O.L.F.A

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ANNO VI/VII. NN. 29/30 NOVEMBRE-DICEMBRE/GENNAIO-FEBBRAIO 2002/2003 FERRARA

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CONVEGNO SU JANUS PANNONIUS

(presso la Casa di Ludovico Ariosto /sec. XV/ di Ferrara)

17-19 Ottobre 2002

 

  

Immagine dalla strada e dal cortile interno

 

L'apertura del Convegno (dal sinistra a destra): Amedeo Di Francesco, Presidente dell' Associazione Internazionale di Studi Ungheresi; József Jankovics, Vicedirettore dell'Istituto di Studi Letterari dell'Accademia Ungherese delle Scienze; Gianni Venturi,Dir. Ist. di Studi Rinascimentali di Ferrara; Alberto Rochi, Assessore alle Politiche e Istituzioni Culturali del Comune di Ferrara

 

Qualche immagine del convegno con alcuni relatori:

 

1. 2.

1. Darko Novaković (Universitŕ di Zagabria, Croazia),  László Szörényi (Direttore dell'Istituto di Studi Letterari dell'Accademia Ungherese delle Scienze Budapest, Ungheria), László Havas (Universitŕ di Debrecen, Ungheria): Zoltán Csehy (Universitŕ di Bratislava, Slovacchia).

    2. Géza Szabó Universitŕ Lóránd Eötvös di Budapest, Ungheria), Ágnes Szalay-Ritók (Biblioteca dell'Accademia Ungherese delle Scienze di Budapest, Ungheria), Gyula Mayer (Universitŕ Lóránd Eötvös di Budapest, Ungheria), László Szörényi (mediatore), Sándor Bene (Istituto di Studi Letterari, dell'Accademia Ungherese delle Scienze di Budapest, Ungheria).

3. 4.

3. Miklós Boda Biblioteca Comunale di Pécs, Ungheria), Olga Perić (Universitŕ di Zagabria, Croazia), Klára Pajorin (Istituto di Studi Letterari di Budapest, Ungheria), Enikő Békés (Istituto di Studi Letterari di Budapest, Ungheria), Mons. Enrico Peveranda (mediatore), 4. Olga Perić, Klára Pajorin,  Enikő Békés.

 

 Il tema centrale del convegno č stato l'Umanesimo ferrarese, la sua influenza sulla formazione della cultura rinascimentale in Ungheria, per eccellenza l'attivitŕ letteraria di Janus Pannonius: considerato il padre della cultura ungherese, viene a Ferrara come allievo del celebre Studio di questa cittŕ governata dalla splendida Corte estense. Allievo del grande umanista Guarino Guarini, dopo il cursus studiorum, tornerŕ come vescovo di Pécs nella natia Ungheria. Autore di mirabili componimenti in latino, diffonderŕ la cultura umanistico-rinascimentale preparando con il suo magistero il momento piů alto del Rinascimento ungherese che fiorirŕ di lě a poco nella Corte di Mattia Corvino.

I rapporti con Ferrara saranno ulteriormente rinsaldati dalla compresenza giŕ nei primi del Cinquecento degli Estensi in Ungheria.

Celebre il rifiuto di Ludovico Ariosto di seguire a Buda il cardinale Ippolito d'Este, fratello del duca Alfonso I d'Este, quando questi sarŕ nominato vescovo di Esztergom (Strigonia).

Il convegno ha voluto esprimere e rinsaldare i vincoli di una tradizione culturale liberamente diffusa in Europa e che nasce in Italia dai centri culturali del Rinascimento e dallo splendore delle sue Corti.

Nell'occasione, alla presenza dell'Ambasciatore d'Ungheria in Italia,  č stata inaugurata una lapide dedicata al Pannonius posta nello scalone d'onore della Biblioteca Ariostea vicino a quelle che ricordano i grandi personaggi dello Studio e della Corte estense: da Paracelso ad Ariosto, seguito  nella sala Agnelli della Biblioteca Comunale Ariostea di Ferrara, a chiusura delle tre giornate di studio organizzate, per la parte italiana, dall'Istituto di Studi Rinascimentali, un concerto millenario del complesso vocale Ars Renata e Mária Zádori (Premio Liszt e artista onorata della Repubblica di Ungheria). Ha collaborato all'appuntamento musicale il complesso storico di ottoni Sonatores Pannoniae sotto la direzione di László Borsódy e István Szabó (Premio liuto Tinódi).

 

 

 

Foto © di Melinda Tamás-Tarr/Osservatorio Letterario

(salvo l'immagine stradale della Casa del Ludovico Ariosto:, foto di cartolina di Ediz. Cabicar)

Foto dell'edificio e del giardino sono state scattate col permesso delle autoritŕ competenti dietro richiesta scritta a scopo didattico e  per la pubblicazione sull'Osservatorio Letterario.

 

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