L'Angolo della Poesia

- Anziani -

 

Che cos'è il pensiero che segue?

Un viaggio nella memoria contadina o solamente una rappresentazione impersonale della realtà con un occhio al sociale?

Chiunque abbia passato anche un solo momento per le vie e le campagne di Ortona riconoscerà volti e nomi in queste poche righe.

...e per chi del nostro paese sentisse parlare solo oggi, da queste pagine di modernità, una piccola provocazione:

non viene in mente anche a voi un paese, e storie e volti, del sud più profondo piuttosto che del delta padano? Veramente l'Italia è una sola!

Mani nodose sollevano zappe color delle zolle che si alzano in aria: terra di monte protetta da piccoli muri di pietra.

Bestie da soma al suono di rauchi richiami montano impavidi come cavalieri di povertà.

Spezzano rami, compongono fasci, scavano tuberi, riempiono sacchi, colgono frutti.

Curano, amorevoli, viti. Ne traggono vino: aspro, come quei monti; forte, come le braccia che a pane e vino si sono fatte.

Giacche invecchiate, berretti di sguincio, camminate stanche fino al finir della sera, dentro lunghe notti dove non c'è stanchezza ché un piatto ed un letto ti portano dritto a domani.

Visi sgualciti si scaldano al sole d'autunno.

Boccate di fumo sfuggono a linee sottili: bocche con scarne parole.

Occhi bambini inseguono nomi di fiumi e città lontane: giovinezze mai perdute, progresso appena sfiorato in odissee lontane.

Vite uguali da secoli, secoli di saggezza.

Immobilità feconda.

6 dicembre 2001

anonimo