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"Frammento Pergamenaceo del Codice Vaticano Rossi n° 215 - XIV Secolo" (Codex Rossi)

    Il Codice Vaticano Rossiano 215 consiste di sette bifogli pergamenacei provenienti dalla raccolta formata a Roma nella prima metà dell'Ottocento dal bibliofilo Giovan Francesco de Rossi.
Oscar Mischiati nel 1963 scoprì altri due bifogli appartenenti alla Fondazione Greggiati di Ostiglia e la loro identificazione fu come parte dello stesso manoscritto.
Anche i nuovi fogli provengono dalla raccolta di un bibliofilo ottocentesco, il sacerdote mantovano don Giuseppe Greggiati, e anche di essi è praticamente impossibile rintracciare le precedenti vicende.
    Circa la loro possibile provenienza si può soltando dire che don Giuseppe Greggiati operò prevalentemente nella sua città natìa, Mantova, acquistandovi tra l'altro materiali provenienti dall'archivio della basilica di Santa Barbara.
    Certamente subirono dei tagli le pergamene del frammento ostigliese, i cui fogli hanno dimensioni leggermente ridotte con un'altezza minima di cm. 21,8 ed una larghezza minima di cm. 14,7; quest'ultima misura è quella del f. XXVI che ebbe il margine laterale completamente asportato; mentre il f. XXXII presenta, pure sul margine esterno, una forte lacerazione o rosicchiatura (ciò si aggiunge alla minor facilità di lettura più accentuata nelle facciate esterne).