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1. L’agesci e il suo metodo.[1]

 

Lo scautismo chiede ai giovani di essere protagonisti della propria vita, non semplici spettatori, e li abitua fin da bambini a scegliere la direzione del proprio cammino. Le parole chiave  sono: ‘libertà’ come rispetto della persona ed educazione alla capacità di fare delle scelte; ‘progetto’ sulle cose da fare e sulla propria vita; ‘concretezza’ in tutte le cose; ‘fiducia’ nel domani e negli altri, affrontando la vita e le difficoltà con ottimismo e determinazione, in quanto alla base di tutto vi è un “Dio giardiniere che pota gli alberi per renderli più forti e che ama anche gli storpi perché possano camminare meglio”.[2]Tutto ciò viene riassunto nel motto ‘Estote Parati’: ‘siate pronti’, preparati ad affrontare la vita in tutti i suoi aspetti.

Tra gli strumenti più importanti abbiamo la ‘Progressione Personale’, cammino personalizzato fatto di piccoli passi, di autoeducazione a vivere bene con se stessi e con gli altri; la ‘Legge’, segno di appartenenza ed impegno visibile; il ‘Servizio’ concreto che fa nascere esperienze di amore solidale con il fratello.

Un ruolo importantissimo hanno i ‘Capi’[3]scout, che si pongono accanto ai ragazzi come fratelli maggiori con un po’ più di esperienza. Non si ritengono degli arrivati e continuano, insieme ad altri Capi (in quanto educatori), la propria formazione umana e cristiana in una  comunità  di pari.

Obiettivo dell’AGESCI è: “l’educazione cristiana: una proposta di vita di interesse globale, ove il termine ‘libertà’ significa: dono del Signore, che rende l’uomo, che lo accoglie nella fede, capace di conoscere e amare Lui, somma verità, facendone un figlio suo”.[4]

Non mi soffermo oltre su questi argomenti, certamente e volutamente non esaustivi, in quanto fanno solo da cornice al nostro lavoro. A termine di questo sintetico quadro, ricordo che l’AGESCI divide i ragazzi al proprio interno in tre fasce di età denominate ‘branche’, ognuna con una propria metodologia: la Branca Lupetti/Coccinelle per i bambini dagli 8 agli 11 anni,[5]la Branca Esploratori/Guide per i/le ragazzi/e dai 12 ai 16 anni[6], la Branca Rovers/Scolte per i giovani dai 16 ai 21 anni (di essi parleremo più avanti). A queste si aggiungono i Genitori scout ed i Capi scout.

     


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[1]ROBBIATI F. - DEL GIUDICE M., o. c., 14-17; 29-56.

[2]Ibid., 36.

[3]Termine voluto da Baden Powell per indicare gli adulti che si impegnano nello scautismo come educatori dei ragazzi.

[4]ROBBIATI F. - DEL GIUDICE M., o. c., 46.

[5]Ibid., 58- 63.  Cf anche:  BADEN P., Manuale dei Lupetti, Ancora, Milano, 1963.

[6]ROBBIATI F. - DEL GIUDICE M., o. c., 64-71.