Signore, da chi andremo?

Nel corso dell'ultimo Consiglio Pastorale interparrocchiale, è stata approvata la bozza che, da ora in avanti, limita a due le Celebrazioni Eucaristiche domenicali nella nostra Unità Pastorale di Niella, San Benedetto, Feisoglio e Cravanzana.

La decisione era già nell'aria da un po' di tempo, vuoi per l'oggettiva difficoltà dei nostri tre Parroci, don Giampiero, don Gaudenzio e don Tomas a "correre" su e giù per la Langa, vuoi perchè questa fu, a suo tempo, una precisa indicazione di Monsignor Vescovo, che ci fece comprendere, spiegandone ampiamente le motivazioni ed il significato, durante la visita informale dello scorso 27 novembre alla Niella.

Ciò che succede, ciò che è successo, è ormai un dato di fatto, imprescindibile ed innegabile.

Da un lato, l'evidenza del fatto che non ci siano più sacerdoti a sufficienza a garantire una presenza "fissa" come quella alla quale eravamo abituati.
Dall'altro lato, anche in questo caso è innegabile non evidenziarlo, nell'ultimo lustro la "fecondità" delle nostre contrade è decisamente vicina allo zero. Proviamo a pensare quanti battesimi o quanti matrimoni si siano celebrati, in rapporto alle Messe di esequie!

Allora, ancora una volta, ci sentiamo spaesati e, magari, privati di qualcosa di "nostro", anche se può darsi che, fino a poche settimane fa, la frequenza della S. Messa domenicale non rappresentasse una delle nostre principali priorità

   

Quindi, e questo è il pensiero che, almeno personalmente, mi segue da qualche giorno, e che pensando alle nostre Comunità mi fa chiedere "Signore, da chi andremo"?

Non è facile, sono certamente momenti difficili, le Celebrazioni comunitarie sono molto belle, ma anche qui è evidente che, molte volte, vi partecipi meno gente di quanta ne parteciperebbe in ogni singola Parrocchia.

A volte ci viene da pensare, da fare qualche paragone...
In molte parrocchie cittadine, con Parroco e tante Messe, le celebrazioni sono spesso quasi deserte, mentre nelle nostre Parrocchie, per fortuna, partecipa ancora molta gente...

Signore, la messe è matura, ma non c'è nessuno che la raccolga...
Verrà il vento, verrà la pioggia...

Ci viene da chiederci "Perchè", e ancora, magari, "Cosa possiamo fare".

Anche nella preoccupazione, nello scoramento e, perchè no, nell'incertezza del domani, se ragioniamo un attimo, e ripensiamo alle parole della Scrittura, la risposta non può che essere ovvia. "Tu solo, Signore, hai parole di vita eterna!".

Dio Padre, che veste i gigli del campo, e nutre gli uccelli del cielo,
potrà forse lasciarci soli???

Ecco dove andare, ecco a Chi pensare, e Chi pregare
affinchè mandi operai per la Sua messe!!!.

   

Anche se può sembrare difficile, anche se può sembrare, in questi frangenti, "seccante".

Pensiamo alla sera di Pasqua, della PRIMA Pasqua. Pensiamo a quanto fossero scoraggiati, tristi e, passatemi l'espressione, incacchiati i due che percorrevano la strada di Emmaus... Aspettavano il Messia, si erano fidati di quel Gesù, che invece...
E ora si trovavano soli, probabilmente nei guai, e scappavano da Gerusalemme...

Ma ecco, che al calare della sera, ci si ferma, ancora una volta per mangiare qualcosa, e la cena ridiventa LA Cena, quando i due discepoli riconoscono Nostro Signore, l'Amico, nello spezzare il Pane... La Speranza, che diventa Certezza!!!

Proprio quando sembra tutto buio, e sembra che ci si debba per forza fermare, perchè davanti a noi non vediamo più nulla...

Ecco, dunque, ancora una volta la Risposta!

   
Mi piace, per concludere, invitare me, prima di tutti, ma ciascuno di Voi, a non avere paura. A restare, e a rimanere fedeli all'Amico.

Proviamo a farlo per esempio con questa preghiera che recitammo in occasione della Prima Comunione dei nostri bambini...

Qualunque cosa accada domani, ovunque siamo costretti a vivere... ripensiamo a quel Mattino, e ricordiamoci dell'Amico!

Sarà bello, e ne siamo tutti certi, sarà sufficiente, e sarà gioia!

                                                                  il Fratello Maggiore.

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