Slanci generosi

Dalla rubrica  info/psiche lui, Io Donna, allegato al Corriere della Sera, 18/9/04. E’ possibile scrivere a Claudio Risé, rubrica Psiche lui, Io donna, RCS Periodici, via Rizzoli 4, 20132, Milano; oppure collegandosi al sito www.claudio-rise.it  

E' comprensibile che uomini sicuri e pienamente realizzati si sentano attratti da donne "difficili". Non per esercizio di potere, ma per autentica voglia di dare

“Ho 45 anni, e un figlio di 19, cresciuto da sola. La vita per me non è stata semplice, ma sono riuscita a conquistarmi una serenità interiore. Un anno fa ho incontrato un uomo di 60 anni, piacevole e gentile. Lui si è subito dichiarato innamorato. Oggi anche per me il rapporto si è approfondito. Sono però turbata dalle sue storie precedenti. Un’ex moglie violentata dal padre, che lo ha abbandonato. Una ragazza scappata di casa che viveva d’espedienti, sparita dopo diversi tentati suicidi.. Sei anni fa, un’ex figlia dei fiori con il cervello bruciato dal Lsd, che faceva sesso con chiunque l'avvicinasse. Lui invece ha una media impresa, una buona cultura, é distinto, gentile, rispettoso e generoso. Da lui non ci si aspetterebbero simili ex. Mi chiedo come sia lui veramente dentro. E rimango a distanza”.

                            Lisabetta

 

 

Cara amica, forse il suo amico è semplicemente un uomo generoso, come, del resto, lei stessa dice. In un uomo che ha pienamente realizzato nella sua vita la sua maschilità, costruendo qualcosa, come il suo amico con la sua impresa, e ottenendo successo, viene abbastanza spontaneo offrire se stesso, e ciò che si è costruito, a qualcuno che si avverte come bisognoso, fragile, in difficoltà. Una maschilità sicura conduce spesso il proprio eros verso un femminile problematico, reduce da una vita difficile. Del resto, in questo dato fondamentale (anche se la cosa le può dare fastidio), lei stessa non è così diversa dalla “strana carrellata di ex” del suo uomo: anche lei, come mi dice nelle prime righe della sua lettera, ha avuto una vita difficile. Tanto che, per esempio, ha dovuto crescere un figlio da sola. Certo, le precedenti donne del suo amico erano anche stravaganti, antisociali, poco equilibrate: ma ciò che probabilmente interessava in loro il suo uomo, perché è un tratto che ha anche lei, è che erano donne che avevano dovuto vedersela con la difficoltà di vivere, e il dolore. Un aspetto molto attraente, in una donna, per l’uomo generoso. Che è molto più attratto dalla ragazza in difficoltà, che dalla donna risolta e “vincente”. Così come la donna generosa, che vive con pienezza la sua femminile sensibilità verso l’altro, può essere fortemente attratta da uomini problematici, difficili, malati, che hanno bisogno di lei.  La psicologia contemporanea, che sottolinea spesso i lati “negativi” dei comportamenti umani, ha visto a volte in questi slanci di uomini e donne realizzate verso persone in difficoltà anche un tratto di “potere”, un desiderio più o meno inconscio di affermazione di sé,   facile da realizzare verso persone bisognose e in difficoltà. E’ un aspetto a volte presente, anche se non se ne trova traccia in quanto lei mi racconta del suo uomo. Ciò che l’analisi psicologica però spesso trascura è che l’esercizio del potere è molto più interessante per chi non ce l’ha, rispetto a chi già saldamente lo detiene. E’ più probabile insomma che si compiaccia di esercitare il potere sulla compagna in difficoltà un uomo frustrato nelle sue aspirazioni, che un imprenditore realizzato. In quest’ultimo, come in ogni uomo che si senta espresso nella sua vita professionale e sociale, viene invece naturale l’impulso di dare, di donarsi, di offrire all’altro, a cominciare dalla propria donna, l’equilibrio, la forza, o la ricchezza che si sono raggiunte. In questo non c’è nulla di patologico, o strano. E’ piuttosto il sintomo di un’apertura all’altro, di una generosità di fondo, che potrebbe forse offrire a lei, ed anche a suo figlio, una preziosa presenza affettiva.

      Claudio Risé

   

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