La facciata, di impronta classicheggiante, e' intonacata
e dipinta a colori chiari, strutturata a doppio ordine di lesene, con timpano
triangolare e fiamme piramidali in pietra alla sommità.
La parte inferiore, più ampia, e' collegata a quella
superiore con semplici archi di raccordo.
Il portale principale e'ornato con cornici e cartiglio,
che ricorda i restauri degli
anni '70, mentre i portalini laterali sono semplici
aperture
con sopraluce ad arco.
Finestrone centrale ad arco e due oculi ai lati.
con torricino ottagonale alla sommita'.
Il campanile e' stato completamente ristrutturato, riportando la pietra a vista, come in origine.
L'interno e' a tre navate, la
maggiore con profondo presbiterio e abside semicircolare,
coperta da volta a botte affrescata e catino absidale.
La decorazione degli interni, ripristinata in tenui colori a tempera, mette in evidenza le membrature
architettoniche con lesene in finto marmo e cornici.
Gli altari sono in muratura finiti a stucco e marmi policromi.
Nell'abside è collocato il coro ligneo che, pur nelle sue linee
estremamente semplici, rappresenta un interessante manufatto
dell'artigianato ebanistico locale.
Il pavimento, in caldo cotto toscano, è stato realizzato nel
corso degli ultimi lavori di restauro.
Durante gli ultimi lavori di restauro sono
casualmente stati rinvenuti,
e successivamente completamente riportati
alla luce,
importanti
affreschi di scuola locale risalenti al XV° secolo.
Nella navata sinistra si trova la cappella della
Madonna del Rosario,
attualmente utilizzata come Cappella del SS.mo Sacramento.
immediatamente a lato del presbiterio, e più indietro l'altare dedicato a S. Giuseppe.
Il
pulpito, in noce locale, finemente scolpito e con baldacchino, è
collocato a destra del presbiterio.
Durante i recenti lavori di
restauro è stato ripristinato l'accesso originale
con la scala ed il
passaggio dalla sacrestia.
La statua viene annualmente portata in processione per le vie del paese nel corso della Festa Patronale, che per tradizione cade l'ultima domenica di Aprile, per ricordare lo scampato pericolo della messa a fuoco del paese da parte delle truppe tedesche nell'inverno del 1944.
Fu commissionata alla Ditta Prinotti di Mondovì, ed acquistata, per voto comune, nel 1947.
Da vedere inoltre sono le numerose tele sei, sette ed ottocentesche recentemente restaurate, collocate sulla parete della navata sinistra della chiesa, nelle cappelle laterali e nella Sacrestia vecchia.
dopo accurati interventi di bonifica del tarlo, pulitura e ricostruzione delle parti mancanti.
Il
19 giugno 1999 è stato inaugurato il nuovo
Organo "Chichi Op. 190",
collocato sulla cantoria lignea di fondo della
chiesa, dono della Famiglia Eugenio Dotta e Giovanna Berrone.
Lo strumento viene utilizzato durante tutte le
celebrazioni liturgiche per l'accompagnamento del canto
sacro,
e in occasione di numerose
iniziative concertistiche.
