S. ANTONIO ABATE

Una simpatica esibizione della Corale Folkloristica ha dato un tocco di colore in più alla festa di S. Antonio Abate

 

Come vuole la tradizione,anche quest’anno si è tenuta la festa di S. Antonio.

Penso sia una delle feste più sentite dagli Ortonesi, che in questa occasione manifestano la loro ospitalità e generosità accogliendo le persone nelle proprie case.

Tra un bicchiere di vino e un panino con la salsiccia, fisico permettendo, qualcuno si concede un giro a cavallo; certo, i soli tre cavalli di quest’anno non hanno nulla a che vedere con tutti gli asini e cavalli che nel passato si riversavano in questo rione, ma, certamente, sono un piccolo simbolo che cerca di conservare l’antica tradizione.

La novità di quest’anno è stata una simpatica esibizione del coro folkloristico e di giovani ragazzi che hanno, in breve, ricordato quello che fece S. Antonio.

 

Dopo cena la festa si è spostata dal centro del paese ai locali del teatro, dove, accompagnati dal suono della fisarmonica si è ballato e l’atmosfera di festa si è protratta fino a notte inoltrata.

 

La festa di S. Antonio nasce da una ricorrenza religiosa che celebra la grande fede di un eremita del IV secolo d.C., che, come pochi ora fanno, ha dedicato la propria lunga vita alla ricerca di Dio per una tranquillità interiore.

 

Dopo la funzione religiosa del primo pomeriggio e la tradizionale benedizione delle macchine, gli spari hanno dato inizio a questa giornata che chiude lietamente una settimana di lavoro.

 

Mara Albanese

 

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