FURTO NELLA CHIESA PARROCCHIALE SAN GIOVANNI BATTISTA

La notte fra il 13 e il 14 settembre 2000 i ladri entrano in chiesa e sottraggono opere di notevole valore

 

E' possibile entrare di notte in una chiesa e trafugare opere di notevole valore?

Evidentemente si, perché nella notte fra il 13 e il 14 settembre 2000 ad Ortona dei Marsi dei loschi individui, incuranti del luogo sacro, hanno forzato con un piede di porco la porta della navata sinistra e sono entrati nella parrocchiale.

La puntualità dei delinquenti è degna di nota, visto che sono entrati dalla porta che dà sulla piazza, illuminata a giorno, approfittando del fatto che da una settimana la birreria, situata nei pressi della chiesa, ha chiuso la stagione estiva. Durante il mese di agosto, infatti, il pub causa un passaggio di ragazzi in piazza fino a tarda notte, anzi fino alle prime ore del mattino.

Una volta entrati, i ladri hanno avuto il tempo e l'opportunità di girare, osservare e trafugare. Sono arrivati fino ai punti più nascosti nonché più impensati e hanno portato via tutto ciò che aveva un certo valore artistico, e quindi economico.

Ortona è stata privata: del Bambinello della Madonna delle Grazie; del Bambinello di S.Antonio da Padova; dei tre Angioletti posti ai piedi della Madonna delle grazie; dell'Ampolla di S. Generoso; delle tre tele del 700 raffiguranti gli evangelisti S. Marco, S. Matteo e S. Luca; di due lampade in legno situate in alto ai lati dell'altare, ma che in quella notte si trovavano riposte in una stanza adiacente la chiesa, insieme a moltissimi altri oggetti di poco valore; del libro di musica sacra del 1700; del Messale del 1700; di parte della sedia Vescovile situata dietro l'altare; degli sportelli in noce di tutti gli armadi della sacrestia; della Colomba in legno situata sul pulpito; del Crocifisso situato sul pulpito; della Reliquia del braccio di S. Biagio.

La mattina del 14 settembre Pasquale Maggi, sagrestano di fatto della parrocchiale, entra in chiesa e ne riesce stravolto. Alcuni compaesani che al momento attraversavano la piazza accorrono in suo soccorso, curiosi di capire cosa fosse accaduto di tanto eccezionale. Alcuni addirittura paventano il crollo della chiesa, chiusa da qualche tempo causa cedimento del tetto. Dopo aver informato i paesani accorsi, Pasquale denuncia l'accaduto ai carabinieri della stazione di Ortona dei Marsi che iniziano le indagini.

A nulla è valsa l'apposizione di una porta blindata, a cura del sagrestano e di altri ortonesi, a protezione di una stanza adiacente la Cappella di S. Generoso nella quale erano state poste le tele raffiguranti tre evangelisti. La porta è stata comunque scardinata ed il contenuto della stanza rubato.

Ci sarà stato un basista ortonese? Oppure le tranquille ore notturne hanno dato la possibilità ai malviventi di eseguire indisturbati il fatto? Come è possibile che durante il caricamento della refurtiva molto voluminosa in un veicolo, o più, nessuno si è accorto di nulla? Tante sono le domande che gli ortonesi e gli inquirenti si pongono e alle quali bisognerà dare prima o poi una risposta!

La popolazione è consapevole che le opere trafugate, di inestimabile valore affettivo per gli abitanti del posto, non ritorneranno mai più ad Ortona dei Marsi. La speranza, comunque, è l'ultima a morire. Tutti confidano in un miracoloso ritorno e, non da meno, nella possibilità di assicurare gli artefici del malfatto alla giustizia (ricordiamo che i ladri si sono macchiati anche di un ulteriore reato: nella chiesa, causa un'ordinanza comunale, non era consentito l'accesso al pubblico, e tanto meno ai ladri!).

 

Saverio Taglieri