveria sulla tua peggiore qualità. Forse ve li stò descrivendo come due cretini infantili, ma vi assicuro che sono le persone che in questo momento mi sono più vicine, e a cui voglio più bene. Quindi, mi dispiace se tu, caro prof. hai avuto compagnidibanco che non erano un granché non sai quello che ti sei perso.

CAPITOLO 4 - UNO ZAINO PER AMICO (torna su)

Da: LUCIA
Data: mercoledì 18 ottobre 2000 19.13
Oggetto: Zaino

ciao. senza troppe premesse e premessine, comincerei subito a presentarvi Zaino, il mio adorato Zaino rosso, sempre lui dalla primamedia

è proprio bello e io mi ci sono affezionata

se penso a lui, mi viene in mente la praticità: a volte mi piacerebbe usare la borsa, ma non mi sta mai tutto e il peso è tutto su un braccio.

non pensate che io abbia chissacosa dentro il mio Zaino: anche a me fa una tristezza immane sentire nelle scale le lamentele degli zaini troppo pieni che progettano uno sciopero a breve termine (= rottura di un laccetto, sbreghetto su una tasca....); dentro lo Zaino: c'è uno scompartimento mangiare, decisamente il più fornito c'è quello ginnastica, c'è una piccola tasca-spasso, dove navigano walkman, quadernetto-cazzate, agendina, qualche pastello, chewing gum, elastici, fazzoletti....(+ l'impossibile, l'immaginabile) e infine ci sta pure qualche libro+quaderno (1 quaderno: uno per tutti tutti per uno)

se il mio Zaino potesse parlare e/o agire sarei + o - morta per tutte le volte che amorevolmente me la prendo con lui....(c'ha ancora cicatrici di mie incazzature antiche e recenti...) e poi penso che mi sputtanerebbe un po', perché lui sa praticamente tutto di me, dalle cosa più illegali alle più stupide

sono d'accordo con Z (più diminutivo di così...posso?): credo che dallo zaino di una persona si possono capire tante cose; non fraintendetemi, non è che c'è una legenda precisa, tipo chi ha Seven è così, chi l'Invicta è cola, però e interessante pensarci un po'

oggi osservavo le mie compagne: c'è la tipa che cambia quasi ogni giorno borsa, a seconda di come è vestita; c'è quella che ha la borsa che si alterna con l'eastpack, zeppi entrambi di scritte interminabili tratte da canzoni/libri sulla cultura punk; c'è chi ci ha scritte le frasi d'amore o il nome dell'attuale ragazzo con tanto di cuoricini e abbellimenti vari, c'è chi, come me ha sempre lo stesso zaino dalla prima, c'è chi lo cambia rigorosamente ogni anno (che non capisco mai dove buttino poi le katerve di seven di ogni tipo...che li collezionino??) ecceteraeccetera

ciaociao

lx

CAPITYOLO 5 - I BIDELLI (torna su)

Da: SARA
Data: domenica 5 novembre 2000 18.50
Oggetto: lety, magari io...

Grandissima Lety che gran culo!!! I miei genitori sono separati da quattro anni quindi non penso che avrò più fratelli, anche se ho una sorellona di 21 anni che fa per cinquanta.. grande la mia sorella...ha degli amici maschi che sono uno spettacolo.. è la mia migliore amica, anche se ci scazziamo molto spesso...sa fare le carte...e mi spiega tutto sui ragazzi, sul sesso etc, etc.

Qual è stato il vostro alto della settimana e quale il vostro basso?

Il mio alto è stato ritrovare uno dei cd che adoro di più al mondo tra il materasso e la rete del letto ancora tutto intero, nonostante la sua permanenza di più o meno due mesi lì sotto!!!

il mio basso è stato scoprire che una deficiente sta cercando di mettersi insieme al mio ex moroso.. va bhè!!!

le bidelle (io continuo a chiamarle così perché non credo proprio sia offensivo, anzi è molto più personale..) se non ci fossero bisognerebbe inventarle, grandissimo sprazzo di pazzia nella scuola, all'inizio fanno le dure tentando di rimandarti in classe, poi ti chiamano addirittura per andare con loro a fumarti una sigaretta. Comunque i miei compagni di classe mi odiano perché gran parte delle bidelle di scuola mia mi adorano. Tutte sanno come mi chiamo, sempre pronte a coprirmi se arrivo in ritardo o se mi servono le classiche 500 lire per il caffè (scusa Lety se ti ricordo il distribuiscibevande..) mi ricordo che l'anno scorso mi ero mollata con il moroso e una di loro mi ha consolato. Poi fighissimi i soprannomi che di solito si danno alle bidelle e ai bidelli, pizzaiola, Patty, Giba, merda (il mio preferito delle medie), etc.

Spesso si identificano talmente con noi studenti che insultano gli insegnanti se ti danno un voto basso, ti fanno i complimenti per il nuovo taglio di capelli, non avvisano i proffs delle ore di supplenza e stanno con noi a fare casino, grandissime...qualche volta penso a quanto sia brutto per loro affezionarsi così tanto a persone che occuperanno la loro vita per un brevissimo anno scolastico!

Buona domenica sera non studiate troppo...peace love empaty

Sara

CAPITOLO 6 - IL TELEFONO (torna su)

Da: LUCIA
Data: martedì 21 novembre 2000 15.14
Oggetto: leggendo...

scusate se offenderò qualcuno di voi, ma io NON SOPPORTO lo smanettamento in classe dei cell, e tantomeno la bellamostra di tenerlo sopra il banco per sfoggiare questa o quella nuova custodia, per non parlare poi delle odiosissime suonerie che è necessario far sentire a tutti in ogni momento (ma quante ce ne sono????)

prima cosa: a che czz serve????????????????????????

seconda cosa: io sono grandicella e non me ne frega più di tanto (anzi, oserei dire, non ce l'ho per "reazione"..), ma per esempio mio fratello lo vorrebbe da morire, e, oltre a non poterlo avere, si deve subire tutto il giorno i compagni che si fanno squillini in classe in ogni momento, e si mandano sms senza senso ecceteraeccetera.

terza cosa: l'isolamento: quella che il nostro amico Z vede come la cosa positiva, per me è la più orribile: Kabadi io non la tollero quando inizia a squillarsi col moroso; perfortuna sa che mi urta e perciò si limita: è proprio una droga, e pure costosa!!!! sì cioè, non tutti se la possono permettere (.....); e poi, dove andranno a finire tutte le mitiche battaglie navali, i bigliettini per il compagno dall'altra parte della classe fatti passare di mano in mano, l'inventarsi qualcosa per fartela passare???

non crediate che stia conducendo una campagnia antitelefonini, anzi, sono spesso molto utili, ma usati con un po' di testa, e soprattutto stando bene attenti a non far soffrire (di intolleranza o di invidia ) i nostri vicini. fatelo perfavore

il cordless è tutta un'altra storia

io sono una di quelle che molto spesso studia sul letto (e non mi vergogno ad ammetterlo) soprattutto quando ho sonno, così non corro il rischio di addormentarmi alla scrivania, che poi si sta scomodi....... se in quel momento suona il tel, sono czz per chi sta chiamando, perché in genere per i primi 2,3,4,5 squilli il suono si confonde col mio sogno, può essere un urlo di un leone nella foresta, una tarantella ballata in una qualche piazza sconosciuta, il lancio di una navicella spaziale....... (dipende anche un po' da cosa mangio a mezzogiorno), quando realizzo che invece è il telefono e un po' per volta capisco dove sono e perché (moooolto lentamente), l'impresa consiste nel trovarlo, attorcigliato tra le lenzuola, sotto il cuscino o a volte sotto il letto.....

queste in sostanza le idee che dovevo scaricare prima di studiare mate, senno poi ci pensavo tutto il pomeriggio… MATEKISSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSS

ciao _Lucia_

CAPITOLO 7 - IL RICEVIMENTO GENITORI (torna su)

Da: LUCA
Data: venerdì 15 dicembre 2000 12.27
Oggetto: i colloqui

I colloqui li fanno giusto prima di natale per rovinarti le feste, per farti passare le vacanze con i tuoi che ti saltano addosso ogni 5 secondi. Mamma che vita.

Io nn sono uno che se la cava male: beh, nn avrò la media del 8 come il mio compagno di banco ma il mio buon 6 o 7 me lo porto a casa anche se nn in tutte le materie. Ho un difetto: studio bene solo quello che m'interessa! o solo quando sono nella M con una materia! nn è una cosa molto saggia ma dato che nn ho il tempo materiale, sono costretto a tagliare ciò che conta meno.

Tornando ai colloqui sono stato costretto con la forza da mia mother ad accompagnarla; quando me l'ha detto per un pelo nn mi saltavano i nervi! Cosa strana è che ci ho trovato parte della mia classe e allora che abbiamo fatto? Mamme fuori dalle "balle" che noi facciamo la fila dallo stesso prof.; così siamo quasi sempre stati appiccicati a chiacchierare del più e del meno, dell'alito del prof. X, della testardaggine della prof. Y, ecc... (adesso vi do le coordinate X e Y e voi disegnate il grafico). Verso il tardi poi è arrivata la mia famiglia al completo: papa e sorellina, naturalmente messi tutti a far la fila.

Conclusioni: nn lo ammetterei mai davanti a mia mamma, ma mi sono divertito!

Salutoni da Luca

CAPITOLO 8 - LE OCCUPAZIONI (torna su)

Da: MATTEO
Data: venerdì 22 dicembre 2000 15.33
Oggetto: Itis oKKupato

N'Giorno a tutti! Come ve pasa la vitaccia?

L'okkupazione? Sono sopravvissuto...poco

Come tutti sapete il caro vecio KKeennedy è stato okkupato e io, da bravo ragazzo quale non sono, ho partecipato alle lezzzioni e vi posso giurare che è stato meglio che okkupare con questa manica di TruZZI e Di-skotekari da strada! Dove sono i bravi metallari di una volta? Ho avuto la sfortuna di nascere in una generazione sfigata! Infatti una generazione come quella che frequenta il KK, che non sa okkupare (non hanno neanche avuto il coraggio di okkupare la classe) e che non conosce i vocaboli umani non vale la pena di guardarla. ke altro dire!!??!! Niente è cio che sembra, tutto è ciò che è! Frase mia, dallo sfigato della generazione sfigata! Okkupato o non okkupato l'itis rimane una sQuola del Kzz (apparte per i prof e il noooooon far niente)

Ciao

matteo

PS:scusate la grammatica e le parolAcce

CAPITOLO 9 IL FUTURO (torna su)

Da: Luca
Data: mercoledì 10 gennaio 2001 21.58
Oggetto: POSTA SUL BANCO n°11: Anno nuovo...

Anno Nuovo, vita nuova! ehhh! Ma, sarà vero? nn molto quest'anno, almeno per me. La scuola è sempre quella, sono carico come al solito, ... non mi pare mi stia cambiato molto dall'anno passato (anche se nn è il caso tirare le somme ora); a parte aver un'idea di chi siete, e ciò nn è male! beh! certo! se penso a qualche anno fa la vita mi è cambiata di molto però, ed in positivo.

Un altro anno è cominciato! e ci si chiede: futuro? prospettive? e il prossimo? ogni cosa a suo tempo! però fantasticare nn fa male a nessuno; quando la mia mente vaga sperduta nel mondo fantasy mi sento libero (e felice, come una farfalla) [l'avete capita?]. Mi piace fantasticare, su di tutto, mi tiene up il morale quando son giu. Sogni e fantasie vanno tenuti chiusi in un cassetto che va aperto ogni tanto.

Spero che questo sia un bell'anno.

Spero di divertirmi.

Spero che mi vada tutto liscio a scuola, senza curve e buchi.

Spero che ogni anno della mia vita sia sempre + bello.

Spero.

E voi? che pensate per l'anno appena cominciato? Sogni & speranze?

 

P.S. nn mi pare di aver scritto molto, come avrete ormai ben capito vado per i riassunti. Se leggete Stephen King e se avete letto "Rita Hayworth e la redazione di Shawshank" tratto da "Stagioni diverse" ci troverete qualcosa di somigliante. Se nn lo avete letto LEGGETELO; è un piccolo capolavoro .

Salutoni, Luca

CAPITOLO 10 LA RICREAZIONE (torna su)

Da: Lucia
Data: mercoledì 17 gennaio 2001 18.39
Oggetto: lancio settimanale

ehiiiiillaaaaaaa, adesso tocca a me! please: non createvi troppe aspettative, perché non so ancora cosa riuscirò a partorire!!

mi è venuto in mente, siccome ancora non riesco a sintetizzare come luca, di fare una puntata a puntate, cosi casomai la leggete a pezzettini; d'altronde, è anche la prima volta che lancio io, e ogni cosa che mi viene in mente mi sembrava importante........

1^ PUNTATA

ma voi ci pensate a quante ricreazioni facciamo noi nella nostra vita?????

....dunque.....13 anni minimo.....6 mesi per anno.....25 (media) giorni al mese.....supergiu 19500 minuti.......PERO'!!!!

2^PUNTATA

io da quattro anni la Ricreazione la passo con la mia bestfrienda Laura. E' il momento decisamente più bello di tutta la mia mattinata, ma visto e considerato che io durante le mie sei ore mattutine di ricreazioni ne faccio più o meno una decina (senza contare quelle ore che si possono considerare ricreazioni perenni), quella dalle 11meno20 alle 11meno10 è la più significativa

ma che cos'è la ricreazione? 10 stupidi minuti di "contentino" (tipo gli zuccherini ai cavalli) che sono concessi agli studenti per "rilassarsi un po'", quando invece già fare due volte le scale è un tormento e se resti in classe ti puoi beccare la prof. che attacca a parlarti dell'ultima interrogazione e blablablablaaaaa?????????

NO, NO, io i miei momenti di relax me li scavo un po' tra un'ora e l'altra - quei brevi o lunghi (depende!!!) intervalli di tempo che mi piace considerare ricreazioni vere e proprie- sennò non so se resisterei tre ore senza.

beh, durante questi piccoli spazi di vita, faccio le cose più straviate......

3^PUNTATA

1- MANGIO (l'impossibile; potrei scrivere un pezzo sulla postasulbanco a mo' di Z, se solo mi ci mettessi.....)

2- scrivo pensieri/ni (es. per l'argomento della nostra settimana, o per gli amici, o per le altre cose che faccio)

3- mi studio il copione, che mi piglio sempre tardi, con la 'mia' Kabadi

4- rompo le scatole a Kabadi (è divertentissimo: non si inczza mai!!!!)

5- mi vado a fare un giretto dai miei adorati bidellini

6- vado a fare la pp

7- se è bello guardo un po' fuori dalla finestra

8.- ascolto un po' di musica, specie se sono LOW BATTERY

9- riordino un po' il mio casino nel banco e le varie cianfrusaglie

10-V&E (=varieedeventuali)

4^PUNTATA

ma decisamente la Ricreazione con la erre maiuscola è quella che tutti conoscono come tale.

la storia delle mie Ricreazioni con la Lau ha subìto una svolta quest'anno, 'caused cambiamento di sede

fino all'anno scorso andavamo fuori, io e lei, ed era bellissimo, specie quando c'era un piiiiccccolo raggio di sole, e ci "scaldavamo come le buritole" e, tra un po' di creckers, una cicca, un mandarino e un po' di qualcosa da bere, passava un po' (trOppo velocemente) il tempo. non parlavamo spesso, perché le facce già parlavano da sole. era bello poi perché quasi sempre se io ero OUT lei era IN e se io ero IN lei era OUT, cosi ci aiutavamo e incoraggiavamo un po' a vicenda, mentre se eravamo tutte e due OUT o tutte e due IN c'era un po' da preoccuparsi.....

Quest'anno, io, appena suona, mi piombo in corridoio e, dopo che lo attraverso completamente (=traversata atlantica) arrivo nel cesso di quell'ala, dove c'è lei con le sue compagne di classe, che spesso parlano più o meno nervosamente di cosa gli è successo le prime ore

ditemi scema ma per me è proprio bello, e anche un po' difficile da spiegare

Poi mi piace da morire fare quell'interminabile corridoio, perché, mentre la mia aula si avvicina lentamente, mentre vedo volentieri chi conosco e riconosco le mie stesse sensazioni, il pensiero della mia mèta si fa un po' da parte

........CONCLUSIONS.......

ho cercato di essere sintetica, ma sicuramente avrò dimenticato qualcosa

ora lascio un po' a voi la questione: secondo me da come uno passa la sua Ricreazione si capiscono diverse cose di lui (ehmmmm.. questo non è proprio italiano, sapete com'è, sto inventando una nuova lingua...) ; e secondo voi? e se sì, di me cosa avete capito?

SAYONARA! -Lucia

ps: se neanche questa settimana i boys non si fanno vivi, penso che potrei uscire dal gioco, anche se è una cosa che mi peserebbe tanto; ovvio, non perché è la "mia" settimana e tutti DEVONO commentare, ma perché sennò è come sciare senza uno sci,

arriciao a tutti

CAPITOLO 11 - COME SALVARSI A SCUOLA (torna su)

Da: ANNINA
Data: mercoledì 24 gennaio 2001 14.35
Oggetto: posta sul banco num... ops non ho tenuto il conto

visto che si è diffuso il nuovo trend di percentualizzare gli studenti (e non solo loro!) perché non dovremmo farlo anche noi che siamo i diretti interessati? suvvia miei giovani amizi postazzoni (mo non so mica perché mi è venuto questo azzentino bologneese), PERCENTUALIZZIAMOCI!

prendiamo, a campione, una piccola e gioiosa classe di liceo dell'ultimo anno e mettiamo che sia di una ventina di persone, facciamo ventuno. allora, percentualizzando potrei dire che un buon 52% degli studenti oscilla tra lo "sgaio" e il "nullafacente", il restante 48% appartiene invece alla categoria che va dallo "io-studio-perché-mi-piace-farlo" al "non-ho-il-coraggio-di-non-fare-i-compiti". la seconda metà non offre grandi spunti di riflessione, ma con la prima caschiamo proprio bene e dunque...

...argomento della settimana: PICCOLO MANUALE DI SALVEZZA SCOLASTICA. ovvero: tutte le scene scandalose e le storie assurde che ho visto e sentito in cinque anni per saltare le interrogazioni.

naturalmente non si può non partire dalla classica MARINA. (mentre in tutta italia l'atto di non presenziare alle lezioni viene denominato con dei banali bruciare, fare sega, bigiare e via dicendo, noi siamo gli unici ad usare questa bellissima metafora del marinaio che mi piego sempre a vedere le facce di chi non capisce e strabuzza gli occhi). fatto sta che ad andare in giro la mattina in inverno non trovi neanche un buco di bar libero, mentre verso primavera la più alta densità studentesca la si riscontra nei parchi. gli ultimi giorni di scuola al parco galvani me li ricorderò sempre.

comunque di chi va in marina non c'è poi molto da dire, perché non usa la fantasia. chi invece a scuola ci va lo stesso, anche se non ha studiato, intanto è un animo intrepido e coraggioso, e poi deve per forza avere fantasia e sfacciataggine in quantità industriale. di modi per saltare le interrogazioni ce n'è migliaia e migliaia, mi appello a voi per cacciarne fuori il maggior numero possibile.

il più comune è il MALESSERE IMPROVVISO, che magari sarà anche banale, ma c'è chi lo sa fare con arte. un paio di anni fa un mio ex compagno di classe era interrogato in promessi sposi. a un certo punto si è magistralmente accasciato ai piedi degli altri interrogati, alzandosi poco dopo e mormorando "...un calo di zuccheri...". spettacolo! il prof. (quello dei temi sugli ebrei) l'ha mandato al posto, dove è stato ingozzato di caramelle; in classe nostra quel giorno c'era un attore che avrebbe fatto invidia a vittorio gassman!

...

buona fine di settimana a tutti e ben arrivato a chi ben arriverà

CAPITOLO 12 - L'AMORE A SCUOLA (torna su)

Da: SARA’
Data: domenica 4 febbraio 2001 2.02
Oggetto: posta... d'amore!

Scuola e amore vanno d'accordo?

Forse la scuola è un po' gelosa dei suoi studenti e quando si accorge che sono innamorati comincia a vendicarsi sulla pagella... mi viene male solo a pensarci!!!

Ho sempre pensato che gli Studiosi, quelli che dedicano davvero tanto tempo ai libri, fossero assolutamente immuni dall'innamoramento... Circa una settimana fa ho scoperto che una compagna di classe tra le più brave e studiose, ha il moroso. Terribile!!! Vi giuro che ci sono rimasta malissimo. Allora ho pensato che la scuola, sebbene gelosa, chiude un occhio nei confronti di certi studenti e si mette in disparte perché sa che comunque non verrà trascurata. Con altri studenti, ad esempio con me, la gelosia è incontenibile e si trasforma in irrimediabili 3, 4 e 5.

Le storie d'amore scolastiche credo che siano l'unico caso in cui gli studenti si recano a scuola volentieri, con il sorriso stampato sul viso... Ma nella mia scuola è difficile che ciò avvenga dato che siamo tante donzelle e pochissimi uomini.

Per fortuna ci sono un sacco di professori, così le liceali possono almeno consolarsi con questo tipo di amori platonici. Nella maggior parte dei casi si tratta proprio di "amore per la cattedra", nel senso che le studentesse si innamorano del professore proprio perché professore. E la cosa può anche diventare produttiva, basta pensare che alcune mie compagne un po' discole da quest'anno non si perdono neanche una parola durante certe ore, e non perché hanno sviluppato un interesse per le materie!!!

Senza dubbio non è compito solo della scuola, ma anche questa dovrebbe insegnare ad amare perché il modo di rapportarsi all'amore rientra nella paideia.

Comunque innamorarsi è bello e se vi capita non date troppo peso alle vendette della scuola (non c'è neanche bisogno di dirlo, vero?).

Che tardiiiiii!!!!!!!!! Meno male che domani si può dormire!!!

CAPITOLO 13 - I VOTI (torna su)

Da: PAVEL
Data: sabato 10 febbraio 2001 8.32
Oggetto: ciao da Paviel

La nostra scuola-barca (preside docet) è all'avanguardia nel magico mondo dell'autonomia.

Siamo così autonomi che la mia pagella è già da 3 settimane firmata in segreteria.

Questa possibilità bizzarra rispetto alle altre scuole della provincia è giustificata dal

quadrimestre-bilateralmente-trimestrizzato (copyright preside).

Tutto ciò per dire che la tanto amata pagella a me è già arrivata con l’incazzatura dei parenti

e la ramanzina di: insegnanti, preside, bidelli.

Tuttavia non è un primato di cui vantarsi dal momento che leggendo la mia pagella sembra di parlare con la NASA:

5 - 4 - 3 - 2 - 1 - 7- (fisica ed ed. fisica) - 9 (condotta) EGNESCION.

La cosa che più mi da fastidio è che il mio lavoro-non lavoro di tre mesi sta scomodamente seduto in una casellina di Excel. Un voto meritato a settembre cataloga i sempre meno rari pomeriggi di studio ed uno studente che dopo 4 anni ha capito di dover studiare non viene incentivato bensì demoralizzato.

Spero di essere stato più potabile

CAPITOLO 14 - LA STORIA (torna su)

Da: SARA'
Data: domenica 4 marzo 2001 19.32
Oggetto: che storia...

La storia in sé è una gran bella roba. Se non esistesse il passato, non esisterebbe il presente e senza "memoria storica" non sarebbe stato possibile il progresso. Questo lo capiscono tutti.

Ma a cosa serve, visto che ormai bisogna preoccuparsi solo dell'immediato presente, dell'oggi, dell'adesso?!?! Sembra che la storia non sia più antica, ma solo vecchia. E, secondo la logica del consumismo, tutto ciò che è vecchio è da buttare, perché puzza, fa schifo, è fuori moda. Allora potrai comprare qualcosa che lo sostituisca, qualcosa di nuovo, bello, moderno e alla moda. Allora al posto della storia ci vengono offerti giornali spazzatura e programmi televisivi come il Grande Fratello, che mi sembra sia l'esempio più evidente di storia in diretta, divertente, facile da capire e che si svolge nell' "adesso".

I problemi sono altri. Come ad esempio il libro di testo che non ho ancora capito come sia strutturato... l'unica cosa certa è che non segue un ordine cronologico, mentre il prof. giustamente lo fa, per dare una visione sequenziale e globale della storia. Quindi non si sa mai dove andare a trovare le cose che sono state spiegate in classe, insomma, è un casino!

Mercoledì scorso, durante l'ora di filosofia, Katia (la mia compagna di banco) mi ha scritto:

"Sta nevicando, e il Marcuz (il nostro super prof. di storia e filosofia) dice che, se il tempo non esiste, il passato non esiste, il presente non esiste, il futuro non esiste."

E' una frase senza senso, una cazzata, ma volevo raccontarvi questo episodio. Perché, a volte, nelle mattine più buie e più fredde, c'è un'atmosfera magica. Si condensano all'improvviso un sacco di pensieri, emozioni, ma anche se si guarda fuori dalla finestra, si ascolta... magari distrattamente, ma si ascolta.

CAPITOLO 15 (torna su)

Da: ANNINA
Data: lunedì 19 marzo 2001 1.07
Oggetto: E PENSO DI SENTIRMI… CONFUSA E FELICE…

...proprio come dice carmen consoli, proprio come ha detto sara...

non saprei ancora che cosa dire, penso che per una settimana almeno sarò ancora preda di questo Sconvolgimento, penso che stasera quando andrò a letto e chiuderò gli occhi non riuscirò a pensare ad altro e mi si scioglierà addosso tutta la malinconia.

mi viene da pensare agli sguardi con lucia da una parte all'altra del tavolo, e alle frasi che iniziava a dire per poi interromperle a metà, ma anche se erano solo due o tre parole mi pareva di capire esattamente quello che voleva dire e non riusciva.

mi viene da pensare a voi che siete lì davanti al pc adesso e magari non vi vengono le parole oppure il pc lo avete appena spento e magari vi siete buttati sul letto a pensare a come progettavamo di scambiarci i nomi... e a quando poi sara, lucia ed io siamo corse fuori a cercarla... e poi gli abbracci...

mi viene da pensare a tutte le piccole cose che solo adesso mi saltano in mente, tutte le parole e le frasi di letizia che potevano nascondere chissà cosa dietro... ma chi se lo sarebbe mai immaginato? era così... vera.....

mi viene da pensare che "duezero" ha fatto la cosa più Grande, ha inventato e creato per noi una persona che a ci è sempre sembrata viva, lucia la cercava a scuola, io la mattina in autobus guardavo dentro a tutte le corriere..., vedersi circondata di corriere in cui so che la leti non c'è...

mi viene da pensare - come ha detto paoletto - che sembra che sia un po' "morta" la nostra letizia adesso, e non so voi ma io c'ho proprio un buco dentro. però nello stesso tempo rimarrà dentro ognuno di noi (specie chi l'ha conosciuta dall'inizio, credo) e anche se magari adesso non lo possiamo ancora proprio capire per bene ci avrà fatto crescere un po', dentro da qualche parte. e ha ragione anche matteo, è come aver finito di leggere il proprio libro preferito, per me è come quando ho finito di leggere Pao Pao...

ho messo il repeat su WISH YOU WERE HERE dei pink floyd e più l'ascolto più penso alla letizia che c'è dentro di me e che credo cercherò sempre in chiunque altro. (how I wish... how I wish you were here...). leti ti voglio così bene che mi scaldi dentro

 CAPITOLO 16 (torna su)

Da: PAOLO VENTI
Data: venerdì 13 aprile 2001 18.24
Oggetto: Bentornati

Vecchie volpi, quando il gatto non c'è i topi ballano, eh!?

Manca lo Zani, Annina in vacanza, Letizia in vacanza, Paviel non so dove, io a Praga (tie', ihihih) e qua si scrive poco.

Allora voglio dire qualcosa anca mi su questa storia dei computer.

Qua si comprano computer a nastro, decine a colpo. Di sicuro le ditte gongolano, l'economia viaggia, ma il problema è anche questo: servono a scuola? Stanno lì un po' da soprammobili o da macchina da scrivere?

Il problema è che i videogiochi sono divertenti, la TV è divertente (?) e la scuola no.

Il problema dal punto di vista di me insegnante è che ho allievi che studiano due ore e stanno davanti al PC sei ore. Insomma la scuola ce la fa a restare competitiva? Deve andare incontro alle nuove tecnologie per restare al passo o deve arroccarsi su un rifiuto deciso e intransigente?

Per un po' mi ero illuso che le vecchie materie potessero passare attraverso le nuove tecnologie. Ho perfino provato a fare programmi per lo studio del latino, ma dubito che funzioni.

Adesso sono nella fase degli ipertesti: prendere il materiale tradizionale, farlo manipolare, semplificare, accorciare, linkare, per farne delle pagine nuove… ma la scuola così è all'inseguimento, cioè imita tecniche che inevitabilmente le vengono imposte da fuori.

Oltretutto, sapete bene, la profondità di un ipertesto è molto minore di un saggio come si deve e sono pochi quelli che studiano via internet (al massimo si stampano le ricerche già fatte)

Ma quello che penso veramente viene adesso: la scuola deve superare questi mezzi! E' bene che siano arrivati, è bene saperli usare, ma è roba da dare per scontata. Fra dieci anni tutti sapranno scrivere qualche pagina Web, tutti sapranno usare la posta elettronica, tutti sapranno organizzare un ipertesto e allora finalmente si potrà ricominciare a studiare. Quando ci saremo un po' stufati, ci saremo accorti che è bello, è uno strumento, allora di là dal ponte ci aspetta di nuovo la scuola, con studenti e insegnanti, insomma con persone che prendono 'sto strumento, se lo mettono in tasca e si rimettono a discutere, a litigare, a imparare.

E' in fondo quello che già stiamo facendo qui, no? Mi piace sentire che vi incavolate con la posta quando non funziona: vuol dire che l'avete superata, che adesso vi serve e non siete più affascinati per il mezzo. Ormai fa parte di noi, non è in concorrenza con l'uomo, con lo studio, con la scuola!! Noi usiamo l'E-mail per comunicare meglio, e questo è buono e giusto.

Insomma finisco questa sbrodolatura dicendo che la scuola è più del computer: non può essere intimorita dalla nuova tecnologia, non ha in essa un rivale. La scuola è anche al di là del mezzo, è everywhere!! yeah! perché in fondo la scuola è una condizione dello spirito, un luogo dell'umanità! triployeah! (ihihih direbbe Lety)

Ciao postaioli. Con affetto, Paolo20

 CAPITOLO 17 - FUORI DALL'AULA (torna su)

Da: PROF.
Data: domenica 29 aprile 2001 14.12
Oggetto: gita

Postaccioni cari, la poesia di questa puntata è rimasta tutta appiccicata ai colori di Grecia, con tutto il corteo di fiori, mare e pietre antiche. Che qui faticherò a far stare, è ovvio.

Per me andare in gita è sempre un momento bello. Finalmente posso uscire dalla gabbia strettissima dell'ora di lezione e aprirmi a spazi di relazione con più sugo. Anzitutto come prof. c'e' sempre un sacco da imparare dalle persone fuori dalla libertà vigilata dei banchi e delle cattedre. Per esempio si imparano un sacco di cose dai e sui colleghi e di qualcuno poi finisce che ci diventi amico. Per esempio, è bellissimo osservare gli studenti con le loro piccolezze, le frivolezze e le tenerezze che

traboccando da ogni lato, senza il solito composto ritegno. Prendiamo lo scatto delle foto: ma quanto sono sceme certe pose, dico io e quante assurdità vengono fotografate, poi! (annina però in Grecia se l'è cavata egregiamente, lo ammetto).

A me comunque della gita non è mai interessata troppo la goliardia. Tanto meno da prof., è chiaro. Il più è respirare spazi, ambientare un andare con gli altri in luoghi che sono capaci di far scattare suoni nuovi alle emozioni di sempre. Provare a pensare per un attimo il pensiero di Agamennone mentre siedi tra le pietre scomposte a Micene. Vedere qualcosa che ti fa vibrare, dare un nome anche strambo a questa vibrazione e azzardare a scambiare la vibrazione tramite queste parole che la tua sensibilità inventa per reazione; pensare che questo gioco l'hanno fatto in milioni nello stesso luogo primadurantedopo di te e per semplicità hanno deciso di chiamare "bello" questa stratificazione di pensieri; cercare disperatamente di dare un orientamento a questa novità, cioè di farla respirare bene dentro di te fino a farle illuminare il sottoscala della vita, il quotidiano tran tran che ti attende sereno di lì a qualche giorno. Ecco cos'è andare in gita. Perciò in fondo la scelta della località diventa solo un pretesto, perché ogni dove può in realtà andare bene per questa operazione. Il fatto poi di farla in compagnia di studenti, a parte certe fatiche (tanti studenti si comportano da idioti, ammettiamolo), non può che stimolare ancora di più la caccia al tesoro: un diciottenne ha così tanto da scoprire del mondo che l'essergli a fianco in certi momenti ti aiuta a capire sempre meglio quanto sia bello e importante il mestiere dell'insegnante. Anche il tempo della corriera diventa significativo in questo senso. Per questo quando vado in gita più che con i colleghi preferisco stare con gli studenti. E' scoprire insieme a loro che mi fa amare l'accompagnamento, anche se non posso negare che certe cose intense mi piace godermele tra me e me, in un silenzio sospeso tra sguardi curiosi e inquadrature passeggiate che aprono un varco alla risonanza. Sono momenti in cui ti viene voglia di scrivere, quelli. Magari un giorno ci andiamo insieme, proprio noi della post@, a fare una gita!

Nel frattempo, buoni viaggi a tutti.

CAPITOLO 18 - SUONI E RUMORI DELLA SCUOLA (torna su)

Da: ANNINA
Data: lunedì 7 maggio 2001 20.25
Oggetto: leo special soundtrack

queste sono le tracce del cd della colonna sonora dei miei cinque anni di scuola.

- traccia 1. poiché nelle aule del leo ci sono i pianoforti e nella mia classe ho una pianista (e che pianista, la mia ale!) la traccia d'esordio di questo cd è l'ale che suona il basso che l'ho aiutata a fare mettendo un pallino a caso sul pentagramma.

- traccia 2. l'anno scorso nell'aula accanto a noi insegnava un prof che quando spiegava si infervorava talmente tanto che praticamente facevamo, oltre alle nostre 6 ore di filosofia e storia, anche le 6 della 3E. quindi, seconda traccia: le ore di filosofia degli altri.

- traccia 3. le rondini. già, c'abbiamo pure la fortuna di avere un nido di rondini a 20 cm dalla finestra: sono molto pasquali, questo sì, ma fanno un casino che neanche al tnt la domenica pomeriggio... rondini truzze le nostre!

- traccia 4. i cambia monete che ha nominato lo zani ci stanno perfettamente. un bel giorno una mia amica mi ha cambiato 10mila tutte in monete da 100: per un momento il liceo classico ha ballato la samba.

- traccia 5, 6 e 7. le canzoni-ossessione. avete presente quelle che vi entrano in testa nel momento in cui vi svegliate e non c'è santo che riesca a togliervele? che per di più magari non sapete nemmeno tutte le parole e cantate sempre quella stessa frase? ecco, ce ne sono state tre (di frasi) che hanno accompagnato i primi tre anni di scuola: rispettivamente "e penso di sentirmi confusa e felice" (inutile specificare, è Lei), "oh life it's bigger" (r.e.m.), "it's not time to make a change" (cat stevens). l'ale ci ha provato anche con "gli eroi son tutti giovani e belli" per qualche mese ma non ha avuto successo.

- traccia 8. la campanella. eh, la campanella, come diceva qualcuno "la campanella, gargarismo d'angelo"... la campanella è il suono must di ogni scuola, direi, da che mondo è mondo. ma noi abbiamo l'orario diverso da quello degli altri quindi i gargarismi d'angelo non sono mai per noi, è molto triste...

- traccia 9 e 10. ...ma fino all'anno scorso la campanella degli altri ci faceva un baffo perché noi ci eravamo portati il contaminuti del forno da casa: la pannocchietta gialla che faceva impazzire la nostra prof. d'italiano (una distinta signora dai capelli cristallizzati) e poi il cuoco che tutti odiavano perché faceva tic tic tic tic tutta l'ora.

ecco questo è il cd della colonna sonora dei miei cinque anni, ma non potete andarlo a comprare nei negozi, ve lo regala l'annina&co con soli quattordici mila punti.