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Sant'Antonio Abate

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ONORE AI CADUTI DI TUTTE LE GUERRE

 

Il 24 ottobre 1917 ha inizio la sanguinosa battaglia di Caporetto.

A cento anni da questa tragica ricorrenza vogliamo ricordare gli eroi ortonesi caduti nella prima e nella seconda guerra mondiale.

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feste di settembre - 6-7-8 settembre 2017


 

 

 

Mezza Festa

 

La vigilia delle feste.

Alle ore 16:00 i tradizionali colpi pirotecnici annunciano che le Feste di Settembre sono iniziate. Tutti in piazza!!!

Durante la S. Messa la Confraternita della Madonna delle Grazie ha confermato gli impegni associativi. A seguire, sul sagrato della piazza, i ragazzi hanno offerto i fichi alle persone in piazza mentre din din (la campanella più piccola) suonava a distesa. Ma cosa rappresenta questa tradizione?
Nel secolo scorso, fino al 1915, la novena delle feste si svolgeva nella chiesa della Madonna delle Grazie che si trovava in prossimità del monumento (la chiesa andò distrutta con il terremoto del 1915). Al termine della celebrazione religiosa, mentre i fedeli rientravano in paese, suonava la campanella dell'Ave Maria; intanto i rivenditori di fichi offrivano la loro merce lungo la strada, che poi prenderà il nome di via Roma.
Nella serata il teatro Fiore dei Casali di Aschi ha divertito tutta la piazza con la commedia dialettale “Miseria a volontà”. Come da tradizione è stato molto freddo!!!

 

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Sant'Antonio

 

Sei settembre, prima festa. Ad Ortona è la giornata dedicata al Santo di Padova, frate francescano patrono di Brasile, Portogallo, poveri, oppressi, orfani, ecc.
Ore 8:00 - Alcuni colpi pirotecnici aprono la festa. Il cielo è sereno, la temperatura mite.
Ore 9:00 – La banda di Collarmele inizia il giro del paese. Anche quest’anno si ripete il rito dei bimbi in finestra. In Via Sant’Antonio il “banchetto” con caffè e biscotti, preparato per cortesia verso la banda che ringrazia sempre con una bella marcia. Grazie Vincenzo. 
Ore 11:00 – la Santa Messa concelebrata da Don Antonio e Don Alfredo non ha visto molte persone in chiesa per il fatto che la prima festa quest’anno è capitata di mercoledì e non tutti hanno potuto prendere permessi lavorativi. Dopo la S. Messa, in piazza, l’asta in onore del Santo ha chiuso a 300 €. La squadra vincitrice ha accompagnato la Statua sul sagrato e l’uscita dalla chiesa è sempre molto emozionante.
La processione come sempre per le vie del paese è tanto sentita. La pioggia dei giorni passati ha ridotto il rischio d’incendi, pertanto lo sparo c’è stato e ha completato la festa a differenza di Ferragosto dove si è sentita la sua mancanza. Lo sparo non stato niente male!
Il Santo, prima di rientrare in chiesa, ha fatto sosta sul sagrato e dopo il saluto al paese è entrato in chiesa per la benedizione solenne. Subito dopo, il parroco ha chiesto di estendere il suo augurio di buone feste alle persone a casa e a quelle lontane da Ortona. 
Il pomeriggio la banda ha intrattenuto i presenti in piazza con alcune marce sinfoniche molto belle. 
In serata dopo cena, il concerto dei fiati degli “Amici della musica” di Angri (SA) ha coinvolto tutti i presenti.

 

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San Rocco

 

La giornata di oggi è dedicata al Santo di Montpellier, Patrono dei malati gravi, dei contagiati, degli operatori sanitari, ecc. 
Ore 8:00 – sette colpi di sparo aprono la seconda giornata di festa. Il cielo è nuvoloso, le previsioni indicano rischio pioggia intorno ad ora di pranzo.
Ore 9:00 – la banda dei “Leoncini d’Abruzzo” inizia il giro del paese. Come al solito in molti in pigiama non sanno resistere alla curiosità di vedere la banda che passa sotto casa. Anche le donne non ancora “pronte” per scendere in piazza. Oggi tre i banchetti offerti ai ragazzi della banda: S. Onofrio (grazie ad Aurora, Diana e Fulvia), Via Torre (grazie a Rosanna e Viviana) e Via Sant’Antonio (grazie a Vincenzo).
Il resto del giro è stato fatto piuttosto di corsa visto il tempo speso per i “banchetti”. Ma la festa è anche questo!!!
Alle 11:00 Don Ennio, Don Giovanni e Don Alfredo concelebrano la S. Messa. Anche oggi il coro è stato accompagnato dall’organista ed insieme hanno potuto dare quel tocco in più sicuramente molto gradito. A seguire l’asta ha intrattenuto la piazza in attesa del “3”, che è arrivato alla cifra di 370 €. L’asta è una tradizione molto forte per gli ortonesi. Per i non ortonesi, l’asta si fa per avere l’onore di portare il Santo.
La processione per le vie del paese è sempre molto suggestiva. Purtroppo l’usanza di questi ultimi anni evidenzia un fatto inconsueto: davanti il Santo 45 persone, dietro molte di più. Ricordiamo che la tradizione ortonese vuole tutte le donne davanti e gli uomini dietro. Ovviamente la processione non è un’occasione per fare due chiacchiere con il vicino. Anche oggi lo sparo è stato degno di nota.
Il Santo è rientrato in Chiesa, dopo le foto di rito, alle ore 14:05.
Il pomeriggio la banda dei “Leoncini d’Abruzzo” ha intrattenuto la piazza con marce sinfoniche molto gradite al pubblico.
Dopo cena, in chiesa, la Young Band dei "Leoncini d'Abruzzo" ha letteralmente incantato i numerosi presenti. La banda di Pescina è un classico esempio di come si possa fare tanto per i giovani. Ciò è quanto il presidente dell’Associazione ha voluto condividere con il pubblico. Questi ragazzi, praticamente, li abbiamo visti crescere. Inoltre, abbiamo diversi ortonesi nel gruppo di musicisti. 
Il maestro Nicolino Rosati, la cantante Lorena Bianchi e tutto il gruppo sono stati veramente bravi.

 

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Madonna delle Grazie

 

L’ultima festa, la più importante, la festa delle feste. Oggi a Ortona è l’Otto settembre. 
La festa è in onore della Madonna delle Grazie.
Le previsioni sono confermate: cielo sereno e temperatura fresca, caratteristiche tipiche di questo giorno.

Ore 8:00 – alcuni colpi pirotecnici avvertono che la festa è iniziata e che bisogna prepararsi per la giornata.
Per gli ortonesi l’Otto settembre è una giornata veramente importante. Ci si prepara a fare la colazione insieme in famiglia, ad indossare l’abito più bello, ad andare a salutare le persone care (molti non perdono l’occasione per recarsi a far visita ai propri cari che non ci sono più). Ci si prepara ad emozioni che difficilmente si provano durante l’anno.
Il nostro pensiero va a tutti coloro che hanno avuto di recente la scomparsa di un proprio caro: la festa diventa un giorno triste di ricordi passati.

8:50 – La banda di Nerola si avvia per il tradizionale giro del paese. Molti in finestra, con gli occhi ancora chiusi dal sonno, per non perdere una bella marcia che fa capire che la festa è veramente iniziata.
Due i banchetti di cortesia per i suonatori: biscotti, pizza e caffè sono sempre molto graditi. Ringraziamo del pensiero Aurora, Diana e Fulvia per quello allestito al Rione S. Onofrio e Vincenzo e signora per quello in Via Sant’Antonio.
La banda prosegue il suo percorso fino al Parco della Rimembranza (o terzi giardinetti come dicono i più giovani). Davanti al monumento ai caduti di tutte le guerre assistiamo all’Inno Nazionale e alla Leggenda del Piave, che ricordiamo essere stato Inno Nazionale dall’armistizio al 1946.

10:30 – Le campane a distesa annunciano la S. Messa che oggi è solenne, infatti suona anche Don Don (la campana più grande). Nel frattempo, dalle Sorelle Rosati, in Via Piano, si fa colazione con fichi e uova sode. Un’altra tradizione sempre rispettata.

11:00 – La S. Messa in onore della Madonna delle Grazie ha inizio. Oggi la funzione è stata celebrata da Don Pietro, al quale vanno i nostri più affettuosi auguri per i suoi ottant’anni compiuti da qualche giorno, Don Giovanni e Don Alfredo. Ha coadiuvato i sacerdoti il Diacono Antonello.

A seguire l’asta per decidere chi avrà l’onore di portare a spalla la statua della Madonna delle Grazie. Ad Ortona questa tradizione antica è molto sentita, è anche molto conosciuta in zona. Le squadre competono con le regole di sempre fino a quando il banditore (colui che “canta l’asta”) pronuncia l’atteso “…e 3”. Oggi l’asta ha chiuso alla cifra di 1.210 €. Bravi ragazzi!

È arrivato il momento più emozionante della giornata! La Madonna delle Grazie esce lentamente dal portale della chiesa parrocchiale e si ferma sul sagrato per pochi attimi mentre la banda suona e alcuni colpi pirotecnici si fanno sentire. Impossibile descrivere l’emozione di tutti!

La processione oggi è stata più partecipata degli altri giorni. L’Otto settembre è l’Otto settembre!

Lo sparo ha letteralmente preso tutti i presenti. Una batteria così forte non si sentiva da tempo. I fuochi pirotecnici sono un’altra tradizione molto sentita dagli ortonesi.

La Madonna delle Grazie fa il Suo rientro in chiesa per la benedizione solenne alle 14:50.

Ore 17:30 – Parte il corteo con la corona e si dirige verso il monumento ai caduti di tutte le guerre. Si approfitta del giorno della festa più importante, che coincide anche con la firma dell’armistizio, per rivolgere un caloroso pensiero a tutti gli ortonesi che hanno donato la propria vita per la patria. La cerimonia ai caduti è un momento per riflettere sui veri valori dell’uomo.

Ore 18:30 – Alla chiesa di Sant’Antonio Abate è stato organizzato l’evento “Madonne Vestite e Pietà Popolare – un esperienza di Restauro” in occasione del restauro delle vesti della Madonna delle Grazie che si trova nella chiesa di Via Trieste. All’evento hanno partecipato il Professore Arduini, dell’Università della Tuscia di Viterbo, la Dottoressa Mocci, restauratrice del manufatto, e le Dottoresse Colangelo e Di Persia soprintendenza BSAE Abruzzo. Gli interventi musicali sono stati di Giovanna Pace (Soprano), Daniela Martellone (clarinetto) e Alberto Santucci (Letture). Nella sagrestia è stata allestita una bella mostra fotografica.
L’evento è stato molto interessante.

Ore 22:00 – inizia lo spettacolo in piazza con il complesso Le Pannocchie dell’Adriatico. I ragazzi sono stati molto bravi e simpatici. Hanno saputo coinvolgere molto bene la piazza.

Ore 00:20 – è arrivato il momento! Tre “mammocce” grandissime arrivano in piazza, con non poche difficoltà vista le dimensioni, e cominciano a ballare. La piazza è stracolma di persone, non c’è un piccolo spazio vuoto neanche a pagarlo. Moltissimi ragazzi ballano insieme a loro con un entusiasmo a dir poco sfrenato, sembra quasi che si voglia fermare il tempo… ma questo non è possibile… tutti sanno quello che vuole la tradizione… e quindi dopo circa venti minuti si dà fuoco e le memmocce bruciano inesorabilmente. Questo rito viene dalla notte dei tempi ed era di buon auspicio per i raccolti dell’anno successivo. 
Che sia di buon auspicio per tutti!!!

I fuochi artificiali chiudono la festa. Il gioco di colori e le figure disegnate nel cielo nero della notte hanno dato vita ad uno spettacolo veramente emozionante.

La festa è finita, è il nove settembre e si deve ritornare alla vita di tutti giorni.

Un ringraziamento particolare va al Comitato Feste per averci donato anche quest’anno momenti veramente emozionanti. Il nostro grazie va anche a tutti coloro che hanno collaborato esternamente per la buona riuscita delle feste 2017.

 

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