Associazione Oratorio Ghisilieri – Chiesa Vecchia di San Carlo via Chiesa 15, 44047 San Carlo (Fe) tel/fax 0532 84146, cell. 335 7725471, e-mail: oratorioghisilieri@libero.it L’Oratorio Ghisilieri, meglio conosciuto come la “Chiesa Vecchia” è una piccola chiesa barocca del Seicento di notevole interesse architettonico, storico e artistico, situata appena fuori il centro abitato di San Carlo (Fe), ma già immersa nel paesaggio della campagna locale. Essa viene eretta nel 1685, in sostituzione e sul luogo di una cinquecentesca piccola cappella privata di famiglia, per volontà del senatore Francesco Ghisilieri (1650 - 1712), noto mecenate e protettore delle arti bolognesi la cui famiglia, famosa per aver dato i natali a papa Pio V (1504 – 1572, pontificato dal 1566 al 1572), ivi possedeva una vasta tenuta di caccia con residenza padronale. Per secoli questo oratorio, dedicato ai SS. Carlo e Benedetto, ha rappresentato un importante punto di riferimento per la vita religiosa della popolazione locale, a tal punto che ha dato il nome al borgo stesso, sorto attorno al 1700. Solo recentemente, con l'espansione del paese, negli anni Novanta è stata costruita una nuova e più spaziosa chiesa nel centro del paese, inaugurata nel 1997. Da qui l'affettuoso appellativo di “Chiesa Vecchia di San Carlo”. Molti i motivi d'eccellenza storico artistica di questo luogo. Innanzitutto il fatto che assieme alla Chiesa di San Carlo a Ferrara (eretta tra il 1612 e il 1623 da Giovan Battista Aleotti) e la chiesa del Rosario a Cento (), è l'unico esempio di chiesa interamente barocca presente su tutto il territorio della provincia di Ferrara. Unica nel suo genere è inoltre la pregevole architettura, opera di Agostino Barelli (1626- 1697), noto architetto bolognese famoso per essere stato il primo ad esportare il Barocco italiano in Baviera. Al suo estro, ad esempio, si devono la realizzazione, in qualità di architetto di corte, dei disegni originali della più bella chiesa di Monaco di Baviera, la Theatinerkirche, la chiesa dei Teatini (1664-1668), e del corpo centrale del Palazzo di Nymphenburg (1664-1674), soprannominato la Versailles bavarese, residenza estiva dei Principi elettori di Baviera. A ciò si aggiunga poi, per capire il valore di questo monumento, il chiaro richiamo e ispirazione, per dedica, forme e pianta, alla chiesa di San Carlo alle Quattro Fontane (1638-1667), eretta a Roma dal grande architetto barocco Francesco Borromini (1559-1667). Oltremodo prezioso il patrimonio artistico che decora e abbellisce gli interni di questa chiesa recentemente sottoposta a una prima parte di restauri. Recentissima ad esempio la scoperta dei pregevoli affreschi seicenteschi che adornano la volta e che portano la firma del famoso pittore del Barocco, il quadraturista bolognese Tommaso Aldrovandini (1653-1736), e di Biagio Bovi, di scuola carraccesca – figlio di Pietro Bovi, pittore bolognese a sua volta allievo dei Carracci – autore delle figure dello sfondato della volta e anche della grande pala dell'altare maggiore rappresentante la Madonna con San Carlo Borromeo e San Gregorio. E non meno importante è un'altra tela, il Sant'Antonio da Padova inginocchiato davanti al Bambino Gesù, opera del Guercino e Benedetto Gennari junior (Cento 1591 – 1666; Cento 1633 – 1715). A tutto ciò si aggiungono molti altri oggetti d'arte e di culto di pregevole fattura. Solo per citarne alcuni: il maestoso altare maggiore e i due laterali in stucco, le statue dei santi, le reliquie di S. Pio V papa, il corpo di San Benedetto Martire, e l'Ecce Homo, un busto del Cristo Sofferente in terra cotta policroma di grande pregio. Tutti a testimonianza dell'antica importanza e ricchezza di questo oratorio e soprattutto dell'amore per l'arte di Francesco Ghisilieri - noto mecenate felsineo, collezionista d'arte e proprietario di una importante quadreria bolognese - che proprio nel 1685, nel proprio palazzo di Bologna, rinnovò e fece sviluppare nella seconda metà del Seicento, un'accademia artistica di nudo, che il Mich definisce “l'istituzione privata che nella seconda metà del Seicento rappresenta a Bologna “l'antecedente più vicina all'Accademia Clementina”, fondata nel 1710”. Stiamo parlando dell'Accademia degli Ottenebrati, fondata nel 1646 da Ettore Ghisilieri, che nel corso degli anni aveva ha annoverato come direttori artisti quali Alessandro Tiarini, Francesco Albani, Guercino, Giovanni Andrea Sirani e Michele Desubleo; e nel periodo del rinnovamento operato da Francesco Ghisilieri, anche il conte Carlo Cesare Malvasia, Giovanni Battista Bolognini, Lorenzo Pasinelli, Emilio Taruffi. Da anni l'Associazione Oratorio Ghisilieri- Chiesa Vecchia di San Carlo vigila su questo importante monumento, promuovendone la tutela, la storia, il restauro conservativo, e soprattutto l'importante ruolo storico e sociale quale luogo di culto e aggregazione. E per questo motivo organizza al suo interno e non solo, eventi, conferenze, mostre e concerti per la raccolta dei fondi necessari per terminare i restauri. Per informazioni e visite: Associazione Oratorio Ghisilieri – Chiesa Vecchia di San Carlo, via Chiesa 15, 44047 San Carlo (Fe), tel/fax 0532 84146, cell. 335 7725471, e-mail: oratorioghisilieri@libero.it