la vera storia dei n.o.p.

Mitico gruppo di ragazzi ortonesi

 

Ortona dei Marsi, estate 1976.

Erano circa dieci anni che passavo le mie vacanze (estive e invernali: tre o quattro mesi l’anno in tutto) in questo piccolo Paese (rispetto ad oggi era molto più grande …. dal punto di vista del numero di abitanti) ed ormai rappresentava in modo inequivocabile la libertà dai divieti dei genitori e della grande città!

Tanta libertà poteva essere pericolosa per un gruppo di adolescenti fra i 14 e i 16 anni, siano essi di paese che di città!

Eravamo in molti e …. ci è andata bene … nonostante tutto!!! Ma ora la nostra storia.

Un bel giorno si decide di giocare a pallone di fronte al Bar Melone ed ecco arrivare il guaio della giornata … il "placca" tira una bomba e sfonda un vetro della palestra!

Essere il gruppo più scalmanato del Paese vuol dire che qualcuno sarà beccato sempre e comunque ed infatti tre di noi (me compreso) furono portati al Comune.

Di fronte al Comune, tra una fischio ed uno sbuffo, c’era il Sindaco Filippo che ci fece salire nel suo ufficio per chiarire la faccenda!

Ci sentivamo molto perseguitati ed accusati ingiustamente di dolo mentre non era nemmeno colpa lieve (potevano pure costruirci un campo di calcio e poi sull’aia stavano trebbiando!).

Occorre adesso aprire una parentesi: eravamo agli inizi degli anni di piombo ed il terrorismo era un concetto purtroppo molto familiare. Tuttavia, come eravamo stati troppo piccoli per vivere il mitico ’68, così eravamo ancora immaturi per una vera scelta politica, quantomeno di attivismo politico: per noi esistevano solo una serie di sigle (B.R – N.A.P. – N.A.R. – P.L. – L.C. – O.N. – P.C.C. – etc.) e forse la convinzione che era meglio lasciar la politica attiva.

Fu salendo le scale del Comune che, scortati dal Sindaco e dalla Guardia comunale, dissi ad alta voce "siamo prigionieri politici, siamo i N.O.P. = Nuclei Ortonesi Perseguitati" e così dicendo tutti e tre (io, placca ed erresei) incrociammo le mani simulando un ammanettamento.

Il risultato di quella giornata non fu solo lo scontatissimo risarcimento del danno, ma la nascita di quella che diventò una mitica organizzazione posta tra una pseudo rivoluzione, la goliardia ed un pizzico di teppismo (autocritica).

Inizialmente io ero definito il fondatore, mentre placca ed erresei dovevano contendersi il ruolo di capo. Il placca avrebbe di certo politicizzato il gruppo verso quegli estremismi in cui oggi stesso si rinchiude insieme al buon Fausto (non il fratello ma quello con l’erre moscia!), mentre erresei lo avrebbe spinto verso un ruolo certamente meno serio: vinse quest’ultimo poiché il placca partì in Marina (non quella che legò ad un albero qualche giorno prima!) e tornò dopo molti anni.

A questo punto bisognava organizzarsi: Marcaccio fu nominato vice-capo, pichini segretario e poi seguirono un certo numero di reclute e reclutacce (quest’ultime erano reclute parecchio ignoranti), tra le quali occorre menzionare ferfera, marchetto, romitella, ridolini, pippo, etc.

Ormai era tutto pronto e da quella estate del 1976 iniziarono le gesta eroiche, sbruffoncelle, pericolose, vandaliche, dispettose e via dicendo di questo scalcagnato gruppo di amici.

Come ho già detto tutto è bene quel che finisce bene (forse anche perché l’Ing. Comm. Dott. Cav. Avv. Etc. ci controllava sempre!!!): in fin dei conti, infatti, ci possiamo accontentare e ci siamo salvati! Forse erresei ha pagato troppo caro per un paio di sci...

Ora però stanno tutti bene:

il fondatore ha pagato le sue colpe studiando e lavorando come un pazzo (quando non scrive per il sito …. sotto minaccia di Saverio!);

il capo gira l’Italia e telefona sempre;

il capo mancato ….. parla sempre di politica ma è felice lo stesso;

il vice capo non vuole proprio sposarsi …. anzi forse;

il segretario s’è sposato …. ma si diverte molto … e si vede poco;

le reclute sono sparse per tutta l’Italia: ferfera è tornato uno scapolo d’oro però lavora troppo, marchetto aggiusta le case, romitella volava parecchio ma ora sta a terra con due gemelli, ridolini è sempre uguale …. ride sempre ma con i capelli grigi, pippo e chi l’ha più visto, tutti gli altri stanno bene ……. Grazie!

Bene, ora torno al lavoro spero che il capo dia una sistematina a questa storia fatta soprattutto di amicizia.

Ricordatevi però che i N.O.P. sono sempre pronti a colpire.

CIAO

 

 

Massimo U.