La rivale virtuale

Dalla rubrica  info/psiche lui, Io Donna, allegato al Corriere della Sera, 4/9/04. E’ possibile scrivere a Claudio Risé, rubrica Psiche lui, Io donna, RCS Periodici, via Rizzoli 4, 20132, Milano; oppure collegandosi al sito www.claudio-rise.it  

Scoprire che il marito sessantenne ha una relazione virtuale. Uno choc che può stimolare la ricerca di un nuovo equilibrio. Per affrontare insieme la vecchiaia.

"Ho sessantanni, da trentasette sposata con un imprenditore di successo. Ero soddisfatta. Poi trovo un dossier, in cui mio  marito aveva  trascritto  gli SMS che da un anno si  scambiava con una giovane collaboratrice. Messaggi in cui fa l'innamorato, con un linguaggio giovanile. La ragazza si  espone meno, ma sta al gioco. Ora mio marito nega ogni coinvolgimento sentimentale, definisce la storia  un gioco che lo fa star bene. Di questo  - dice - beneficiavo anch'io, avevo un marito allegro e contento, con una  relazione solo virtuale. Io invece mi sono sentita fallita, quasi derubata. Nei momenti belli che io credevo solo nostri, c'era la presenza di lei, sebbene virtuale.  Ma quello che  fa più paura è l'inganno, la bugia. Temo che non riesca a fare a meno di questa relazione che definisce innocente".

Lettera firmata 

Cara amica, il suo disagio è  comprensibile. Prima eravamo in due, lei dice, e adesso siamo in tre, anche se la terza è virtuale. Non é piacevole. Eppure, probabilmente, suo marito è sincero quando dice che l'altra non c'è, e che si tratta di un suo gioco con la vecchiaia che avanza (è piuttosto questo il problema, che debba giocarci, invece che accettarla). Inoltre, è improbabile che "prima" dell'amica virtuale, voi foste solo in due. Non perché ci fossero altre, ma perché nella coppia, come in tutta la vita emotiva ed affettiva, l'immaginazione ha un enorme ruolo. Sia che venga scoperta, come in questo caso con gli SMS, sia che rimanga nell'ombra, gettando ogni tanto un lampo, una fantasia, un'immagine, magari subito abbandonata. Non è saggio censurare verso le immagini, le forme fluttuanti delle nostre emozioni. Anche se sarebbe distruttivo, e infantile, scambiarle per realtà, e diventarne dipendenti. L'equilibrio psicologico, e quello di una vita di coppia sufficientemente ossigenata da essere respirabile, rifiuta una disanimata "cacciata delle immagini", ispirata da una morale che in realtà è per solito un concentrato di  moralismi, per invece  accoglierle, cercando di capire cosa ci vogliono dire, e cosa possiamo farne. Senza cedervi passivamente.  Al non rinviabile arrivo della vecchiaia, suo marito ha reagito, come molti, rivolgendosi all'immagine della giovane donna, per  prendere tempo. Per addentrarsi nella fase conclusiva della vita con questa interlocutrice, un po' reale e un po' immaginaria, che, lui dice, lo rendeva allegro, e gli consentiva di portare quest'allegria anche nella vostra coppia. E qui ci sarebbe forse da chiedersi se, questo cercare l'allegria  in un rapporto virtuale fuori della coppia riveli solo le  vanità e paure senili di suo marito, o non anche un'indifferenza  sua, cara amica, nei confronti degli infiniti e preziosi giochi della fantasia e dell'immaginazione. Dalla sua lettera esce, infatti,  l'immagine di una moglie  "soddisfatta" che giustamente  "presume di aver contribuito  in larga misura" alla riuscita del matrimonio, ed è contenta di aver "sistemato i suoi due figli". Ha ragione, naturalmente, ma questa tranquillità soddisfatta può non bastare alla delicata ricerca del nuovo equilibrio imposto dal trascorrere del tempo. Una situazione in cui, oltre a godere ciò che è acquisito, c'è anche (come sempre) un "nuovo" da conoscere, amare e capire. E' forse anche per dare un volto al "nuovo" che ogni fase della vita porta con sé, che suo marito s'è inventato quest'amica virtuale. Un femminile nuovo, che va forse trovato tra di voi, per  aiutare entrambi a riconoscere con allegria il nuovo che la vecchiaia porta con sé.

       Claudio Risé

   

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