Auguri alla Classe 1964

per i suoi primi cinquant'anni

(30 agosto 2014)

 

 

 

AMICI DAL / DEL 1964

Amici carissimi, affezionati

quanti teneri incontri già da neonati,

quanta melodia in un cuore che batte

e che ci rendeva fratelli di latte.

Amici che all’asilo con molta emozione

si impegnavano nella recitazione,

grandi eran le scene per i piccoli attori

che tenevano allegri gli spettatori.

Amici preziosi e molto cari

anche negli anni delle elementari.

C’eran quelli dei mesi estivi

con loro i giochi eran sempre creativi

e chi tornava al nostro paese

ci soggiornava anche più di un mese.

Preziosi amici di un tempo lontano,

quanto rumore, quanto baccano:

ci si nasconde, si salta, si corre

e ci si ritrova fin sopra la torre,

luogo magico e incantato

con chi è più caro, è nominato.

Chi sugli alberi si arrampicava

chi in discesa si impennava

alcuni di essi compivano imprese

fra i piccoli vicoli del proprio paese;

qualcuno era già nella piazzetta,

altri arrivavano senza fretta.

Se avevi un dentino che penzolava

con un colpetto lui pure saltava.

Tutti eravamo molto felici

era bello avere tantissimi amici.

Dopo il giorno, all’aperto passato,

tornare a casa era un vero peccato

ma per non prendere anche le botte

si rientrava almeno di notte.

Quando il tempo faceva paura

ci si dedicava alla lettura.

Preferiti erano i “TOPOLINI”

che non avendo orecchie e codini

stavano ben allineati, perciò,

in bella vista, su un grande comò.

C’erano amiche allegre e meravigliose

sempre cordiali, sempre gioiose.

Lei aveva le bambole di porcellana

chi quelle di pezza, coi capelli di lana.

La nostra infanzia era spensierata

sempre allietata da una risata.

Si fecero discorsi e tanti clamori

dentro la classe, coi professori

quante lezioni non ascoltate

perché le teste erano altrove occupate.

Le gite per noi erano belle….

poi c’era il tempo delle pagelle…

Dopo le medie, tutti in corriera

e qualche volta lì dentro pioveva;

ma si stava parecchio contenti

perché eravamo adolescenti.

Erano gli anni dei giardinetti

e ci si acconciava per esser perfetti.

Per noi adulti di oggi è scarso il riposo

e tirare avanti è un po’ più faticoso…

… ma di certo saremo ancora qua

a raccontarci le novità.

E anche se abbiamo 50 anni addosso

siamo felici a più non posso.

Quello che serve, alla nostra età,

è cercare sempre la serenità.

 

Auguri a noi coetanei della classe  1964