UN SOGNO SPORTIVO

Ortona 2000 ha bisogno di un grosso scossone

 

E’ passato il santo Natale, l’Epifania, il carnevale ma noi siamo sempre qui a parlarvi dell’Ortona 2000, che, purtroppo, in questo periodo ci sta facendo veramente penare!

E’ un momento molto difficile per lei. Ed è altrettanto difficile per noi – e per tutta la tifoseria - trattenere la delusione e l’amarezza.

Perché l’amaro in bocca ti rimane con risultati come questi: 1-0, 4-2, 5-1, 4-2!

Quattro tremende sconfitte consecutive subite negli ultimi incontri disputati!

La prima risale al 9 dicembre scorso, nell’incontro in casa del Roccacasale – ultima partita disputata prima della lunga e forzata pausa tra riposi festivi e cattive condizioni meteorologiche – che supera la nostra squadra più per fortuna che per bravura.

Poco male, capita! A volte si gioca bene e si perde; altre volte si gioca male e si vince!

Successivamente a causa dei motivi su citati, la squadra si ferma per quasi due mesi.

Noi tutti pensavamo che, visto il soddisfacente andamento dei mesi precedenti e le tante giornate di riposo, la squadra riprendesse la sua avventura con maggior grinta e sicuramente in una forma migliore. Ci sbagliavamo!

Altro che avventura! Questa è una vera crociata!

La seconda sconfitta la subisce dal Don Orione; incontro che doveva essere disputato in casa ma che invece viene giocato - decisione presa dalla Federazione a causa del mal tempo - ad Avezzano. Poteva essere una tranquilla vittoria, magari con un solo gol di scarto, o uno stretto pareggio ed invece…

La terza sconfitta arriva, in trasferta, dal Castellafiume.

Ma è la prima in classifica, era prevedibile… Incassare 5 gol però è stato veramente troppo! Ma almeno il gol della bandiera l’abbiamo segnato!

Per finire la quarta – e ci auguriamo l’ultima - sconfitta arriva, più inaspettata che mai, nella partita più recente disputata con il Casale di Aschi e qui… è difficile commentare!

Dal primo al secondo tempo c’è stata un’effettiva ripresa della squadra – nei primi 30’ aveva già subito 2 gol – ma a nulla sono valse le altrettante reti segnate. Infatti, l’incontro si è poi concluso per 4-2 a favore dei padroni di casa.

Dopo questa breve cronaca, dopo aver girato e girato il coltello nella piaga…

Dobbiamo tornare un attimo indietro nel tempo.

Quando nella scorsa edizione abbiamo accennato alla precedente stagione, affermando che forse non era cambiato nulla… Probabilmente era qualcosa di più di un’ipotesi ironica!

Il nostro può sembrare sarcasmo fuori luogo, ma questa è pura realtà.

Proprio un anno fa l’Ortona 2000 cominciava la sua lenta e dolorosa discesa verso gli ultimi gradini della classifica.

Proprio a ridosso del girone di ritorno, l’Ortona 2000 cominciava a manifestare quella stanchezza, quella perdita di entusiasmo, quella demotivazione, che è stata poi la causa del suo magro terzultimo posto.

Ci sembra quasi di assistere al remake di un vecchio film! Si tratta di pura coincidenza o c’è dell’altro?!

Perché le premesse di ricadere nella sconsolante situazione della scorsa stagione, ci sono proprio tutte.

Non vogliamo fare gli uccelli del malaugurio, ma consentitecelo qui se non si fa qualcosa subito, è un disastro!

Al solito, si parte gasati per finire sfiniti a metà del percorso?! Non si riescono a dosare le forze? O gli entusiasmi?!

Lo scorso anno era la prima volta, l’inesperienza, la poca pratica…

Quest’anno non è la prima volta, di esperienza ne hanno fatta e anche la pratica c’è stata !

Lo scorso anno l’allenatore era anche un calciatore: un connubio forse poco felice, poco imparziale, conflittuale… Ma di necessità si fa virtù!

Quest’anno c’è un allenatore che fa solo questo! E ci sono invece molti più calciatori – almeno sulla carta - con ruoli ben precisi.

Insomma, quasi precisi! E’ capitato che il portiere si sia occasionalmente trasformato in attaccante, ma…

E’ evidente che c’è dell’altro.

Sempre nel precedente articolo, abbiamo accennato al fatto che spirito di squadra, collaborazione, fiducia ed intesa, fossero ancora latitanti nel gruppo.

Abbiamo anche asserito che il girone di andata sarebbe stato di rodaggio e che invece, nel girone di ritorno, tutto il team avrebbe finalmente trovato quell’equilibrio psico-fisico, che gli avrebbe permesso di affrontare serenamente il resto del campionato.

E’ con profondo rammarico che ammettiamo di esserci sbagliati o forse abbiamo peccato di esagerato ottimismo.

Noi continuiamo ad asserire che, al di là dell’impegno e della volontà di ogni singolo partecipante che non si discute, sia altrettanto importante, se non fondamentale, il feeling. Tra giocatori ed allenatore, si deve assolutamente instaurare quel rapporto confidenziale, quel clima di grande complicità, quell’intesa espressa da brevi cenni.

Quando tutto questo è presente, anche il rendimento è migliore. Quando incomprensioni e malumori prevalgono, è inevitabile che il gioco sia più nervoso. Ed è altrettanto inevitabile che piccole ingiustizie o scelte sbagliate, esplodano poi in proteste esagerate difficilmente controllabili.

Il consiglio che noi vorremmo dare a questi ragazzi e naturalmente al loro allenatore, è quello di affrontare le divergenze in maniera più diretta. Di non trattenere le scontentezze, di non covare inutili e distruttivi rancori. Di confrontarsi, discutere e risolvere.

Caspita, siamo nell’era delle grandi comunicazioni, la comunicazione globale, internet! Comunicare non è mai stato così semplice! E questa squadra non ci riesce?!

Forse non ci hanno mai provato, o forse ci hanno provato poco, ed allora è arrivato il momento di farlo, seriamente. Qualunque tipo di problema si risolve solo affrontandolo, insieme.

Insomma, in questo campionato non crediamo ci siano tutti fenomeni! Di queste squadre che incontriamo, qualcuna sarà pur valida ma la gran parte - secondo noi - è al nostro livello se non addirittura ad un livello più basso del nostro.

Vogliamo continuare così, favorendo i risultati positivi degli altri? O vogliamo scuoterci e far vedere a tutti che l’Ortona 2000 è una squadra, un gruppo unico e unito?!

Con queste considerazioni – particolarmente critiche forse, ma legittime – crediamo di aver espresso il pensiero di tutti – tifosi, paesani, amici – tutte quelle persone che seguono la squadra, sempre e comunque.

Tutte quelle persone alle quali la squadra deve qualcosa e che da squadra si aspettano qualcosa! Non il primo posto in classifica, molto meno.

Purché sia sempre presente la passione, la voglia di fare ed il divertimento nel farlo.

Ai sogni bisogna crederci! Noi al sogno sportivo ci crediamo, Ortona ci crede e voi ragazzi ci credete ancora?!

E allora … Forza Ortona 2000!

 

 

Raffy