IL CORRIERE

Il Comando di Reggimento, di stanza in un Capoluogo di Provincia, doveva  inviare  un plico “segreto” al Comando del Battaglione distaccato in altro Capoluogo; quella mattina era giunto da quel Reparto  un Capitano del Distaccamento, che doveva rientrare  in sede nella stessa giornata; fu affidato quindi il plico a quell’ufficiale, con l’ordine  di consegnarlo urgentemente al Comando di Battaglione.

L’ufficiale, non essendo munito di borsa, mette la busta  sotto il braccio e raggiunge la stazione ferroviaria, per prendere il “direttissimo” Milano - Lecce; giunto il convoglio, salito in uno  scompartimento discretamente affollato, sempre con la busta stretta sotto il braccio, si  mette  in piedi nel corridoio; in attesa che il treno riparta, vuole accendersi  una sigaretta e, per avere le due mani libere, mette  il plico contro il vetro della vettura, tenendolo fermo appoggiandosi con una spalla; mentre accende la sigaretta, un viaggiatore con una grossa valigia, per poter passare oltre, gli da uno strattone, facendogli perdere il contatto col  vetro; a questo punto la busta, non più trattenuta dalla spalla, scivola in basso, andando ad infilarsi completamente nella guaina dell’alloggiamento del  vetro, nella parete della vettura. Il Capitano, resosi subito conto di non poterlo recuperare, pensa bene di rivolgersi  immediatamente al Capo Treno e alla Polizia Ferroviaria e, pregando quel  viaggiatore che aveva causato “l’incidente” di non muoversi  da quella posizione per poter  indicare con precisione  il luogo dove intervenire per il recupero, scende e informa rapidamente dell’accaduto il Capo Treno; nel frattempo, il “direttissimo” riparte.

Dopo un rapido consulto, il “Capo Stazione” e il “Capo” dell’Ufficio di Polizia Ferroviaria, decidono di far salire l’ufficiale sul treno “diretto” per Pescara che parte subito dopo e che prevede le fermate in quasi tutte le Stazioni; avvertono altresì i vari Capi Stazione di quella tratta che il “corriere” responsabile dell’ormai famoso plico “segreto”, viaggia nella cabina di guida della “Littorina” di testa del “diretto” che segue il “direttissimo”; nel contempo il personale ferroviario di bordo di quest’ultimo sta smontando la paratia interna della  vettura che contiene la guaina del vetro…con la busta da recuperare.

L’ufficiale, che ignora il contenuto del plico, conscio della grave responsabilità dell’occorso, maledicendo la malasorte, guarda attentamente i segnali  di “niente di nuovo!” che fanno, sbracciandosi, i Capi di quelle Stazioni dove il treno, pur rallentando, non si ferma…

Egli giura che deve comunque a tutti i costi recuperare e consegnare urgentemente il plico “segreto”affidatogli; lui sa bene che, in quanto ufficiale in s.p.e., proveniente dai Corsi Regolari d’Accademia, andrà sicuramente incontro a severe sanzioni disciplinari…o addirittura…penali?

Intanto le Stazioni si susseguono…ma sempre con segnalazioni negative…

Scende la sera…scende la speranza…scende il morale…

Ma ecco che alla Stazione di San Benedetto del Tronto, mentre il treno rallenta per fermarsi al marciapiede con la pensilina, si vede da lontano il berretto rosso del Capo Stazione che corre incontro alla “Littorina”seguito dagli Agenti di Polizia, sventolando una grande busta gialla…

“Eureka!!!”…il plico “segreto” è stato trovato e,…anche se un po’ spiegazzato, viene riconsegnato integro al “Corriere”…che rientra…rinfrancato… al suo Battaglione… verso l’alba…

La carriera del Capitano è salva!

Più tardi apprenderà che quel plico era stato classificato “segreto” solo…per “esercitazione”…

F.S.