La Palude di Ostiglia: "IL BUSATELLO"

La riserva naturale PALUDI DI OSTIGLIA comprende la fascia palustre della Valle del Busatello rientrante entro i confini regionali lombardi. La valle che si estende per circa 2 km in direzione NORD-SUD compresa tra la confluenza dei fiumi Tione e Tartaro ed il Canal Bianco, e situata al confine tra le Province di Mantova e Verona, sui territori comunali di Ostiglia e Gazzo Veronese.

Il corso d'acqua Busatello fu realizzato artificialmente a scopi irrigui ed era già operante nel XVIII sec. Le variazioni strutturali della valle nel corso dei secoli, dovute in gran parte alle consistenti opere di bonifica, l’hanno trasformata in un'area unica nel suo genere sia dal punto di vista morfologico che idrologico per il suo attuale stato di pensilità nei confronti dei terreni circostanti. L'ecosistema acquatico, dell'estensione di circa 80 ettari, ospita una magnifica vegetazione palustre con assoluta prevalenza di cariceto e canneto. Girando al suo interno, si possono inoltre ammirare almeno 19 specie diverse nidificanti di uccelli, tra cui il migliarino di palude, L’usignuolo, la cannaiola e l’airone rosso. In autunno la riserva è sfruttata da migliaia di storni come dormitorio collettivo. Il Busatello merita una visita attenta e non affrettata della durata di almeno due ore.


Isola Naturale su Fiume Po: "ISOLA BOSCHINA"

E’ un'isola fluviale situata nell'alveo del Po, poco a valle di Ostiglia a forma di fuso con asse maggiore di circa 1600 m. ed asse minore di poco meno di 400 m. Definita "biotopo" dalla Regione Lombardia con legge regionale n. 33/1977, è stata recentemente inclusa nell'elenco delle riserve naturali.

La vegetazione è ricca e variegata, soprattutto quella spontanea costituita da diverse "facies" che vanno dalla fascia pioniera caratterizzata da cespugli di polygonum lacatifolium e salici al lembo di foresta a quercus robur.

Dal punto di vista avifaunistico, innumerevoli sono le specie che sostano o nidificano sull'isola. Tra di esse basta citare il picchio verde, il picchio rosso, il barbagianni, il pendolino, la cinciarella e il martin pescatore.

E’ possibile raggiungere l’isola via fiume, oppure nei mesi estivi, quando il livello del fiume è particolarmente basso, tramite il sentiero che congiunge l’isola con l’argine a sud-est di Ostiglia. Durata della visita: due ore circa.


Il Santuario della "Beata Vergine della Comuna"

Sorto alla fine del Trecento a seguito di una prodigiosa apparizione della Madonna ad una pastorella muta e così guarita, fu chiamato "Oratorio della Madonna del Casone" perchè nel luogo della Apparizione vi erano capanne "casoni" per la raccolta degli arnesi e per il riparo dei custodi durante la piena delle acque. Modesta, con una sola navata, la Cappella, con l'accorrenza dei devoti non fu più sufficiente per cui si provvide alla sua trasformazione nella prima meta del Quattrocento. La facciata è rivolta a oriente ed il campanile in stile romanico: l'interno e formato da tre navate sorrette da piccole colonne e nell'altra, al centro, è collocata la statua lignea della Vergine, assisa su un trono a grandezza quasi naturale. L'originario Oratorio edificato sul fondo del Comune fu sempre oggetto di cure particolari da parte dei dirigenti della Municipalità, i quali desiderosi di riparare ai danni del tempo nel 1533 domandarono di essere deputati al restauro della Chiesa e contemporaneamente al duca di Mantova Federico il Gonzaga il permesso per I'esecuzione dei lavori. Con i restauri attribuiti a Giulio Romano si chiusero gli archi intorno al presbiterio, la navata maggiore fu coperta da un soffitto ligneo a rosoni incassettati; le pareti furono decorate ed ai lati dell'altare furono posti gli stemmi di Ostiglia e dei Gonzaga. La Chiesa da quel momento cambiò denominazione e fu chiamata "Madonna della Comuna".