DUE PARROCI ORTONESI

Don Giovanni Venti sostituisce Don Luigi Buccella alla guida della Parrocchia di Santa Maria delle Grazie in Pescina

 

In una Cattedrale importante come Santa Maria delle Grazie, in una cittadina grande come Pescina, patria del Cardinale Mazzarino e di Ignazio Silone, vedere moltissimi fedeli che commossi si stringono intorno a due ortonesi veraci che si danno il cambio alla guida di una parrocchia così rilevante, ti riempie di gioia, ti fa luccicare gli occhi, ti fa camminare ad un metro da terra, ti fa comprendere che ad Ortona c’è del buono tanto apprezzato anche da chi non è ortonese.

 

Don Luigi Buccella, di Sulla Villa di Ortona dei Marsi, per ventotto anni è stato il parroco di Santa Maria delle Grazie, Cattedrale del 1480, sede della Diocesi dei Marsi dal 1580 al 1915. Il nostro paesano, in questi lunghi anni alla guida della parrocchia, è stato tanto apprezzato dal popolo pescinese che lo ha amato, aiutato nei momenti difficili e che gli è stato vicino durante tutto il suo percorso alla guida della comunità parrocchiale. Oltre alla missione pastorale, Don Luigi aveva e continua ad avere un compito molto importante: dare conforto agli ammalati dell’ospedale di Pescina.

 

Don Giovanni Venti, anche lui di Ortona dei Marsi, una vita trascorsa completamente al servizio del prossimo, sempre profondamente coerente con le sue idee religiose. Il suo primo incarico di rilievo è stato la guida della comunità parrocchiale di Lecce nei Marsi. Lì ha subito fatto emergere le sue doti di uomo umile e semplice, sempre a disposizione di tutti, soprattutto dei più bisognosi. Il popolo di Lecce lo ha immediatamente apprezzato e stimato lungo tutto il suo mandato sacerdotale.

 

Nell’ambito del rinnovamento pastorale dei parroci di tutte le parrocchie, disposto dalla Curia di Avezzano, a Don Luigi è stato confermato l’incarico di Cappellano dell’ospedale di Pescina, mentre a Don Giovanni è stata assegnata la parrocchia di Santa Maria delle Grazie, sempre in Pescina. Il fatidico giorno del cambio della guardia è stato programmato per il 17 novembre 2002.

 

La decisione ha provocato gioia e sconforto.

 

Il giorno 16 novembre, presso la parrocchia di Lecce nei Marsi, Don Giovanni ha salutato tutti i suoi parrocchiani e insieme al suo Vescovo hanno dato il benvenuto al nuovo parroco con una cerimonia che ha stretto i cuori di tutti. Kot Andrzei, un prete Polacco, sarà il nuovo pastore della parrocchia di Santa Maria Assunta. A lui va il nostro augurio di buon lavoro.

 

E così siamo arrivati al 17 novembre 2002!!!

La giornata tanto attesa ha avuto inizio alle ore 11:00 nella chiesa di S. G. Battista, in Ortona dei Marsi, dove la comunità parrocchiale del nostro paese si è unita intorno a Don Giovanni per il Rinnovo delle promesse Battesimali. La cerimonia del Rinnovo si celebra in occasione della nomina di un prete a parroco di una nuova parrocchia.

I numerosi fedeli hanno assistito ad una funzione veramente emozionante.

Don Francesco, parroco di Ortona, e Don Giovanni uniti in preghiera vicino al Fonte Battesimale, luogo dove Giovanni è stato battezzato quarant'anni fa, hanno dato vita ad alcuni momenti di forte commozione.

In questa mattinata tutta dedicata al Parroco ortonese, Don Francesco e tutta la comunità di Ortona hanno augurato a Don Giovanni un buon lavoro pastorale nella nuova parrocchia.

 

La festa è proseguita a Pescina in un pomeriggio molto intenso di emozioni. Alle ore 17:15, nella piazza davanti al Municipio una grande folla di persone ha atteso impaziente l'arrivo del nuovo parroco di Santa Maria delle Grazie. Oltre ai numerosi fedeli, accorsi anche dai paesi vicini, il Sindaco di Pescina, il comandante dei Carabinieri, le Confraternite parrocchiali S. Berardo, SS. Sacramento e Madonna del Rosario, una rappresentanza degli Alpini di Pescina e il parroco uscente Don Luigi hanno dato il benvenuto a S.E. Mons. Lucio Renna, Vescovo dei Marsi, e a Don Giovanni Venti, nuovo parroco della Cattedrale che ospita le spoglie di S. Berardo dal 1954.

Dopo i calorosi saluti, il corteo, accompagnato dalla banda dei Leoncini D'Abruzzo, ha guidato Don Giovanni e il suo Vescovo fino alla Cattedrale.

Con un cerimoniale studiato nei minimi particolari, si è svolta in maniera ineccepibile la funzione religiosa officiata dal Vescovo dei Marsi e dai numerosissimi parroci della Diocesi. C'erano quasi tutti !!!

 

Il Vescovo durante la cerimonia ha ribadito l'importanza di avvicendare i parroci che guidano le parrocchie da molti anni. Qualsiasi prete, anche il più bravo, dopo diversi anni di "servizio" e dopo aver dato tutto se stesso non può far altro che ripetersi. Questo è il motivo per cui, per il bene della parrocchia, è opportuno insediare una nuova guida che metterà a disposizione della comunità tutto l'entusiasmo e l'impegno tipici di chi ha avuto un nuovo incarico.

Don Luigi nel discorso di commiato ha ripreso quanto detto dal Vescovo ed ha ribadito che le indicazioni poste dalla Curia sono solo a fin di bene. Ha salutato commosso i suoi fedeli e ha offerto la più completa disponibilità al suo successore. Don Luigi lascia la parrocchia di Pescina dopo ventotto anni di onorato "servizio", sempre a disposizione dei suoi parrocchiani.

Don Giovanni, in ultimo, ha preso la parola e con un discorso coinvolgente ha commosso tutti i presenti nella Chiesa, piena in ogni suo punto. Ha raccontato quando di fronte alla richiesta del Vescovo di accettare la parrocchia di Pescina avrebbe voluto, intimorito dall'arduo compito, "...scappare dall'uscita di sicurezza, ma poi, consapevole che ogni parroco deve confrontarsi ogni giorno con enormi difficoltà, ho accettato felice il nuovo incarico…”. Ha ringraziato tutti, in particolar modo i fedeli della sua precedente parrocchia. Ha salutato le suore, ha salutato le Confraternite e tutti coloro che gli sono stati vicino durante la sua permanenza in quel di Lecce.

In ultimo, ha chiesto al popolo di Pescina una sola cosa: "aiutatemi, aiutatemi, senza il vostro aiuto non sarà possibile guidare la parrocchia".

A conclusione del discorso dell’amico Giovanni, gli occhi della madre, della sorella e di molti altri, compresi i miei, hanno cominciato a brillare a testimonianza dell’enorme affetto che si prova nei confronti di una persona così GRANDE.

 

Caro Giovanni, esempio di umiltà e di abnegazione, ti auguriamo tutti un "in bocca al lupo" di vero cuore.

 

Saverio

 

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