MIMMO

 

 

Domenico Asci, ventiseienne d’origine ortonese da parte paterna, è un altro "fenomeno" dell’Ortona 2000!

Il destino ha voluto che nascesse a Caserta, il dovere lo fa spostare a Roma, ma il suo "cuore" è ad Ortona dei Marsi.

Anche se non è nato qui, lui si considera un ortonese in piena regola.

Da bambino tornava come molti solo d’estate ed in occasione delle varie festività.

Poi ci si trasferisce per un breve periodo - dagli 11 ai 14 anni – per seguire la famiglia.

Le scelte professionali lo spingono ad un ennesimo spostamento - per altro in una grande città dove non mancano certo divertimenti e svaghi - ma lui appena può torna ad Ortona e non vede l’ora di farlo!

Può essere insolita e forse un po’ assurda la sua scelta, come quella di altri giovani, di ritrovarsi nel tempo libero in questo piccolo centro, pur avendo la possibilità ed anche la fortuna di vivere in una grande città come Roma.

Ma lui di Roma apprezza molto poco, se non fosse per la sua ragazza Luisa e per … – mi è stato vietato di aggiungere altro per scaramanzia! - potrebbe farne tranquillamente a meno.

D’Ortona invece non può farne a meno… Anzi, non ne ha mai abbastanza!

E’ l’ennesima dimostrazione della famosa "passione ortonese"! Comincio a credere che esista davvero!

Tant’è che decide di partecipare anche lui all’ormai noto "sogno sportivo", entrando a far parte del mitico team!

Milita nella nostra squadra già dalla scorsa stagione: da vivace ed intraprendente terzino sinistro dello scorso anno – un solo gol segnato, ma visto il ruolo! - a tenace e risolutivo centrocampista oggi – un solo gol segnato, ma…! – è a tutti gli effetti elemento indispensabile – ironia a parte – del gruppo.

Quando gli ho chiesto quali fossero i suoi hobby, lui ha risposto: musica, i "classici svaghi ortonesi" – non serve aggiungere altro per noi che siamo soliti del posto; per chi non c’è mai stato ed è curioso, può essere l’occasione per venirci a trovare! - e calcio, calcio e ancora calcio!

Credo sia evidente che non si tratti solo di un hobby per lui, ma di una vera e propria – non l’unica però! - passione: dai campi dell’oratorio a piccoli tornei amatoriali, sino all’esordio nel suo primo torneo di calcio di 3° categoria.

Ma la definizione di "fenomeno" su riportata, non è riferita solo alle sue capacità tecniche in campo, ma soprattutto al suo carattere, al suo modo di essere.

Un "modo d’essere" che lo rende senza dubbio l’elemento più particolare del gruppo!

Con quell’atteggiamento indifferente da perenne annoiato… Con la sua calma apparente…

Ti può ingannare facilmente. In realtà è una vera e propria "bomba ad orologeria"! Quando meno te lo aspetti, scoppia!

Impulsività e calore, passione e rabbia… In un attimo è capace di scatenare il finimondo!

Niente e nessuno lo può fermare! E’ inutile provare a farlo ragionare, vano il tentativo di poterlo calmare. Poi tutto finisce in un attimo, come in un attimo è iniziato.

E lui torna ad essere il placido individuo di sempre. Poi si pente e chiede venia!

Poi magari promette, anche se solo a se stesso, che non succederà più…

Ma inevitabilmente non ci riuscirà, perché lui è così!

In fondo è giovane, ed è normale che sia così impetuoso, così focoso. Per uno che è nato il 23 giugno "ai fuochi di S. Giovanni", non poteva certo uscirne l’acqua cheta!

Qualunque gesto o azione ingiusta, un "fischio" di troppo dell’arbitro, un’irregolarità da parte di un avversario… Anche un commento poco felice del pubblico, un bonario rimbrotto dalla panchina…

Una qualunque di queste ipotesi, può essere causa di ribellione da parte sua. Sicuramente legittima, ma un po’ esagerata.

Però è uno spasso! Senza di lui in campo non sarebbe la stessa cosa!

Quando riesce a resistere per tutti i 90’! Quando non si fa buttare fuori prima! Riporta nel suo attivo più squalifiche che gol segnati! E’ proprio unico!

Ma per restare in tema, un’ammonizione – l’ennesima! - gli va fatta: la ragione deve prevalere sempre e su tutto.

La calma deve essere la prima regola in qualunque cosa si fa.

La capacità di controllare i propri istinti, le proprie reazioni, è più importante che qualunque altra dote.

Puoi essere un campione ma senza il buon senso e la ragione non vai molto lontano.

E sarebbe un vero peccato!

Lui afferma che ama molto questa squadra, che per lei darebbe l’anima!

Il suo idolo: "Stam" alias Sandro Taglieri!

In fondo è un gran bravo ragazzo, con un grande cuore.

E’ che ci vorrebbe sempre un po’ d’acqua pronta a spengere quel fuoco…

O vogliamo aspettare che si spenga da solo, come accade per quelli accesi la notte di S. Giovanni?!

 

 

Raffy