s. antonio

È il primo appuntamento da non perdere.

 

Il viaggio che mi porta a Ortona mi rende sempre felice. So già che S. Antonio sarà una giornata intensa e piena di momenti speciali.

Guardo fuori il finestrino, un po’ di freddo unito a spiragli di sole promettono una bella festa e rendono tutto più magico.

Soprattutto rivedere lei, la mia piccola Ortona, con quei colori ancora troppo freddi e opachi, non ha prezzo.

Via Roma, i giochi per i bimbi sono vuoti… eppure c’è qualcosa di bello anche in questi giorni.

La festa religiosa inizia alle 15:00 con l’incontro nel piazzale di tutti noi e la benedizione di Don Giuseppe alle automobili.

Lo sparo proveniente dal campo dà il via alla festa. Quello sparo, pelle d’oca!

Tutti insieme raggiungiamo il rione.

Continua il pomeriggio con la benedizione dei cavalli.

Animali, questi ultimi che animano il pomeriggio dei più piccoli che hanno la possibilità di cavalcarli uno alla volta.

La Pro Loco, organizzatrice ufficiale della festa, siede dietro tavolini di bibite e cibo.

È il momento massimo di aggregazione e socialità. Anche lo stare in fila per prendere la cena è un modo per poter chiacchierare e scherzare con chi si ha vicino.

I bimbi giocano, il freddo non li ha mai fermati. Tantomeno oggi!

Noialtri si gira per le case aperte con banchetti preparati per far assaggiare la cucina tipica e del buon vino caldo. Si fa compagnia anche ai più anziani.

Si beve, si canta, si ride. Si ride, soprattutto.

È un giorno di festa, reso ancor più speciale da chi partecipa sempre sorridente e con la volontà di  far vivere ancora questo paese.

 

                                                                                                                                                           Lorena

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