Mezza Festa
La vigilia delle feste.
Alle ore 16:00 i
tradizionali colpi pirotecnici annunciano che le Feste di Settembre
sono iniziate. Tutti in piazza!!!
Durante la S. Messa la
Confraternita della Madonna delle Grazie ha confermato gli impegni
associativi. A seguire, sul sagrato della piazza, i ragazzi hanno
offerto i fichi alle persone in piazza mentre din din (la campanella
più piccola) suonava a distesa. Ma cosa rappresenta questa
tradizione?
Nel secolo scorso, fino al 1915, la novena delle feste si svolgeva
nella chiesa della Madonna delle Grazie che si trovava in prossimità
del monumento (la chiesa andò distrutta con il terremoto del 1915).
Al termine della celebrazione religiosa, mentre i fedeli rientravano
in paese, suonava la campanella dell'Ave Maria; intanto i
rivenditori di fichi offrivano la loro merce lungo la strada, che
poi prenderà il nome di via Roma.
Nella serata il teatro Fiore dei Casali di Aschi ha divertito tutta
la piazza con la commedia dialettale “Miseria a volontà”. Come da
tradizione è stato molto freddo!!!
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Sant'Antonio
Sei settembre, prima
festa. Ad Ortona è la giornata dedicata al Santo di Padova, frate
francescano patrono di Brasile, Portogallo, poveri, oppressi,
orfani, ecc.
Ore 8:00 - Alcuni colpi pirotecnici aprono la festa. Il cielo è
sereno, la temperatura mite.
Ore 9:00 – La banda di Collarmele inizia il giro del paese. Anche
quest’anno si ripete il rito dei bimbi in finestra. In Via Sant’Antonio
il “banchetto” con caffè e biscotti, preparato per cortesia verso la
banda che ringrazia sempre con una bella marcia. Grazie Vincenzo.
Ore 11:00 – la Santa Messa concelebrata da Don Antonio e Don Alfredo
non ha visto molte persone in chiesa per il fatto che la prima festa
quest’anno è capitata di mercoledì e non tutti hanno potuto prendere
permessi lavorativi. Dopo la S. Messa, in piazza, l’asta in onore
del Santo ha chiuso a 300 €. La squadra vincitrice ha accompagnato
la Statua sul sagrato e l’uscita dalla chiesa è sempre molto
emozionante.
La processione come sempre per le vie del paese è tanto sentita. La
pioggia dei giorni passati ha ridotto il rischio d’incendi, pertanto
lo sparo c’è stato e ha completato la festa a differenza di
Ferragosto dove si è sentita la sua mancanza. Lo sparo non stato
niente male!
Il Santo, prima di rientrare in chiesa, ha fatto sosta sul sagrato e
dopo il saluto al paese è entrato in chiesa per la benedizione
solenne. Subito dopo, il parroco ha chiesto di estendere il suo
augurio di buone feste alle persone a casa e a quelle lontane da
Ortona.
Il pomeriggio la banda ha intrattenuto i presenti in piazza con
alcune marce sinfoniche molto belle.
In serata dopo cena, il concerto dei fiati degli “Amici della
musica” di Angri (SA) ha coinvolto tutti i presenti.
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San Rocco
La giornata di oggi è
dedicata al Santo di Montpellier, Patrono dei malati gravi, dei
contagiati, degli operatori sanitari, ecc.
Ore 8:00 – sette colpi di sparo aprono la seconda giornata di festa.
Il cielo è nuvoloso, le previsioni indicano rischio pioggia intorno
ad ora di pranzo.
Ore 9:00 – la banda dei “Leoncini d’Abruzzo” inizia il giro del
paese. Come al solito in molti in pigiama non sanno resistere alla
curiosità di vedere la banda che passa sotto casa. Anche le donne
non ancora “pronte” per scendere in piazza. Oggi tre i banchetti
offerti ai ragazzi della banda: S. Onofrio (grazie ad Aurora, Diana
e Fulvia), Via Torre (grazie a Rosanna e Viviana) e Via Sant’Antonio
(grazie a Vincenzo).
Il resto del giro è stato fatto piuttosto di corsa visto il tempo
speso per i “banchetti”. Ma la festa è anche questo!!!
Alle 11:00 Don Ennio, Don Giovanni e Don Alfredo concelebrano la S.
Messa. Anche oggi il coro è stato accompagnato dall’organista ed
insieme hanno potuto dare quel tocco in più sicuramente molto
gradito. A seguire l’asta ha intrattenuto la piazza in attesa del
“3”, che è arrivato alla cifra di 370 €. L’asta è una tradizione
molto forte per gli ortonesi. Per i non ortonesi, l’asta si fa per
avere l’onore di portare il Santo.
La processione per le vie del paese è sempre molto suggestiva.
Purtroppo l’usanza di questi ultimi anni evidenzia un fatto
inconsueto: davanti il Santo 45 persone, dietro molte di più.
Ricordiamo che la tradizione ortonese vuole tutte le donne davanti e
gli uomini dietro. Ovviamente la processione non è un’occasione per
fare due chiacchiere con il vicino. Anche oggi lo sparo è stato
degno di nota.
Il Santo è rientrato in Chiesa, dopo le foto di rito, alle ore
14:05.
Il pomeriggio la banda dei “Leoncini d’Abruzzo” ha intrattenuto la
piazza con marce sinfoniche molto gradite al pubblico.
Dopo cena, in chiesa, la Young Band dei "Leoncini d'Abruzzo" ha
letteralmente incantato i numerosi presenti. La banda di Pescina è
un classico esempio di come si possa fare tanto per i giovani. Ciò è
quanto il presidente dell’Associazione ha voluto condividere con il
pubblico. Questi ragazzi, praticamente, li abbiamo visti crescere.
Inoltre, abbiamo diversi ortonesi nel gruppo di musicisti.
Il maestro Nicolino Rosati, la cantante Lorena Bianchi e tutto il
gruppo sono stati veramente bravi.
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Madonna delle Grazie
L’ultima festa, la più
importante, la festa delle feste. Oggi a Ortona è l’Otto settembre.
La festa è in onore della Madonna delle Grazie.
Le previsioni sono confermate: cielo sereno e temperatura fresca,
caratteristiche tipiche di questo giorno.
Ore 8:00 – alcuni colpi
pirotecnici avvertono che la festa è iniziata e che bisogna
prepararsi per la giornata.
Per gli ortonesi l’Otto settembre è una giornata veramente
importante. Ci si prepara a fare la colazione insieme in famiglia,
ad indossare l’abito più bello, ad andare a salutare le persone care
(molti non perdono l’occasione per recarsi a far visita ai propri
cari che non ci sono più). Ci si prepara ad emozioni che
difficilmente si provano durante l’anno.
Il nostro pensiero va a tutti coloro che hanno avuto di recente la
scomparsa di un proprio caro: la festa diventa un giorno triste di
ricordi passati.
8:50 – La banda di
Nerola si avvia per il tradizionale giro del paese. Molti in
finestra, con gli occhi ancora chiusi dal sonno, per non perdere una
bella marcia che fa capire che la festa è veramente iniziata.
Due i banchetti di cortesia per i suonatori: biscotti, pizza e caffè
sono sempre molto graditi. Ringraziamo del pensiero Aurora, Diana e
Fulvia per quello allestito al Rione S. Onofrio e Vincenzo e signora
per quello in Via Sant’Antonio.
La banda prosegue il suo percorso fino al Parco della Rimembranza (o
terzi giardinetti come dicono i più giovani). Davanti al monumento
ai caduti di tutte le guerre assistiamo all’Inno Nazionale e alla
Leggenda del Piave, che ricordiamo essere stato Inno Nazionale
dall’armistizio al 1946.
10:30 – Le campane a
distesa annunciano la S. Messa che oggi è solenne, infatti suona
anche Don Don (la campana più grande). Nel frattempo, dalle Sorelle
Rosati, in Via Piano, si fa colazione con fichi e uova sode.
Un’altra tradizione sempre rispettata.
11:00 – La S. Messa in
onore della Madonna delle Grazie ha inizio. Oggi la funzione è stata
celebrata da Don Pietro, al quale vanno i nostri più affettuosi
auguri per i suoi ottant’anni compiuti da qualche giorno, Don
Giovanni e Don Alfredo. Ha coadiuvato i sacerdoti il Diacono
Antonello.
A seguire l’asta per
decidere chi avrà l’onore di portare a spalla la statua della
Madonna delle Grazie. Ad Ortona questa tradizione antica è molto
sentita, è anche molto conosciuta in zona. Le squadre competono con
le regole di sempre fino a quando il banditore (colui che “canta
l’asta”) pronuncia l’atteso “…e 3”. Oggi l’asta ha chiuso alla cifra
di 1.210 €. Bravi ragazzi!
È arrivato il momento
più emozionante della giornata! La Madonna delle Grazie esce
lentamente dal portale della chiesa parrocchiale e si ferma sul
sagrato per pochi attimi mentre la banda suona e alcuni colpi
pirotecnici si fanno sentire. Impossibile descrivere l’emozione di
tutti!
La processione oggi è
stata più partecipata degli altri giorni. L’Otto settembre è l’Otto
settembre!
Lo sparo ha
letteralmente preso tutti i presenti. Una batteria così forte non si
sentiva da tempo. I fuochi pirotecnici sono un’altra tradizione
molto sentita dagli ortonesi.
La Madonna delle Grazie
fa il Suo rientro in chiesa per la benedizione solenne alle 14:50.
Ore 17:30 – Parte il
corteo con la corona e si dirige verso il monumento ai caduti di
tutte le guerre. Si approfitta del giorno della festa più
importante, che coincide anche con la firma dell’armistizio, per
rivolgere un caloroso pensiero a tutti gli ortonesi che hanno donato
la propria vita per la patria. La cerimonia ai caduti è un momento
per riflettere sui veri valori dell’uomo.
Ore 18:30 – Alla chiesa
di Sant’Antonio Abate è stato organizzato l’evento “Madonne Vestite
e Pietà Popolare – un esperienza di Restauro” in occasione del
restauro delle vesti della Madonna delle Grazie che si trova nella
chiesa di Via Trieste. All’evento hanno partecipato il Professore
Arduini, dell’Università della Tuscia di Viterbo, la Dottoressa
Mocci, restauratrice del manufatto, e le Dottoresse Colangelo e Di
Persia soprintendenza BSAE Abruzzo. Gli interventi musicali sono
stati di Giovanna Pace (Soprano), Daniela Martellone (clarinetto) e
Alberto Santucci (Letture). Nella sagrestia è stata allestita una
bella mostra fotografica.
L’evento è stato molto interessante.
Ore 22:00 – inizia lo
spettacolo in piazza con il complesso Le Pannocchie dell’Adriatico.
I ragazzi sono stati molto bravi e simpatici. Hanno saputo
coinvolgere molto bene la piazza.
Ore 00:20 – è arrivato
il momento! Tre “mammocce” grandissime arrivano in piazza, con non
poche difficoltà vista le dimensioni, e cominciano a ballare. La
piazza è stracolma di persone, non c’è un piccolo spazio vuoto
neanche a pagarlo. Moltissimi ragazzi ballano insieme a loro con un
entusiasmo a dir poco sfrenato, sembra quasi che si voglia fermare
il tempo… ma questo non è possibile… tutti sanno quello che vuole la
tradizione… e quindi dopo circa venti minuti si dà fuoco e le
memmocce bruciano inesorabilmente. Questo rito viene dalla notte dei
tempi ed era di buon auspicio per i raccolti dell’anno successivo.
Che sia di buon auspicio per tutti!!!
I fuochi artificiali
chiudono la festa. Il gioco di colori e le figure disegnate nel
cielo nero della notte hanno dato vita ad uno spettacolo veramente
emozionante.
La festa è finita, è il
nove settembre e si deve ritornare alla vita di tutti giorni.
Un ringraziamento
particolare va al Comitato Feste per averci donato anche quest’anno
momenti veramente emozionanti. Il nostro grazie va anche a tutti
coloro che hanno collaborato esternamente per la buona riuscita
delle feste 2017.
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