MARCACCIO

 

Marco Guidi meglio noto come "Marcaccio" trentanovenne di Pietralata – quartiere di Roma – ma originario di Ortona dei Marsi da parte materna, è uno dei personaggi storici delle passate estati ortonesi.

A proposito di storia… ve li ricordate i NOP - Nucleo Ortonese Perseguitato – gruppo sovversivo (così si definivano!) ortonese degli anni ’70?! Nati sulla falsa riga degli allora famigerati NAP, si cimentavano in imprese goliardiche che di sovversivo avevano proprio poco!

Vittime – a detta loro – della eccessiva severità degli adulti, giustificavano le loro sfrenate azioni come il normale svago di giovani un po’ vivaci che finivano poi con il subire inevitabili punizioni da parte delle autorità competenti… ossia i genitori!

Insomma erano uno spasso! Con le loro avventurose e ribelli ragazzate hanno sicuramente movimentato molte estati ortonesi.

E Marcaccio era proprio uno dei capi – per essere più precisi il vice-capo! – di questo gruppo di bravi ragazzi, insieme – a questo punto è doveroso citare anche gli altri – a Ernesto, Andrea e Stefano.

Be’, questo breve cenno alla sua infanzia, ci sembrava la giusta premessa per presentarvi questo ortonese acquisito.

Questo romano che non ha mai saltato una estate a Ortona – anche se per soli pochi giorni – che non ha mai disertato una festa paesana – in prima fila alle feste di settembre – che ritorna spesso anche durante l’inverno e che, in fine, dimostra e conferma il forte legame con le sue origini partecipando al famoso "Sogno Sportivo"!!!

Già, con il ruolo di centrocampista lui è uno di quegli 11 scalmanati che militano nell’Ortona 2000.

Elemento valido e valoroso, nonché uno dei più anziani e per età e sicuramente per esperienza, è parte fondamentale e decisiva del gruppo.

Con le sue espressioni tipicamente "romane de Roma"! Ahoo! ‘Namo! Spicca e varia l’usuale dialettica ortonese in campo.

Noi lo definiamo con simpatia uno "sciacculatton" (trasandato)!

Con la fama di "ruba cuori" – una volta quando era giovane! – e con il suo innato e ormai cronico atteggiamento da "coatto"!

Ma lo riconosciamo anche tanto generoso e "bono de’ core" - in campo e fuori - un caro e grande amico dal dolce carattere, nonostante l’appellativo duro e crudo di "Marcaccio" da tutti e da sempre così chiamato!

Un amabile spaccone che si ostina, nonostante la sua età molto vicina agli "anta", a cercare la compagnia di "pischelli e pischelle" (come direbbe lui), con l’aria fiera di galletto pimpante con la cresta perennemente alta!!!

Come diceva Trilussa:

…ogn’ômo su ‘sta tera cià ‘n copione dove c’è scritta già la strateggìa che deve da segui’ comunque sia senza fa’ troppe storie e a pecorone! Uno pô nasce savio e ‘n antro matto, uno pô nasce bôno e uno puzzone, noi sêmo fatti come Lui cià fatto!

E noi lo conosciamo così e lo vogliamo sempre così, diversamente non sarebbe Marcaccio!

Forse è proprio grazie al suo spirito di eterno bambinone – oltre che naturalmente alle sue doti – che riesce poi a dare in campo tanto e di più e a non sfigurare il confronto con i compagni più giovani di lui.

E poi non possiamo certo dimenticare la sua piena collaborazione anche nei preparativi per l’entrata della squadra in campionato!

Al contributo da lui spassionatamente offerto nella realizzazione di quella struttura originale ma funzionale ormai nota a tutti come: LA FONTANELLA DI MARCACCIO!

 

Raffaella & Ernesto