Orizzonte Vita

L'antropologia del post-consumismo

Riflessioni, interventi e dibattiti di e con Claudio Risé

Fumo. E’ questo l’oggetto del dibattito politico, e culturale italiano (ma in parte anche europeo; gli Usa sono, come sempre, più realisti). La globalizzazione, che occupa fiumi di inchiostro e di slogan, oltre a risalire, almeno, all’Impero romano, è ormai in fase di stallo e smantellamento, sotto le resistenze dei nazionalismi, delle culture tradizionali, e per la penuria delle risorse (anche di intelligenza) destinate a suscitare nuovi consumi. Il consumismo è per ora, e per un bel po’, impantanato in una crisi di sovraproduzione che si annunciava con evidenza da almeno cinque anni, quelli in cui gli asini hanno ragliato più forte alla “crescita ininterrotta”. La “morte di Dio” è sfociata nella più intensa ricerca religiosa degli ultimi secoli. L’omologazione da default ha portato ad uno schieramento di movimenti identitari, da quelli di genere a quelli religiosi a quelli culinari, impensabile vent’anni fa. In queste pagine troverete materiali, di valore, impegno, e data di nascita fortemente ineguali, che parlano di tutto questo. Cercando di mostrare cosa si intraveda dietro il fumo che le macchine di scena automaticamente fabbricano, come sempre quando, (in discoteca per esempio) occorre “scaldare”  un atmosfera fredda e depressa. (c.r.)