Avvento di fraternità, e Natale di gioia!

 

Ecco, sto alla porta e busso.
Se qualcuno ascolta la mia voce e mi apre la porta,
io verrò da lui, cenerò con lui ed egli con me.

(Apocalisse, 3-20)

Carissimi,

tempo di compere, di affanni, di "cose da fare"... perchè ormai il Natale è questo... i regali, commissioni e corse contro il tempo, il pranzo da fare (a cui, qualche volta, si aggiunge ancora la parola "insieme"...)

Spero ci sia stato, per tutti Voi, almeno in questo periodo di Avvento che termina oggi, un momento per prepararsi, riflettere, riscoprire un momento di fraternità...

La nostra Comunità, provata da un anno di vicende organizzative difficili, e di alcuni momenti tragici, ha riflettuto molto bene questo spirito, magari con poche parole, come tipico dell'animo langhetto, ma con i fatti.

Penso, per esempio, a come tutto il paese, come tutte le persone che vi abitano si siano stratte intorno alla famiglia di Giovanni nei giorni della disgrazia... in modo spontaneo, vero, mai "calcolato" e quindi, davvero, fraterno!

A chi, dopo l'ulteriore disgrazia accaduta ad Anna, non è venuto da chiedersi "ma cosa vuole Nostro Signore da noi"? Ecco cosa chiede, ma ecco cosa il Signore dà!

Abbiamo avuto davvero tempi e giorni difficili,
 nel corso di quest'ultimo anno.

Ci siamo accorti, però, di una bellissima cosa?
Li abbiamo vissuti, percorsi, e camminati INSIEME.
In cristiana unione, ed in vera fraternità.

 

E se davvero crediamo in Nostro Signore, e quindi nel Suo Natale, adesso fermiamoci un attimo, prendiamo un minuto, se non lo abbiamo ancora fatto, e cerchiamo di riflettere su questo.

Questa notte, ancora una volta, il Mistero si ripeterà, non solo nell'abituro di Betlemme, ma in ciascuna delle nostre chiese, delle nostre contrade, delle nostre case.

Il Mistero del Verbo che diventa Carne, dell'Amore che diviene Vita, delle tenebre che diventano Luce.

E' e resta un "mistero imperscrutabile, inaccessibile", come cantiamo tante volte, come quel Mistero che mai si ripete e sempre si rinnova del Pane che diventa Carne sulla Mensa della nostra Eucaristia domenicale, vera Pasqua della settimana.

WOW, se ci pensiamo davvero, quindi, anche solo per pochi istanti...
Anche stasera Betlemme non sarà solo in Giudea, ma diventerà davvero, ancora una volta,  la Casa del Pane, quello vero, che porta la Vita, e lo sarà in ogni nostro paese, in ogni nostra casa, e in ogni nostro cuore.

Ancora un pensiero a coloro che sono nella difficoltà, nella malattia, addirittura nella disperazione... ricordiamoci, ma ricordiamogli, che nostro Signore non lascia mai nessuno da solo, neppure nei momenti in cui sembra più lontano.

La Luce del mondo, che stanotte risplenderà ancora una volta nella grotta di Betlemme, illumini la nostra strada, e riscaldi i nostri cuori.

Buon Natale, amici miei, che sia vero, e Santo!

 

                                                                                                                                                                                                                                           Il Fratello Maggiore

 

 

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